Nugae

è una cosa che ho sempre sostenuto. io dico: dopo ci può essere solo il paradiso poichè sto già vivendo il mio inferno! ciao.

Una delle sue più belle è la lezione sulla "leggerezza", affinchè la Vita non ci renda aridi, lo sconforto non l'abbia vinta e nonostante tutto non si perda la speranza di "credere"...canne di bambù che con cura, si adattano e ricercano equilibrio sincero...mi ricordano le parole di Baricco con quell'eco che ti entra nella testa non scappa più...come un ipnotico mantra, come una "smisurata preghiera"....Ricominciate da capo...Con pazienza ed umiltà...."quando vedi qualcosa che non è inferno...dargli spazio...Questo non è inferno...sarà qualcosa di molto piccolo...quando vedi che qualcosa non è inferno...in quelli spigoli dove la vita è vera...la vita ci crede...quello è il punto dove ricominciare...dargli spazio e fallo durare..."

Accetto l'inferno riconoscendo chi e cosa.

e chiunque legga queste parole pensa: "io non ne faccio parte" oppure: "è da una vita che lo cerco, e cerco di farlo durare e gli do spazio". chi è disposto a dire: "sono l'inferno"??? nessuno, e se nessuno è inferno, l'inferno non esiste. o forse "l'inferno esiste solo per chi ne ha paura". (ma se questo inferno lo formiamo stando insieme... forse un altro modo c'è per non soffrirne: essere "altrove")

ufffffffffff monotono :|