N u a g e s

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           Quello che fu. Da Garibaldi, al Carducci, passando pe' venditori ambulanti, per giochi di strada, per figli, per vecchi, per case, campagne, chiese, officine e in quel concetto semplice e aspro e fiabesco e senza tempo. Come su d'un fazzolettone scabro di lino, gli acquarelli vivono, si fanno bicolori come sali di mercurio tra due lastre di lame, tra la sua luce e l'annerirsi. Tutto aderisce imprimendosi di gesti. L'invenzione grata è quì, quì tra giornate di vento, odori e scorci di affreschi e fiumi, mura e ruderi in paesaggi d'ogni ceto. A portata di obiettivo, quel che fummo nei casuali panni tra mille vite di popolo e borghesi. Quel che fummo.L'archivio storico poggiato su degli insoliti treppiedi a riprendere modelli, sguardi e un modo di pensare, agire e vivere di quel tempo. - Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, fanne un'altra volta -Le emozioni, tante, che un artista desidera trasmettere non ha pari. Molti anni dopo, nemmeno Daguerre o altri come lui .. si sarebbero aspettato tanto. .  
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