Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Eleven

Post n°747 pubblicato il 04 Novembre 2014 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

Dall'altra parte del mondo. Sì, da uno di quei luoghi immaginari, di quei dintorni dove non sei mai stato, in uno sguardo che non ammette terra, là, dove mai avresti visto. Di certe notti senza oscurita', né ore e lunghe fughe dal grigio del tempo, di abbracci senza lacrime e spogli di commiato. Là, dov'eri preso da una sospirata quiete e forse bastava una pioggia leggerissima, a scioglierti. Tu, che in quei momenti rari ti ostinavi ad inseguire una speranza. Un faro. Eccolo, uno di quei luoghi, di quei dintorni dove non ci sei, di uno sguardo che non è mai esistito, là dove i colori sfumano nel sempre meno definito e l’infinito prende il nome di una immersa, immensa unica cometa che guida al declinare di un ricordo, il solo modo consapevole di perdersi nel sogno. Maestoso, antico, incantevole preludio. Non pensavi esistesse mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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IlGrandeSonno
IlGrandeSonno il 04/11/14 alle 18:05 via WEB
Dall'altra parte del mondo, sì, io ti parlo da uno di quei luoghi immaginari, di quei dintorni dove non sono mai stato, di uno sguardo che non ammette terra, là dove senza sogni mai avrei guardato. Di certe notti senza oscurità nè ore, di belle fughe dal grigio del tempo, di abbracci senza lacrime e spogli di rimpianto, dov'ero preso da una sospirata quiete e forse bastava una pioggia a stupefarmi, noi, lei, ed in quei momenti rari m'ostinavo ad inseguire quella speranza di noi per faro. Io ti parlo di uno di quei luoghi immaginari, di quei dintorni dove non sono mai stato, di uno sguardo che non è mai esistito, là dove i colori sfumano nel sempre meno definito e l’infinito prende il nome di Perduto, l’unica effemeride che presieda al declinare del ricordo, il solo modo consapevole di perdersi in un sogno. Le rose fioriscono al tempo che siamo, speranze in boccio, istanti fragili ben presto flussi di ricordo od effimeri pensieri, nei giorni che cadono ora dopo ora come petali o come le stelle che si spengono al mattino.
18 febbraio 2008 alle ore 10.28
 
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