A volte bastano due giorni per riconciliarmi col mondo.Il cielo di Roma, riflesso nelle sue fontane.I sampietrini che rallentano l'orda dei turisti incantati.Lo sguardo vivo della guida che illustra lo splendore della sinagoga e il suo ebraico colorito dalle sfumature del romanesco.Una mansarda che gronda di libri.Una pizza condita con parole a recupero di assenza e distanza. A raccontarsi, a riallacciare il nodo. A fare delle righe, gesti e voce.Un abbraccio che è saluto e promessa.Basta un'inversione di rotta.Smetto di rimuginare, parto.Strappo qualche ora alla schiavitù di certi pensieri che inginocchiano e mortificano.Chiudo gli occhi sul vuoto che m'imprigiona impotente, e scelgo la condivisione.Chiedo alla vita una tregua e la gioia di un sorriso.
