N u a g e s

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   Magari torna in mente. L'abbiamo ascoltata tante di quelle volte.Un classico sinfonico corso in G minore.O nell'opera 21, tanto è lo stesso..Fatto sta che musiche così, ti entrano in testa, respirano e sono lì dentro,non vanno via. Oscillano nel Tempo.Le ascolti e riascolti e i dettagli tra nota e nota, ti sembrano persino nuovi..Imprimono__ supportano__assorbono__ filtrano.Senti come suonano bene assieme.. queste quattro linee..Come i colori.. Ci si creano le geometrie invisibili e le emozioni e gli universi che s'affacciano, non sono altro che colori dentro e fuori, lì a raccontarti e coinciderti di formule..M o z a r t.. Poteva ancorare al soffitto i suoi accordi o lasciarli frusciare al vento come foglie.Partecipava, ecco. L'eroico e lo sconfitto. La gioia e l'enigma. Una dichiarata ode amorosa per la vita e la bellezza e quel ritorno all'invenzione.Come Mondrian, con quelle forme d'ordine e armonia.Musiche metaforiche scolpite e a doppio fondo.Imbrigliano l'avvenuto passaggio, attraverso.  .Modulazione e dinamismo contro il bianco dello sfondo..Il linguaggio dei Geni.  
Piet Mondrian - New York City 1 - 1942 .   .