Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°479 pubblicato il 23 Maggio 2012 da Nues.s
 

 

 

 

 

 

 "  Facciamo pero' in modo
che tutto diventi soffice,
intimo, familiare, affabile..
anche nei gesti del crepacuore.  "

.

- Maurizio Cucchi -

 

 

 

 

 

 

L'istinto di sopravvivenza.

E' forse l'unica guida di gesti e pensieri di chi, attonito e impaurito,

 è preda di drammi di cui,

 non sa preveder risoluzioni.

. . .

 

 

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Ricevuto in data 25/05/12 @ 14:52
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega.

 
Commenti al Post:
alice_insonne
alice_insonne il 23/05/12 alle 19:45 via WEB
L'istinto di sopravvivenza sopraggiunge quando non ci sono soluzioni e quando non c'e' la forza di combattere anche contro se stessi perche' ormai ci si crede perduti. Diciamolo pure che e' l'anticameta della sconfitta!!! Un mio parere questo eh! Ciao Nues. Alice
 
 
Nues.s
Nues.s il 23/05/12 alle 21:02 via WEB
Ciao, Alice.
Oh, ma dici bene, benissimo..
Lo vedi quell'immagine sopra a fronte del blog? Van Gogh lo dipinse all'ultimo, fu il suo ultimo dipinto. Un carico di disperazione, di rabbia, solitudine, dolcezza. Un cielo di corvi, fu il suo ultimo istinto..
Dipingere quell'istante, immortalare rendendolo unico. Quelle frustate di giallo..gli sopravvissero fino a noi. Non so quanto sconfitto, voglio pensare sia stato sotto quel cielo di tempesta non ...vivendolo che così. Combattendolo fino all'ultimo.
 
mpt2003
mpt2003 il 23/05/12 alle 19:57 via WEB
è l'ultima ratio o è quella che parte per prima ma che in momenti di normale amministrazione viene mediata da altre considerazioni?....non saprei , a volte però mi sembra di non averne.:)*
 
 
Nues.s
Nues.s il 23/05/12 alle 21:04 via WEB
..a volte nemmeno io. A volte mi sento immersa in una patina apatica e senza via d'uscita. Aivoglia a dire, aivoglia a fare. ..
..*
 
gioh87
gioh87 il 23/05/12 alle 20:00 via WEB
L'istinto di sopravvivenza -alle volte- ... è la peggior ombra da portarsi addosso
...Ti abbraccio Nues, (confesso di aver molto bisogno di un abbraccio e/o di coccole), scusami se te ne chiedo un pochino ^^
 
 
Nues.s
Nues.s il 23/05/12 alle 21:05 via WEB
Alle volte è un inganno, a volte è un rifugio. A volte solo scappare, stella mia..
vieni qui che ti stringo...
 
virgola_df
virgola_df il 23/05/12 alle 20:07 via WEB
L'istinto di sopravvivenza, quell'intimo moto che ci spinge oltre l'oltre ... :)*
virgola
 
 
Nues.s
Nues.s il 23/05/12 alle 21:07 via WEB
Oltre l'oltre, mi piace. Mi sa di penombra, di un accenno di luce. Di cercartela. E trovarsi scomposti a ritirare i fili. Te li riprendi e in quell'intimo sospiro..vai avanti. Ci sorridi, dopo*
 
   
virgola_df
virgola_df il 24/05/12 alle 08:46 via WEB
Fili di seta che lievi corron tra le mani. Non li stringere, non li mollare, ma arriva al capo, ognuno ha il suo, da un'eco di luce, limpido e nudo, riverberato!
Baciomattino! :)*
virgola
 
     
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:27 via WEB
...lo prendo con me questo bacio del tuo mattino.:)*
Sei speciale. Hai sempre questa via di saggezza gentile, tu..
 
