Nugae

SILENTE


  Sto seduta sbilenca su un sasso, schermendomi dal sole: lo sguardo sottile e la solitudine nei sospiri stanchi. Sminuzzo secondi nella sabbia e spengo i silenzi sognando.Intanto invecchio, invsichiata in un'immobilità impassibile, incapace di impadronirmi dell'io isolatosi nell'ipnosi dell'illusione.Letargica lecco le lacrime logorandomi nel limbo di lente letture.Ebbra di enfasi mi eclisso nell'esattezza estrema di errori eretici.Non nascondendo il nodo che nutre il mio niente.Testarda torno al tempo trascorso, torturandomi.E eternando l'efferatezza dell'effimero.