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Nugae

Bisogna continuamente ricominciare dalla fine

 

 

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La solitudine dei numeri primi

Post n°228 pubblicato il 03 Ottobre 2010 da leitraot
 

Conto le ossa di Alice e non vedo il palo.
Lei ha ragione, lo so anch'io che sono al limite della soglia di normalità. Me lo dice tranquilla nel suo camice bianco, ignara del ragnetto che le corre su per la spalla. Ma io ho paura e più mia madre insiste sulla somiglianza, più diserto la sua tavola.
Ho paura dei miei vecchi fantasmi e ne sto creando di nuovi.
L'autunno dei miei capelli, la voce incapace di salire su per quelle scale di note che prima mi divertivano, la lana mentre intorno vestono in maniche corte, la testa come immersa nell'acqua e il cuore che accelera all'improvviso...
Lo so anch'io che così non va, ma saperlo non basta.
A volte vorrei solo poter smettere di pensare per un po' e restare immobile nel guscio del tuo abbraccio.

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Commenti al Post:
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 04/10/10 alle 16:45 via WEB
...Non so. A me quel libro non è che sia piaciuto particolarmente.
Bella storiaa, forse; scritta bene, magari; ma non è riuscito a decollare, dentro me. E' rimasto a terra.
Chiaro che dipende tutto dagli occhi di chi legge, dal momento in cui lo legge e dal contesto, ma a mio avviso non vale i 18 euro di copertina.
Il film non l'ho visto.
 
 
leitraot
leitraot il 04/10/10 alle 19:58 via WEB
A dispetto della critica che lo ha osannato, a parer mio Giordano ha semplicemente scritto un buon romanzo. Nulla di eccezionale: una storia non banale in uno stile scorrevole. Niente per cui sprecare premi e ossequiose recensioni, però. Il film è un po' macchinoso, il piano narrativo si sposta continuamente dal presente al passato con ripetuti flashback che spesso mandano in cortocircuito la trama. Il guaio è che certe pagine le avevo rimosse, ma le immagini sullo schermo sono state un colpo al cuore. Tutto qui.
 
anonimo10_1
anonimo10_1 il 04/10/10 alle 17:39 via WEB
non dico nulla... piuttosto cercherò, proverò a dare.
 
 
leitraot
leitraot il 04/10/10 alle 19:58 via WEB
Grazie...
 
Nues.s
Nues.s il 04/10/10 alle 18:15 via WEB
- A volte vorrei solo poter smettere di pensare per un po' e restare immobile nel guscio del tuo abbraccio. -

Quanto mi piace... Sa di tepore caldo e profumo. (musica meravigliosa)
 
 
leitraot
leitraot il 04/10/10 alle 20:02 via WEB
Sì, il tepore del rifugio. Dell'accoglienza che scalda il cuore. (La musica è un dono ricevuto proprio tra quelle braccia)
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 05/10/10 alle 14:18 via WEB
Le ginocchia tremano sempre un po’ di fronte ad un certo passato. E’ vero, i flash back richiamano i fantasmi, ma siamo noi, che diamo loro un corpo, ricordalo.
A volte le esperienze negative del vissuto trascorso ci fanno fossilizzare così tanto sull’idea di essere sbagliati che alla fine non serve neanche un ostacolo reale, per farci salire la paura di essere inadeguati, non all’altezza.
Non è paradossale lasciarsi bloccare dalla paura di una paura?
Questo è qualcosa in cui le donne (senza generalizzare) sono maestre. Come quando rientrando a casa dopo una giornata di lavoro trovi tua moglie incazzata nera con te, e tu… non c’eri! Capisci? Tu non c’eri! A volte mi chiedo come fate :-)
 
 
leitraot
leitraot il 05/10/10 alle 19:59 via WEB
L'ostacolo sta proprio nella mia paura, nella mia testa che si fossilizza su certe ossessioni, ma ha anche la sua concretezza. A tavola ci si siede almeno una volta al giorno e lì tocca fare i conti con qualcosa di molto molto reale. Non so se sia prerogativa esclusivamente femminile, ma sono convinta che rimuginare troppo non aiuti. Anzi crea spesso maggiori occasioni d'inciampo.
 