woodenship
woodenship il 23/05/12 alle 21:15 via WEB
L'istinto di sopravvivenza?...Ha da essere quel filo invisibile che lega tutto ciò che è vivente,accomunandolo in un afflato che non è disperazione,amore,odio,paura o coraggio,oppure chissà che altra diavoleria:è puro e semplice istinto,la cui unica ragione è quella di permettere ai tessuti di seguitare a respirare,in una tela che copre il pianeta.Ed il genio ne intuisce la trama................Bellissimo post,rimango ancora un po' a godermi la musica........grazie............W.......
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 07:59 via WEB
..quell'assolo di tromba lungo, di tutto il pezzo, a me, colpisce quello..
ps: ti sei fermato un po' su queste note ieri sera, Wood?.. Io su Crozza ché anche quello..puo' chiamarsi istinto di sopravvivenza e saperci ridere sopra. Toccasana l'ironia.
 
   
woodenship
woodenship il 24/05/12 alle 16:38 via WEB
L'ironia è molto più dell'istinto di sopravvivenza,è un passo in più dell'uomo verso il superamento del puro e semplice istinto...............W........
 
     
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:29 via WEB
Sai mr Wood..te la devi inventare persino, quell'ironia, te la devi colorare, darle un vigoroso apporto, specie poi in atmosfere di rancori ideologici e mai sopiti.. come questi tempi che stiamo vivendo.
C'è da evocare. Da evocare pretesti e superare. Su.pe.ra.re.
 
maresogno67
maresogno67 il 23/05/12 alle 21:53 via WEB
lo strappo delle tracce del sentire
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:31 via WEB
Gianni, davvero.. a volte i tuoi interventi sembrano titoli di films. Belli e molto..come questo.
 
gaza64
gaza64 il 24/05/12 alle 10:48 via WEB
E' ciò che io chiamo "Vivere, continuando a morire", l'istinto che ci permette di accettare anche il ruvido di certi risvegli, consci di ciò che ci attende e consapevoli di poter ancora spettare, e di quell'attesa, appunto, vivere...
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:34 via WEB
..questo tuo pensiero, lo sintetizzerei con la parola: responsabilizzare. Sara' anche un brutto neologismo, magari anche e troppo diffuso..ma forse è un modo, il modo di rendere ragione delle azioni proprie nei confronti degli altri. Perchè poi...in fondo, non siamo mai soli. Non è così, Gabri?..
 
   
gaza64
gaza64 il 25/05/12 alle 12:14 via WEB
Noto con immenso piacere che te ne sei ricordata...mai soli, mai...
 
     
Nues.s
Nues.s il 25/05/12 alle 16:39 via WEB
..mai scordata...mai mai mai*
 
luna_isola
luna_isola il 24/05/12 alle 10:54 via WEB
L'istinto di sopravvivenza da solo non basta... occorre unirlo alla forza della ragione, dell'intelligenza. Tutto si può superare con successo. TUTTO. Bellissimo il tuo blog, complimenti:) Cristina MCM
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:36 via WEB
Grazie, Luna_Isola. Con quel...maiuscolo dici tanto, tutto. Forse anche oltre.
 
mymuse77
mymuse77 il 24/05/12 alle 12:38 via WEB
una morbida sopravvivenza.
un soffice istinto che non riusciamo a
spiegarci..
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:38 via WEB
Musette...ma se la poggi così, questa sopravvivenza..e ti vien quasi voglia di ...come dire: esaltarti.
..
 
ovidio50
ovidio50 il 24/05/12 alle 12:39 via WEB
L'istinto di sopravvivenza,sopraggiunge anche quando non ci sembrano essere più vie d'uscita,alla nostra disperazione,soprattutto quando essa è fatta da un groviglio di idee e pensieri negativi,che formano un labirinto da cui è difficile uscire da soli,anche se una via d'uscita c'è sempre,come pure una soluzione.
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:44 via WEB
Eh, gia'. Dallo sgomento possiamo uscirne. Non siamo che un insieme di piccola gente che si vive tra qualche padrenostro e avemaria, questo benedetto cammino. E' che a volte, si fa intermittente tra quel sentimentalismo patetico e quel sentire sensibile schivo di retorica e che va ribellandosi. Perchè poi, è così che accade. Lo si vede con questo che passiamo, questo robusto periodo di stra-origini cosmiche che tra la sostanza e la forma, vince quasi sempre, la seconda..
..
 
   
ovidio50
ovidio50 il 25/05/12 alle 10:52 via WEB
Bè,mi sarei accontentato anche di una risposta più semplice,anche senza "le stra-origini cosmiche...",in ogni caso,credo di aver colto il senso della tua risposta.Buona giornata!
 
