Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°289 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da Nues.s
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Come se stessi a descrivere ogni ambiente.

E il mio occhio esigesse un osservare che non sia soltanto esteriore, ma che riveli attraverso un particolare stato d'animo, un tempo preciso nei particolari, nella luce, nel colore.

 Nel suono.

 

 

 

 

 

 

E, sì.

Mi piace così pensare che in ogni musica io ascolti, come adesso davanti questo pianoforte che vibra, ci sia quella consapevolezza nel cuore d'ogni Artista, della gioia che provi davanti quei tasti bicolori, è sua, soltanto sua e non gli verra' mai meno.

Pur senza avendone malizia, godere e attrarsi, lasciandosi vezzeggiare per quelle sue leziosita' che artificiosamente, accentua.


Per questo, anche per questo motivo, egli si sente gia' diverso dalla gente comune.

 E gli piace giocare. Di un gioco ironico, divertito, ché di fronte ai prodigi, molti non cessano di fantasticare.

Nemmeno lui.

Lui che ha gia' intuito i gesti, i gusti, gli umori.

 

 E quel suo segreto modo di sentire e disporre la musica come un'immagine candida e sfavillante di seta lucida.

Ecco.

Indugio sempre dello stupore e dell'anelito che diffonde.

E delle immagini fugaci che con ritmo estenuato e a volte no, come davanti ad un finestrino di un treno in corsa, si pregnano di colori e odori, rilevandone un profondo calore.

Vie d'acqua aperte tra banchi di sabbia che immettono dal mare aperto nelle baie e che risvegliano nella mente, visioni fantastiche, rumori che diventano magici, risvegliano nella mente espressioni del cuore finalmente libero dal peso di decisioni che 'non convincevano'.

 Come far passare tra le dita piccoli grani del rosario che accavallano sensazioni, contemplate in uno sguardo che ha un bisogno pazzo di rumore.

 . . .

 

La Musica come riflesso.

 Solo in essa, anche in essa...

la Risposta.

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Rispondi al commento:
godunov
godunov il 31/12/10 alle 18:45 via WEB
Mia cara S., un post sulla e per la musica...! Magnifico! Come chiudere meglio l'anno in questo tuo NOBILE spazio.
Come spesso mi accade leggendoti, associo i tuoi pensieri, i tuoi scritti, ad altri che vengono da lontano e che, sicuramente, rendono pieno onore al tuo blog.
Questo che ti propongo è un estratto da “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare e, come leggerai è un inno alla musica e a chi la sa ascoltare.

E' perché i tuoi sensi sono sul chi vive.
Guarda una mandria selvaggia e scatenata,
o un branco di giovani e indomiti puledri
che saltano a rotta di collo, mugghiando
e nitrendo, poiché così detta
la natura ardente del loro sangue:
se per caso giunge al loro orecchio
lo squillo d'una tromba o un'aria musicale,
vedrai che di colpo si fermano tutti,
con gli occhi focosi ammansiti
dal dolce potere della musica.
Perciò il poeta immaginò che Orfeo
smuovesse alberi, pietre e fiumi,
perché non vi è nulla di così inerte,
di così duro e rabbioso, di cui
la musica non trasformi la natura.
L'uomo che non ha musica nel cuore
ed è insensibile ai melodiosi accordi
è adatto a tradimenti, inganni e rapine;
i moti del suo animo sono spenti
come la notte, e i suoi appetiti
sono tenebrosi come l'Erebo;
non fidarti mai di lui. Ascolta la musica.

Auguri di buon anno a Te e a tutti i tuoi ospiti!

Daniele
 
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