N u a g e s

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 99 Horses | Cai Guo-Qiang      Così, a poco a poco, l'elemento astratto passa in primo piano e si sviluppa. Gli oggetti sono sostituiti da forme trasposte, il loro 'suono' è allora piu' puro. Cominci a familiarizzare cogliendo tutte le finezze. Facile innamorarsene. L'arte diventera' quindi sempre piu' difficile ad esser capita, ma la sua ricchezza aumentera' in proporzione. Impossibile riassumere tutte le sfumature. E impossibile raggiungere quella massima precisione di cui possiede perfettamente. Cerco un Protagonista. E un'immagine tra le tante, si erge. Presagisce, si appoggia non tanto su leggi fisiche, spesso gia' studiate da altri, quanto su leggi spirituali assai piu' misteriose. Non so quanto all'autore, possa significare quel correre, le loro ombre, il valore dei contrasti. Mi piace pensare sia stato animato da un'ambizione altissima. Quella di pensare che chiunque possa esprimere quello che è tipico della sua persona e insieme quello che è tipico della sua epoca e quel che è proprio dell'arte pura e eterna. Nella partecipazione, difatti, chiunque si rivela in possesso d'un impegno di vera e durevole grandezza. Soltanto a questa condizione, puo' aver inizio, una emancipazione. E allora, non devi solo ricercare un significato, ma lasciarlo alla sua vita autonoma che a sua volta agisce, presagisce, si appoggia. Tutta la creazione è ancora un atto misterioso. L'opera puo' essere un punto di partenza, un pretesto, un supporto ma quel che conta, è stabilire l'avvenire che suscita e fonde in un' impressione d'insieme. La corsa ha in sè un'ispirazione mistica o la sua dissacrazione. I cavalli, giganti angeli armati come cavalieri dell'Apocalisse, spade di fuoco, trombe del Giudizio in quel senso plastico e ritmico. Amo questa Opera, capitata per caso, in cui si esprime un'ebbrezza e un panico stranamente tormentato. Le ombre a corredo, quella grandiosa sintesi di slanci ed entita' inattaccabili, impossibili da rompere. Un volo che sa di miracolo tra miserande ondulazioni di macchie di colore.Un protagonista in musica. Una composizione ad accavallarsi qua e là, raggrupparsi e bastarsi ad esprimere un cozzo cosmico. L'immenso spazio.