     
Nues.s
Nues.s il 25/05/12 alle 11:05 via WEB
...macchè stringato. Una volta che le parole esistono..e tiriamole fuori. Si abbondi di concetti, si tiri fuori il cosmo se serve. Il senso, ce l'hai, l'abbiamo in tasca: la vita che va avanti. Buona giornata.. e grazie.
 
     
ovidio50
ovidio50 il 25/05/12 alle 13:03 via WEB
Come non essere d'accordo, sul fatto che la vita va avanti,per conto suo,anche magari accompagnata da un pò di sgomento e anche,forse,inevitabilmente,da questo sentimentalismo patetico e soprattutto da quel sentire senza retorica,guardando magari più all'essenzialità delle cose che alla loro forma.
 
     
Nues.s
Nues.s il 25/05/12 alle 16:38 via WEB
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Sabri1973
Sabri1973 il 24/05/12 alle 17:20 via WEB
ho sperimentato molto bene quell'istinto...e quanto possa essere potente anche nei momenti in cui ti senti debolissimo. Per spirito di sopravvivenza ci si adatta anche a cose che mai avremmo voluto per noi...ci si aggrappa a tutto,anche le illusioni.
 
 
Nues.s
Nues.s il 24/05/12 alle 18:49 via WEB
...è come se stessimo sempre a meta' delle cose. Tra le parole dette e non dette, tra quell'esserci e sparire.
Cara mia Sabri..il tuo cammino è stato coraggioso, hai sempre cercato quel prossimo approdo su cui affidarti. Non è poca cosa...è come una casa in cui sostare. ..
 
swala_simba
swala_simba il 25/05/12 alle 00:42 via WEB
cosa sarà meglio?
110 poesie per sopravvivere di Maurizio Cucchi o il Manuale delle Giovani Marmotte? ^_^
perdona, sono un po' stanca, stanotte....
 
 
Nues.s
Nues.s il 25/05/12 alle 10:21 via WEB
Ah..brava Franci :) a ricordarmi certe sane e mai dimenticate priorita' da tirar fuori dallo scaffale...;-)*
 
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 25/05/12 alle 07:09 via WEB
l'istinto e una forza invisibile e li risiede la consapevolezza di poterne fare uso ..essa e la nostra vera origine..seguire il nostro istinto e traformare ogni nostra debolezza in genialità dove il meglio di noi viene fuori.. buongiorno.. maurizio..
 
 
Nues.s
Nues.s il 25/05/12 alle 10:22 via WEB
...vero. Certe 'perle' meglio spuntarle fuori, ricordarci che resistono e persistono. ..
 
   
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 26/05/12 alle 17:49 via WEB
anche seguire il nostro istinto e una questione di fede..e credere in noi stessi.non e un tale sacrificio, visto che il divino ci ha dotato di tale forza.. serena serata.. maurizio..
 
     
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 21:32 via WEB
...eh, sì. Ci vuole una grande forza. Ma tanta. E fede... tanta fede.
Grazie, Maurizio.
 
fin_che_ci_sono
fin_che_ci_sono il 25/05/12 alle 21:35 via WEB
Un breve passaggio. Ho pochissimo tempo e la concentrazione è indaffarata in luoghi lontani dal blog. Ti lascio il mio saluto e un abbraccio.
 
 
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 07:02 via WEB
..lo ricambio con un abbraccio forte, sodale e un saluto per un tuo pronto ritorno. Grazie, amico caro.
 
maresogno67
maresogno67 il 25/05/12 alle 21:38 via WEB
buona serata
 
 
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 07:02 via WEB
Buon mattino, G.
 
zag.reus
zag.reus il 25/05/12 alle 23:29 via WEB
Sì, sarà anche l’unica guida ma questo non garantisce affatto che l’istinto di sopravvivenza sia una guida sicura, anzi... Essere attoniti e impauriti, in preda a drammi dei quali non si sanno prevedere le soluzioni è la condizione propria dell’umanità nel suo insieme e di ogni singola persona... perché è proprio questo tratto di fondo che non ha alcuna soluzione.
 