MaChisseeeee
MaChisseeeee il 05/10/10 alle 17:23 via WEB
l'hai visto? meglio il libro... più triste e crudele nel finale
 
 
leitraot
leitraot il 05/10/10 alle 20:00 via WEB
Sì, l'ho visto. Del libro conservo un ricordo meno nitido. Non potrei fare il paragone, non sarei obiettiva. E' passato del tempo. Le immagini, però, mi hanno schiacciata.
 
c.stor
c.stor il 07/10/10 alle 10:25 via WEB
E' buffo... ho dovuto comprare quel libro... appena uscito... e ho paura di leggerlo... paura che smuova delle emozioni latenti e indolori che ho dentro di me...giace nella libreria e ogni tanto lo guardo...
 
 
leitraot
leitraot il 12/10/10 alle 14:16 via WEB
La "riuscita" dell'incontro con un libro, ma anche con un film, dipende molto anche dal momento che attraversiamo. A volte certe pagine e certe immagini riescono a lasciarci qualcosa in più, proprio quando li temiamo maggiormente. Perchè sanno toccarci nel profondo e sanno parlare alla parte pù intima di noi stessi. Spesso la polvere depositatasi su alcune letture rinviate per anni, si è poi rivelata solo paura di ritrovarmi dentro ed oltre le righe in cui evitavo di incastrare gli occhi.
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 09/10/10 alle 17:21 via WEB
Ciao. Non ho letto il libro nè visto il film, a causa del titolo così lungo. Faccio ridere, lo so, ma non mi fido di questi titoli che ora vanno tanto di moda, quello citato, pomodori fritti alla fermata ecc..non ricordo bene (splendido!!), ecc... Vedo che Dante e Omero, ecc.. non erano così complicati: Commedia- Iliade- Odissea- Eneide- Don Chisciotte, ecc... Non so che senso abbia il titolo lungo. Non parlo del valore dei contenuti, naturalmente ma dei titoli. E' stupido sto mio fatto , lo so. Ma se ci fai caso, t'accorgerai che un pò di verità c'è. A Modena c'è sempre un gran traffico. Sabato vado a vedere Guttuso presso la Fondazione Magnani Rocca. Ciao. E' un piacere venirti a trovare! tt____legerò il libro e vedrò il film. Grazie dell'imput
 
 
leitraot
leitraot il 12/10/10 alle 14:21 via WEB
Anch'io mi lascio molto influenzare dai titoli. IL CONTRARIO DI UNO, primo libro letto di quello che poi diventerà il mio autore preferito, l'ho scelto proprio perchè affascinata dal titolo. Anche LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI mi è piaciuto molto. In una riga sola c'è una metafora bellissima e non poco complessa capace di sintetizzare perfettamente l'intero romanzo.
 
cateviola
cateviola il 12/10/10 alle 11:01 via WEB
Non avevo letto il romanzo a suo tempo, divorato in settembre prima che uscisse il film... mi è piaciuto molto. Certo, non sarà un capolavoro, ma ci ho ritrovato i peggiori incubi della mia adolescena e persino qualcosa di vero della mia (superata) anoressia. Il film, invece, mi ha delusa completamente. Non si rende un'anoressica facendo dimagrire in quel modo un'attrice, forse sarebbe stato meglio non tagliare tutti i dialoghi, lasciar vedere attraverso le parole e le conseguenze ... e farla recitare. La storia stravolta, con tutti quegli avanti e indietro e gli effetti speciali a sostituire le emozioni... mah
Perplessa
Il bello è che mi ero decisa a vederlo confortata dal fatto che l'autore del romanzo avesse approvato la sceneggiatura (forse l'ha firmata solo per contratto ... diritti ceduti in solido?)
 
cateviola
cateviola il 12/10/10 alle 11:03 via WEB
* adolescenza
Mi mangio anche le lettere... fame fissa
 
 
leitraot
leitraot il 12/10/10 alle 14:26 via WEB
Sì, anche secondo me certe scelte del regista sono molto discutibili. Credo che sia l'atmosfera horror con i ripetuti omaggi a Dario Argento, sia il dimagrimento scioccante della Rohrwacher, costituiscono delle forzature eccessive.
 
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