Nugae

L'album dei ricordi


Ho ricevuto l'invito di Enrico, occhiodivolpe, a scrivere il mio pezzo per l'album dei ricordi. Eccolo...***Il quartiere dei miei anni a una sola cifra era affollato di voci e visi.Di carezze e dolci.Di favole e latte.Di giochi spensierati e mani nodose intrecciate alle dita di bimba curiosa.Di tavole profumate e piatti fumanti davanti alle bocche di tre generazioni riunite sotto un unico tetto: spazi angusti e cuore largo.Il passatempo preferito era ascoltare: i boschi e le fate, la storia e la guerra, gli aneddoti e la vita di un padre burbero, ma nonno amabile messo al mondo nel millenovecento.MILLENOVECENTO, tutto d’un fiato…Andava pari pari col secolo, nata io, di anni ne aveva già ottantuno. Vivo per miracolo, cieco dopo un glaucoma che aveva sbiadito il grigio-azzurro dei suoi occhi. Scuri i miei, due olive nere, gli piaceva dire…Leggeva con la punta delle dita i colori e le trasformazioni di me cresciuta e sorrideva sentendomi cantare…Era bravo lui con la musica: timbro caldo da tenore nonostante il fumo. Con le note ci sapeva fare come con le donne: dandy fascinoso d’altri tempi.Cantavo per lui e lui applaudiva festante. Poi apriva il cassetto odoroso della lavanda di nonna, e nascondeva nel pugno il cioccolato del mio premio. Me lo dava già scartato, assieme a un bacio. Posava la corona del rosario in una tasca, mi faceva segno d’avvicinarmi, soffiava sulla mia pelle con il suo nasone e poi poggiava le labbra sulla guancia. E io ricambiavo veloce: la manina a prendergli il viso e la bocca scarlatta sull’incavo del suo zigomo, a schioccare  vispo il mio grazie.Dopo restava il sapore della sua colonia e il pizzicore della sua barba dispettosa, ricresciuta nell’arco di poche ore dalla rasatura con pennello e schiuma…Dopo c’erano altre canzoni ed altri premi ed altri baci.Oggi c'è un ricordo più dolce del cioccolato.