 
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 07:08 via WEB
..proprio l'altra settimana mi son vista il film "127 ore" (forse lo avrai anche visto, è tratto da una storia realmente accaduta), dove il protagonista è costretto...costretto suo malgrado a reagire dopo che una sventura, non prevista, gli si è scagliata contro. Questo è un esempio d'un estremo, Zag.. non avra' avuto alcuna soluzione, se non aver tuttavia salva la vita (!)
E' che ..da piccoli si era del tutto indifesi, con quel sempre bisogno di qualcuno che si prendesse cura di noi. E' cominciato tutto lì. Se non si fosse stati così.. impotenti, così bisognosi di attenzioni, non saremmo stati così oggetto di cura. L'istinto di sopravvivenza è l'estremo rifugio, l'ultimo tenace, coraggioso germe di questa umanita' fertile. Finisse quello, la 'soluzione' sarebbe l'inevitabilita' d'una fine.
 
   
zag.reus
zag.reus il 26/05/12 alle 11:55 via WEB
Sì, l’ho visto quel film, quando uscì, unpaio di anni fa... Solo mi domando perché l’istinto di sopravvivenza non abbia allora guidato il protagonista prima che lui si andasse a cacciare in quel crepaccio. Se non ricordo male, il giovane aveva incontrato anche due stupende ragazze che lo avevano invitato a seguirle ad un party nel nudo paesaggio naturale... Ma no, il suo istinto lo aveva invece guidato verso... la morte. Il ragazzo, non seguendo l’istinto sessuale vitale, si va a incastrare da solo nella sua morte sicura e tenta di liberarsi, di rimanere in vita al prezzo di un atroce sacrificio. È questo che tu definisci istinto di sopravvivenza, chiamandolo “estremo rifugio”. Ma se è un rifugio, per di più estremo, intanto non è una guida. E poi se mai è l’applicazione estrema di quella legge che la Natura ci impone anche in situazioni meno tragiche: quella del male minore. Paradossalmente chi si suicida lo fa proprio seguendo l’istinto di sopravvivenza: crede talmente nella vita che quando la vede degradata oltre un certo limite decide che non è più vita.
 
     
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 16:09 via WEB
Aspetta aspetta... prova un po' a girare il senso di questo film, gia' che siamo entrati in tema: avrebbe potuto trovare salvezza tra quelle due ragazze se solo non avesse prevalso in lui, lo scopo reale di quel viaggio. Partì senza dire niente a nessuno, non rispose nemmeno alla madre al telefono ( pentendosene amaramente piu' tardi..!), volle tenacemente continuare il suo percorso, cuffiette alle orecchie, cappellino e zaino alle spalle. Quelle due giovani, sai come le ho interpretate io? Come Satana che nel deserto tenta il Cristo. Uguale. (non sembra anche a te un chiaro riferimento..divino?)
E' felice, capisci? Lui è incredibilmente e senza saperlo ...'felice' di andare incontro quel destino. Sa, sente che lo deve fare.
Quei flashback che gli tornarono in memoria, piu' tardi, in quei lunghissimi strazianti giorni imprigionato, gli donarono alla fine una risposta. Una sola. Una. Che poi sarebbe stata la risposta, (son solo mie considerazioni..) L'istinto che si materializza restituendoti respiro e luce, attraverso una perdita. La chiamerei 'guida' per come ha svoltato la sua vita, perchè grazie a quella perdita ha acquistato ben altro. Ha cambiato il corso della sua storia, divento' una vita da ricreare.. perchè tutto, alla fin fine, ha un costo. ..
ps: sull'ultimo tuo concetto..non posso non darti ragione. Ma questo fa parte della sensibilita' , del grado di tolleranza e della disperante forza o non forza, del dramma del singolo.
 
