Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°874 pubblicato il 17 Agosto 2015 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E non è nulla.

E' tutto.

 

Come quando apre le parole come danze, danze lente come segni di pellicola. Racconta storie. Giovani idealisti, etnie e lingue che si mischiano tra loro e lui stesso ne è l'interprete scivolandosi via dalla vita di ogni giorno, andandone in cerca d'una nuova, piu' selvaggia in questa cruda, ostica terra. Ha capito che l'innamorarsi è l'unica cura giacchè i suoi versi si abbracciano di cuore in cuore e tra sudore e il sangue. E scopre, riscopre che anche per arrendersi bisogna lottare. La grande differenza sta tra il conoscere, che quieta e il riconoscersi. Sembra una cosa di poco conto, è invece un atto di sola, inossidabile coscienza e coraggio. La bellezza tra un'armonia in chi ti considera folle fino a sottrarti e quella nota colta in uno scatto consapevole di tale poesia. Là. Tra il contrasto che lo rafforza, come quel leggerissimo senso di vertigine in cui entri in pareggio, tra cio' che hai e cio' che crolla.

 

 

Quell'ordine melodico prende il posto in prima fila in tutti i momenti che ha vissuto. Fa intuire un passaggio, un nuovo respiro in quelle sfacciate casse armoniche. Rischia persino di far illuminare vicoli perduti d'oblìo collaudandoci un senso! Questa, la dimensione in cui riesce a far capire con diversi occhi, gli incontri che ha fatto cogli altri. Come le cose che spiega e che non è riuscito a spiegare mai, ma avendo in sè questa scintilla d'indefinito, di indefinibile, di infinito. Avrei voluto conoscerlo, mischiare la sua voce alla mia cercando l'imperfezione anche nel momento perfetto. Stringergli un braccio, la mano sentendo la necessità di giungergli in mèta. Viviamo periodi loschi, periodi mercenari, senza alcun riferimento. E' insuperabile toccare e sentire cio' che ha visto lui salvando il vero. Il plauso della folla, poi alla fine. E quel timido, veloce e struggente sguardo che incrocia lucido di bene verso la figlia protagonista sugli ultimi versi .. .

Null'altro. Molto piu' di tutto.

.. .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
maresogno67
maresogno67 il 17/08/15 alle 22:29 via WEB
la scomposizione che non è decomposizione
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:12 via WEB
..con un retrogusto di tempo, indimenticato
 
ranocchia56
ranocchia56 il 18/08/15 alle 09:10 via WEB
Ero ancora ragazza quando era seguito da tutti, tutti ascoltavano la sua musica e lo definivano un uomo "diverso" cioè particolare, capace di trasmettere e far capire cose che gli altri non sapevano fare. Non l'ho seguito molto, non potevo, ma ancora oggi la sua musica e le sue canzoni sono "vive" ed è bello ciò che ha lasciato, appunto qualcosa di talmente grande che considerare tutto è poco..
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:08 via WEB
Io amo.. i particolari. Come con le persone particolari. Quelli che in qualunque posto siano stati hanno lasciato un pezzetto di cuore. Si vede, poi ..
 
mymuse77
mymuse77 il 18/08/15 alle 23:11 via WEB
da te imparo.
e te, ancora
non lo sai.

no
non lo sai.

Null'altro.
Molto piu' di tutto.
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:05 via WEB
.. chissa' che valige porti,
per certi viaggi ..
..MyMuse
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 19/08/15 alle 10:16 via WEB
Davvero toccante questo tuo scriver...Osservo ogni giorno tanti giovani di varie etnie che pullulano la mia città, girovagando,in cerca di una voce, un gesto di affetto che può plasmare la Loro sofferenza e solitudine...che tristezza la Società che ci circonda!
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:03 via WEB
E non c'è giorno che ci smentisca.. ..
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 19/08/15 alle 14:19 via WEB
E non è nulla . E' tutto . Non solo i giovani di diverse etnie , io direi che tutti , consciamente o meno , vaghino per le città in cerca anche di " solo " un momento minimo , anche misero ma non miserabile , di affetto . Non miserabile e neanche misurabile . Lo ascoltavo , a volte lo ascolto tuttora , ma capita di rado . Condivido ( ma non tutto , ma neanche nulla ) ciò che lui dice ( ancora ) nelle sue canzoni . Sui perché di tutti questi disperati per le vie delle città forse la vedo in un'altra maniera , mi ci ha portato la mia personale esperienza riferita a molti ma molti anni fa : mi ha insegnato che a volte il lupo è un agnello o potrebbe esserlo - e anche il contrario . E non sempre ciò è dovuto alla semplice riconducibilità della soggettiva natura personale ... e umana . Tutto cambia . Ma forse nulla cambia . Non so se mi spiego . Ciao a te .
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:03 via WEB
.. a proposito, ma quale lupo, a me fanno paura le pecore!
E, sì .. ti sei spiegato benissimo
(grazie)
 
maresogno67
maresogno67 il 19/08/15 alle 21:50 via WEB
ciao. gi
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:00 via WEB
Ciao!
 
roby.floyd
roby.floyd il 19/08/15 alle 22:09 via WEB
Il più bel ritratto di Faber, scritto e che abbia mai letto. E' morto, ma è eternamente vivo, ed il suo sorriso così umano ci illumina ancora e sempre.
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 22:00 via WEB
Uso il presente..vivo, come il ricordo che s'illumina di un luogo meraviglioso
 
fran111
fran111 il 19/08/15 alle 22:28 via WEB
E' Faber , che pullula di emozioni allo stato piu' puro . Brividi sulla pelle , nelle parole delle sue canzoni . Che dire dei tuoi pensieri cara , toccanti .Grazie di poter leggere cosi' belle parole. Rosy
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/08/15 alle 21:54 via WEB
.. ci ha lasciato un filo teso
 
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