N u a g e s

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Mi diverto a vivere questa vita.

Ché sai gia' come andra' a finire. Quanto resiste, per quanto tempo ancora mostri quel sostenere le bugie. Ne ridi. Come quando sai che non esiste rumore talmente forte da non riuscire ad essere ignorato. Alza il volume della musica, perditi, confonditi, disorientati. Come liberarti dai pesi, dalle zavorre che ti porti dietro; dal sottobanco, dal sottobosco, dai sotterfugi. In un ordine alla rinfusa e sparpagliato, in un bue che dice all'asino. Tu guarda ad esempio, quelli della Wolks che hanno osato e pensa a dove siamo infilati noi. Ché ce ne sono mill'anni di esempi. Sì, perditi, perditi ancora che se arrivi a toccare il fondo, t'accontenti. Quanto resiste un mondo che ha pensato d'esser primo in una verita' inventata da chi mente. Quanto pensa di aver rotto tantissimi pezzi tutti a terra a formare quel disegno composto da una vita.

Sai gia' come andra' a finire, fratello mio, sai gia' che recidi legami uno alla volta e con pazienza. La stessa quando vai a farne un dramma e torni.  Divertiti a viverla questa danza, quel che non chiedi e che restituisci ma regali e accetti. Liberi di ricevere e dare. Senza fini? Quei 21 grammi facili facili da rubare, quel non so piu' cosa stringere se non i pugni. Liberi come i giorni che piove, come il senso del completo che sta nel tuo arrivo, liberi con quella ponderata serenita' dell'esser folli. Liberi come spiegarsi: a braccia aperte puoi volare. Accidentalmente, a volte, davvero tutto coincide. Come menzogne impossibili da dimenticare. Come un motivo per restare e in realta'..  sei gia' andata via.

Liberta'.