     
zag.reus
zag.reus il 26/05/12 alle 18:55 via WEB
No, senti, io non provo a girare proprio niente. Il senso l’hai girato tu, vedi in quel ragazzo un povero Cristo che sfugge alle tentazioni di Satana nel deserto (due innocue studentesse), correndo verso il suo reale scopo, ovvero la propria auto crocefissione, auto flagellazione e auto resurrezione... Con un paio di piccole differenze..... Cristo non considerava affatto la Maddalena una tentazione, anzi… il vero imperdonabile peccato è che non ci raccontano mai la verità sul loro reale rapporto... inoltre Lui si prende sulle spalle tutta la colpa e la sofferenza del mondo… mentre il protagonista di quel film si carica addosso solo il gran belin che è… Come canta Zucchero Fornaciari: “Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'azione cattolica”. Cristo salva il mondo, quello non salva neanche il sedentario urbano fissato con il trekking in solitaria che era e non sarà più. In quanto alla mia finale e pura constatazione di fatto, non mi meraviglia il tuo giudizio, viste le premesse moralistiche nel deserto. Solo che la vera crocefissione cosa è stata se non un consapevole... tu chiamalo “sacrificio” se vuoi… perché la vita dell’uomo non poteva essere considerata vita reale... l’istinto di sopravvivenza ha dettato altro...
 
     
Nues.s
Nues.s il 26/05/12 alle 21:23 via WEB
..e menomale che tra le parentesi ho detto che erano mie sole considerazioni, mica verita' assolute, eh..
Considero il cinema, un'arte, a parte qualche cialtronata che vedo in giro. E appunto perchè arte, anche film così, dove si abbracciano storie e in questo caso, dal vero, non possono non esser fonte di (mio) pensiero in visioni mentali di 'campi' vastissimi. Ecco perchè non limito spazi e tempo, né credo religioso, né altro. Non uso criteri intellettuali, resto nella pellicola, in quel che mi trasmette..
Sono solo una piccola fruitrice curiosa e mi riconosco tra quelli che si pongono sempre dubbi per cavarci fuori qualche verita' se non quella che intuisco nella misura delle interpretazioni. Punto. Non dispendio verita'.. non le stronco, né le deformo.
Mi fermo tra quei crepacci, tra quell'angusto angolo... dove un povero cristo se l'è andata a cercare. Non ho ambizioni di sorta nel giudicare e/o abolire valori, ma figurati.
ps: e poi, non ti scaldar troppo..che dei due, chi mastica cinema e non solo, sei tu, mica io..
..
 
     
zag.reus
zag.reus il 27/05/12 alle 01:15 via WEB
Beh, certo neanche le mie sono verità assolute, tanto meno dal punto di vista cinematografico. Io mi confronto con te, con le tue convinzioni, tra parentesi o meno che siano. Però se c’è una cosa che questo film dice è che se uno vuole cercare il contatto unico, solitario, esclusivo, estremo con la natura non può che incontrare la propria morte o il proprio grave auto danneggiamento. La condizione umana è innanzitutto “relazione umana”, proprio a causa di questa sproporzione originaria ed eternamente drammatica tra uomo e mondo: l’uomo da solo non ce la fa. Ha bisogno degli altri. Prima di gettarsi in quel crepaccio avrebbe fatto meglio a leggere qualche buon libro o scegliere la fenditura molto più soavemente vertiginosa e relazionale che una di quelle due ragazze gli avrebbe offerto. Sì, però, si potrà obbiettare, non ci sarebbe stato neanche il film… Sai che grande perdita! Soprattutto non ci sarebbe stata quella atrocemente reale vicenda, e questo sì che sarebbe stato un gran guadagno.
 
     
Nues.s
Nues.s il 28/05/12 alle 15:31 via WEB
..ah, la 'grave' perdita sarebbe quella di non passarci attraverso. Che siano films tratti da storie vere o sceneggiati 'altrove', beh..in quell'occasione non aver poi quello spirito di riscoprirci come tante piccole tappe d'un viaggio fitto fitto di sensazioni che si lasciano entrare dentro. Come queste mie e tue...Gringo. Le verita' le sanno chi si sa e riesce a pensare ed emozionarsi e poi a discuterne. Anche a storie ..come questa.
 
mymuse77
mymuse77 il 27/05/12 alle 13:27 via WEB
l'istinto di vita..
... quando si arriva a fare cose che la mente lucida non avrebbe mai fatto .
ed è allora che ci si accorge ...
che c'è qualcos'altro...

forse dovremmo averlo più spesso ..
per accorgerci di cosa abbiamo ..
davanti agli occhi
 
 
Nues.s
Nues.s il 28/05/12 alle 15:32 via WEB
..perchè poi quando l'hai perso..l'hai perduto per sempre.
 
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