Creato da leitraot il 27/10/2005

Nugae

Bisogna continuamente ricominciare dalla fine

 

 

Recidiva

Post n°215 pubblicato il 10 Maggio 2010 da leitraot
 

 

Piego i pensieri in parole confuse, insieme alle lenzuola e alle ultime immagini di un sogno che mi porta indietro non volendo. Riscrivo l'alba leggendo la via crucis dei deportati nei lager d'Europa e mi accorgo che lento ritorna il sonno. È dolce arrendersi: l'angolo del libro pian piano si restringe, con gli occhi che fanno spazio al buio. E non è troppo tardi, perché oggi voglio comandare io il tempo. Mi concedo il lusso di accogliere il sole dormendo e abbandono la testa sul cuscino, decisa ad accantonare il tuo viso e il tuo silenzio, senza lasciarmi risucchiare dal dolore. Sono stanca di notti che rimestano nei ricordi. Voglio sogni nuovi, che abbiano la sfrontatezza di tendere al futuro. Ho bisogno di sorridere e non posso farlo col tuo nome sulle labbra.

 
 
 

Alle madri, perché essere in due comincia da loro.

Post n°214 pubblicato il 09 Maggio 2010 da leitraot
 

Mamm'Emilia

In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.

In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l'accrescimento è stato immensamente meno.

Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l'ho portato con me.

Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.

Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l'inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l'insegna il figlio.

Da te ho preso le voci del mio luogo,
le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
da te ho ascoltato il primo libro
dietro la febbre della scarlattina.

Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
a finire le parole crociate, ti ho versato il vino
e ho macchiato la tavola,
non ti ho messo un nipote sulle gambe
non ti ho fatto bussare a una prigione
non ancora,
da te ho imparato il lutto e l'ora di finirlo,
a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
non sono stato figlio.
Da te ho preso gli occhi chiari
Non il loro peso
A te ho nascosto tutto.

Ho promesso di bruciare il tuo corpo
di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
fratello vulcano che ci orientava il sonno.

Ti spargerò nell'aria dopo l'acquazzone
all'ora dell'arcobaleno
che ti faceva spalancare gli occhi.

Erri De Luca

 
 
 

Chiacchierate con la Cri

Post n°213 pubblicato il 26 Aprile 2010 da leitraot
 

Quanti anni hai?

Andiamo bene!! Se nemmeno mia sorella conosce la mia età, posso mai sperare che se ne ricordino gli altri, magari con tanto di canzoncina per il buon compleanno nel giorno giusto?

Ma smettila, lo so benissimo quanti anni hai e pure quando li compi. Volevo dire altro.

E cioè?

E cioè che la tua carta d'identità mente. Ma non è mica l'unica!

Hai parole buone per tutti, a quanto pare.

Vorresti negarlo?

No, no. So bene quanto, in molti casi, età anagrafica ed età mentale coincidano poco. Ma ancora non ho capito dove vuoi andare a parare con tutta questa storia.

Ma ti sei vista? Hai i sandali ai piedi! Dico, ti sembra normale?

Che sarà mai! Lo sai che non sopporto le scarpe chiuse e poi fa caldo. Tutto qui!

See, fa caldo! Siamo solo ad aprile e lei va in giro coi sandali!! Sei come quelle bimbette ingenue che al primo sole tirano fuori dall'armadio il vestitino di cotone e strepitano perché non vedono l'ora di indossarlo. La solita esagerata!

Ma daiii!! Non strepito affatto. E poi non è mica un reato!

No, certo. Però poi ti si abbassa la voce, starnutisci e stai sempre attaccata al fazzoletto.

Ma quella è allergia!

Ma quale allergia! È solo colpa tua! Ti scopri troppo in fretta e, soprattutto, prima di poter essere realmente certa che il sole sappia scaldarti a dovere.

È un discorso metaforico?

Non lo so, la letterata sei tu. Io mi limito a litigare coi numeri per far quadrare i bilanci. (Degli altri!)

 

 

 
 
 

Dica trentatré

Post n°212 pubblicato il 19 Aprile 2010 da leitraot
 

  

L'oculista mi ha consigliato di fare un figlio.
Il nutrizionista si è prodigato in molestie sessuali.
L'endocrinologa mi ha drogata con tiroxina e benfluorex.
Il medico di base mi ha prescritto il cinema di Boldi e De Sica.
Ma domani c'è House.

 

 

 
 
 
 
 


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