N u a g e s

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 Gert Lavsen, photo       Avrei voluto.Piu' spazio per il perdono. Infinitamente di piu'. E un maggiore ascolto. E saper dire ancora mille volte, grazie. Non saziarmi mai abbastanza di stupirmi. Avrei voluto soffemarmi piu' sui dettagli non tralasciando nulla, ma proprio nulla al caso. Danzare con maggior lentezza sulle cose pregustando gli attimi, le cose infinitamente piccole. Avrei voluto non dire addio. O stringere meglio certe mani quando ho lasciato che le stesse si dimenticassero delle mie.Avrei, avrei, avrei. .. Non siamo che istanti. Di sassi, cielo e pagine divorate in giorni. Figli, madri, padri. Immagini con dentro una parola. Costellazioni. Un piccolo uovo bianco offerto al mondo come cometa. L'unica capace di parlare con l'unica lingua che le è propria o muta.