Purissimi. Scolpiti come aggettivi che ne dilatano i confini e ne intensificano l'impressione di quiete. Voglio asprezza di montagne che si attenuano nella solennita' del silenzio e del biancore della luce del sole che le rende abbaglianti. Voglio immobilita' di querce e abeti e lecci dove sanno di assumere una solennita' placata. Voglio alberi. Alberi giganti che si innalzano maestosi al tepore del sole, ebbri di luce e silenzio forse come chiunque ne goda al solo guardarli in pura contemplazione. Voglio bellezza serenante di questa pace. Non si è lontani, non si è astratti dalla realta'. Solo avvinti dallo scorrere vivo di un torrente che rieccheggia il muoversi tra i sassi. Flusso implacabile. Quella ruvida stuoia su cui siamo seduti in cerchio.
Dall'asprezza di montagne Voglio righe di sudore sul viso e sul corpo.
Della luce del sole, Voglio sentirla sulla mia pelle.
Di querce e abeti e lecci e alti fusti, Voglio sentire la loro corteccia strusciare nei palmi delle mani.
Del silenzio, Voglio la sua voce unica presenza nei miei pensieri.
Voglio ... perchè son parte di una cosa chiamata Vita.
ho pensato ai fratelli delle praterie rosse leggendo il post di Lou… e ora li ritrovo qui..
pace e prosperità ci offrono
pace e prosperità dell’animo ti offro con la quiete degli alberi.
mi hanno sempre incantato gli alberi e ho sempre sognato e cercato quelli africani perché ho la sensazione che laggiù tutto sia permeato di spiritualità e anche gli alberi acquistino un significato profondo. In quelle terre aspre, violentate dal sole, gli alberi sono creature viventi che lottanoo per ogni foglia, per ogni ramo, per ogni corteccia, per ogni radice..
la vita dell’albero è misteriosa e ha voci che vengono da lontano. chi conosce il mistero della vita dell' albero, conosce il mistero della vita. e chi conosce il mistero, ha la felicità.
Hai parole che attraversano paesaggi e riflessi di sole, Franci cara. Tra quelle fronde, l'abbandono alle visioni che fa sentire del tutto liberi..
Dovremmo davvero ricordarcelo piu' spesso di come gli alberi siano sapienti, generosi sovrani.. e che ogni ramo, foglia e corteccia ci siano rispondenti di stessa linfa. Stessa Vita.
...sì. Siamo a volte così dentro la vita da non accorgerci che quello sfondo ideale traspare, respira e si intrinseca di segni, dolce Sabri. Dobbiamo seguirli quei segni. Seguirli..
Il tuo canto e’ un risveglio di note e colori... un “pezzo” molto bello, Nues, sospeso fra terra e cielo.. ed io intanto rimango in ascolto della voce degli alberi.
..sorrido. Speravo che tu, proprio tu, te ne accorgessi, Laura. La stuoia e la 'sua' musica l'ho trascinata fin qui: sedendoci accanto, l'abbiamo messa assieme a noi..un po' come quando lei intavolava e si pasteggiava e beveva assieme a suon di post. :) Bei tempi, mannaggia.. Spero sempre rientri. (e non sai quanto manchi a me..)*
Video molto suggestivo, complimenti per la scelta. Prima si stermina un popolo e la sua cultura, cacciandoli dalle proprie terre e rinchiudendoli nelle riserve dove affogano nell'alcool occidentale. Poi si prende un canto popolare e se ne fa un motivo da hit parade esibendo i superstiti che danzano sotto la bandiera degli aguzzini. Non è molto poetico, tutto questo.
Sì. La musica è suggestiva, ché questa cercavo, questa, perchè ad ogni parola corrispondesse una nota. Che poi, ci sia tutto in mezzo..lo so, lo sappiamo. Che il video sia contraddittorio, che il regista ci abbia speculato sopra, che le hits siano state scalate e che la poetica che esce... sia solo una mercificante contraddizione. Gia'. Ma tutto il mondo lo è. Tutto il mondo o quasi, è un dedalo di destini maligni e dolorose sconfitte. E io? Che faccio io. Io non faccio altro che fruire dell'incalzare del ritmo e delle rime che con le note, martellano armonie. Ecco.
Piccola Nube Solitaria, saluta Grande Orso Scalpo. Augh!
Quando accetti la parola "voglio"...Superi te stessa. Quello che hai scritto...sconosciuta sorpresa. Dovresti lavorarci a questa parola...Voglio. Dovresti...
Esimio Doctor House...
devo dire che da un annetto a questa parte, se devo analizzarmi ben bene, beh...questo verbo coniugato al presente, lo uso e alla grande. Toh.
