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Post n°709 pubblicato il 07 Agosto 2014 da Nues.s
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Sì. Continuo a parlarti anche quando sparisco in uno di quei luoghi immaginari, in quei dintorni dove non son mai stata. O là .. proprio là dove le nostre dita seguivano il profilo delle cose, le nostre mani accarezzavano le onde e i colori che ora sfumano nel sempre meno definito e l’infinito che prende il nome di Perduto, unica effemeride al declinare d'un ricordo, il solo modo consapevole di perdersi in un sogno.
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Le nuvole respirano, esistono, indugiano al tempo che siamo; istanti fragili ben presto flussi di memoria o effimeri pensieri, nei giorni che cadono ora dopo ora come gocce o come stelle che si spengono al mattino.
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