Nugae

Post N° 110


L'ho visto giocare per la prima volta nel 1994, durante i Mondiali USA.Mai seguito il calcio, mai digerite le partite imposte da mio padre, all'epoca del televisore unico in casa.Però allora restai incollata allo schermo.Domandai chi fosse quel fulmine lungo la fascia.Quello chi? - chiese il re del telecomando.Quello biondo che corre su e giù. Ma quanto fiato ha? Chi è? È Beppe Signori, il capitano della Lazio. Ha vinto pure la classifica dei cannonieri due volte di fila, in questo campionato appena finito e nel precedente.Eh, che è bravo si vede!Ma che ne sai tu di calcio!! Che ne vuoi capire!
Niente, non ne sapevo niente. Ma magari Sacchi ne avesse capito quanto me!Magari lo avesse mandato in campo per quella maledetta finale di Pasadena! Magari gli avesse lasciato tirare quel rigore che Baggio spedì tra le nuvole! Gli sarebbero bastati due passi incontro alla palla. Niente rincorsa, tiro secco... E forse non avremmo dovuto aspettare il 2006 per urlare CAMPIONI DEL MONDO in terra di Germania.L'ho visto giocare per la prima volta nel 1994 e da allora, per lunghi anni, mi sono ammalata di tifo. L'umore variava in parallelo con la classifica della Lazio. Il calcio divenne ossessione, Signori la mia bandiera. Ho sbiadito la noia di anni difficili tra IL CORRIERE DELLO SPORT e le innumerevoli trasmissioni sportive in radio e in tv. Certi vuoti li ho riempiti a furia di figurine. Certe delusioni le ho accantonate solo perchè ubriaca di calcio. Era il loro gioco, era il mio modo di scordarmi del mondo.Oggi, invece, il calcio è un gioco che non mi piace più.  Fa schifo almeno quanto il mondo, o forse ne è lo specchio perfetto. Oggi sono guarita dal tifo, ma non dimentico.Oggi, proprio oggi, Beppe Signori compie 40 anni.Auguri al mio campione!Sì, ha ormai appeso le scarpe al chiodo. Ha segnato 188 reti in serie A e non ha alzato al cielo nessun trofeo.Ma per me non smette di essere il migliore.