Vede signora...Io parlavo del coraggio di essere non della possibilità di desiderare in clandestinità...E non vorrà mica che io anche sappia...Ennò!! Proprio quando qualcosa è da sapere lei mi sparisce....Ma proprio per questo son sicuro che lei "voglia"...perchè mi svanisce. Ma di fatto parlavo dell'accettarlo....non del volere in se....che non dubito faccia parte di lei.
Ci sono momenti in cui, ho bisogno di sensazioni forti, nette e ben delineate: come di un alimento dal sapore deciso. La vita, talvolta ha bisogno di sentirla, forte e chiara, sotto la pelle...
Oh, senti. Una sensazione forte e netta ora che ho, è di un' immagine di occhi che si fanno tempesta nella tempesta, che si riflettono come specchi con navi che a vele spiegate si allontanano per mare. Forse son solo sensazioni di poeti che cantano a cuori smarriti e che vedono in quella tempesta per mare, quella del cuore.
Vedi che impressione fanno, le sensazioni...forti?
sai, MaNues, tu e Franci siete la mia coscienza, sempre. E se c'è una cosa bella qui, in questo mondo, siete innegabilmente voi due. Vi voglio bene, ma tanto :-)
Sai, MaLou..mi arrendo. Mi arrendo alla dolcezza e all'affetto che mi dimostri nel Tempo. E mi piace tanto quando mi dici che ascolti la coscienza. E' un onore averti amica..
E' un bene nel bene, averti nel cuore, così come ho, nel mio.. anche Franci.
mannaggia! l'audio stamane è sparito....:( ti lascio soltanto un saluto, con rammarico per non riuscire a capire a fondo il tuo post e con affetto perchè comunque qui si sente sempre un'aria ineguagliabile..ciao.:)*
La terra, Ale. Impareggiabile patrimonio. Bisognerebbe esserne sempre avidi. Avidi, affamati di quelle origini. E tornarci..tornarci ogni qualvolta vuoi nutrirci lo spirito. Riabbracciarlo.
Cara, passo di qui e so che ci sei a differenza di me, un po' latitante.
E' passata Pasqua senza scambi di auguri, te li faccio ora per i giorni a venire che sono tanti, diversi, policromi pieni di pensieri affettuosi per Te. C.
La bellezza è una questione di sensibilità: appartiene a chi la sente! E' tua dunque, amica mia, ogni volta che l'ascolti, che la respiri, che l'annusi, che la sfiori in ogni dove e quando! Un abbraccio cara e serena sera! virgola
Te la metto così. La bellezza, come attraversare lo sguardo di chi ami, in quel verde. Appoggiarsi su di un prato e contare nuvole, lecci, tordi marini e fili d'erba. In un mondo di alberi, di cieli aperti, respirarsi addosso tutto questo. E baciarsi, baciarsi di sole..
(credi sia abbastanza.. 'sensibilmente poetico', tutto cio'..?)
Ti sorrido*.
Sguardi di natura pennellati
vagano tra praterie e boschi improbabili
di ombre in cui far silenzio
di luce in cui vedere, ascoltare, scorgere
passare vita...
tutto questo restando su quella stuoia distesa...
[non riesco più a messaggiarti in pvt amen]
Verrebbe da dire..la Natura come conforto. Perchè poi, puoi dare un diverso significato al tempo libero che ti resta, che ti trovi. Un mezzo di distensione, alla portata di tutti, che non richieda ricchezze e neppure doti singolari. L'incontro con la natura. Vuoi mettere di come gli sguardi sappiano accendersi...a corteggiar un cielo cobalto e rami di fiori di prugno?..
[gia'.]
..
Pessoa..diceva siamo viandanti di noi stessi,non esiste paesaggio se non quello che siamo..un paesaggio e uno stato d'animo....
Serena serata..
Maurizio..
Disse giusto..grazie, Maurizio, per avermelo ricordato qui, perchè come in un coinvoglio, non ci si viva - solo - di monotoni viavai, ma di paesaggi. E passaggi. Paesaggi e vita.
Coraggiosa nel declinare il verbo volere: che diventa pretesa, accusa, richiesta precisa da esaudire, bisogno gridato...coraggiosa a volerlo per quel cerchio chiuso, ma abitato...
Alberi grandi, alti come lo sguardo del desiderio, fin dove possa,in un lampo arrivare..ce ne sono in giro, ce ne sono di sicuro... ne ho visti, ne vedo ancora,anche se mi pare di camminare fra filari di sedani stentati.