Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°749 pubblicato il 07 Novembre 2014 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il non-luogo delle 'cose insolute'. Lo spazio che non sai definire ma che lascia il sentimento di non aver concluso, chiarito, inteso. Un altrove dove hai lasciato indietro concetti, risposte, memorie, affetti. Quel che avevi da dire l'hai detto e con qualcuno manchi sempre. E non sai perchè va così. Non sapersi spiegare del perchè si lasci qualcosa indietro, trovarci il giusto stimolo, smuoversi. Che sia orgoglio, debolezza, paura dell'abbandono. Un non-luogo perverso, silente, una spugna scura che inghiotte. Un'isola nascosta lontana, distantissima, che sai dentro te e ne sei preda. Talvolta preme, si fa sentire e tu cacci via. Non è paura, ma rifuggi, ti fai forte, ti senti grande e per non aver maggior dolore lasci che quella patina cresca dentro, ci si formino radici, non si chiarisca mai. Convivi. Ipocritamente, ci convivi. La tua vita continua tranquillamente e sembra tale. Rimandi tutto al giorno dopo. E ti illudi che a spostare la pedina sia l'altro/a e invece resta tutto esattamente così come è. Esattamente al suo posto. Laddove la calma è piatta. Da una sponda all'altra, è proprio questo che si vuole. Che vuoi. Voler farsi dimenticare, lasciare che quella robusta oasi dell'insoluto, si riempi zeppa, fino all'inverosimile. Come calzini che non ti trovi e si son persi dentro un cassetto. Un recinto da santificare. Non si ha abbastanza rispetto di cio' che ci è stato donato o si ha donato talmente tanto da esser considerati il non-problema. Crudele. Assordante. Inerzia col vento in poppa. Non so quanto faccia in tempo prima d'esserne inghiottita anch'io.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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