Nugae

Scarpette rosse


Da bambina ne avevo un paio. Rosse di vernice, come quelle di Renzie la strega. Mi piaceva indossarle e giocare con gli occhi a seguire le strisce di luce come sorrisi, sulla punta arrotondata. Passeggiavo a testa all’ingiù, ipnotizzata dai miei passi vispi. Le avrei messe tutti i giorni, non c’era pioggia che tenesse. Estate, autunno, inverno o primavera, contava poco la stagione. Una sera mia madre venne a sfilarmele che ero già a letto…Trentatre rosse di vernice. Fibbia di un dorato brillante e cinturino alto. Mio padre dovette aggiungervi un foro perché calzassero come si conviene. Mi ci son voluti quattro numeri in più e un tacco che mi aiutasse a conquistare i centimetri non elargiti da madre natura, per tornare a camminare in un bel paio di scarpette rosse. Non sono quelle allegre dell’infanzia, né quelle della straziante Joyce Lussu. Sono le mie nuove scarpette rosse. Le ho indossate per te, ma il trucco non ha funzionato, non sono riuscita a ritrovare l’andatura spensierata dei miei sette anni.