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Post n°981 pubblicato il 23 Febbraio 2017 da Nues.s
Dal rudere antico nella sua voce di sabbia, alla sinuosita’ gravida delle onde.
Come un amore perso, struggente, mai dimenticato.
E’ lì, che ti resta, come sale.
Dentro, incuneato al centro.
Un brivido che irradia e che risale alla fronte.
E non c’è nulla che lo possa estirpare.
Nulla.
Nemmeno il vento.
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