Nugae

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Tappa immancabile al Lingotto.Perchč i libri sono un trucco per reinventarsi il mondo, ma a volte le pagine si trasformano in viso e voce. E l'inchiostro dą colore ad uno sguardo che ti sembra di conoscere da sempre. Lo hai immaginato mille volte immersa tra le righe lette, rilette, sottolineate e cullate nel ricordo. Lo hai immaginato e te lo ritrovi davanti identico. Pulito, profondo, vivo, intelligente, provato. In quella stretta di mano e in quel sorriso muto che accoglie il tuo grazie, scorgi un pudore ingenuo e schivo. Allora capisci che i suoi libri gli somigliano e ti piacciono per questo. Per la loro semplicitą complessa, per la lingua scarna. Non una sbavatura, non una sillaba di troppo. Come lui, come Erri De Luca, come la sua voce piana, come le rughe che gli increspano la pelle attorno all'azzurro degli occhi, come il bianco della sua camicia. L'eleganza dell'essenzialitą.In mattinata, invece, c'era stato Javier Marķas, il suo italiano impeccabile, la stilografica vanitosa della dedica sul miglior romanzo, il suo elogio della traduzione e la risposta frettolosa alla domanda su Kundera.Torino grondava libri e nomi. E avevi gli occhi luccicanti come un bambino davanti ad un negozio di caramelle.Ti ha concesso un incorcio, negato un altro.Scioperi, boicottaggi, manifestazioni contro Israele paese ospite, non sono riusciti a rovinarti la bellezza di questo meritato autoregalo.