Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°436 pubblicato il 05 Gennaio 2012 da Nues.s
 

 

 

 

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T      r      a      i      e      t      t      o      r      i      e

 

 

 

 

 

...perchè poi, la cornice in cui ci muoviamo, non è il museo delle cose acquistate o ereditate. C'è una viva presenza di persone, di movimenti e di azioni o di pensieri di chi 'si scrive'.

Così, si è nella realta'.

Nei muri, negli oggetti, sui mobili in cui i nostri occhi si fermano mille e mille volte al giorno. Come per le istantanee che scattiamo o per quelle che ci son rimaste dentro. Mute compagne da fissare nella memoria, trascrivendone emozioni anche nei colori che ti lasciano dentro.

La luminosita' che ti investe e ti impone un maggior sforzo a coglierci quella ...nota dominante. Quegli stimoli che danno certe traiettorie e che ci porteranno a parlare del luogo in cui nascemmo, crescemmo, divenimmo.

Ricostruire attraverso uno scatto di polaroid, le sensazioni e i sentimenti anche malvagi che ci hanno portato a parlarne.

Trascureremo quella certa 'tinteggiatura' alle pareti, se non assume un'importanza particolare per qualche eccentricita' o per un carattere che si imponga all'attenzione.

Ci soffermeremo subito sul dettaglio che salta all'occhio.

Come quel tessuto dove è poggiato lo scatto d'un istante.

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Ci sono linee che acquistano atmosfere allegre o tristi; severe, intime.

Precisano un quadro.

 Così come le macchie che lasciano gli oggetti dimenticati. 

 

Traiettorie nel tempo e che splendono,

piano.

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Rispondi al commento:
Davide_Odisseo
Davide_Odisseo il 05/01/12 alle 09:04 via WEB
...traiettorie...ce ne sono alcune destinate ad incrociarsi, altre, invece, che, pur volendo, non potranno che correre, scorrere, senza mai intersecarsi tra loro, disegnate dal Fato parallele e, casomai, pure su piani diversi. nulla avrà l'una dell'altra. nulla potrà. e non sarà neanche ricordo. a meno di strappare la matita dalla mano del destino e tracciarle...tracciarsi diversamente. è più facile, però, decidere di non farlo. è più facile decidere di non scegliere. è più facile accontentarsi di poter dire che ciò che non abbiamo voluto vivere ed abbiamo lasciato nell'ombra lontana da noi fu solo un indefinito ricordo. da archiviare tra le mille scelte che non si è osato fare.
 
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