Creato da leitraot il 27/10/2005

Nugae

Bisogna continuamente ricominciare dalla fine

 

 

Dal 24 ottobre in libreria

Post n°245 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da leitraot
 

 

L'arte del Piano B. Un libro strategico

di Gianfranco Franchi, Piano B Edizioni.

 

«L'uomo del Piano B è uno che non te ne sei nemmeno accorto ma tutto a un tratto ha preso e ha cambiato lavoro e ha cambiato casa. Oppure ha cambiato estetica, e ha cambiato lessico. Non ti ha semplicemente disorientato: t'ha proprio spiazzato. Non te l'aspettavi ma lui, tutto a un tratto, ha preso e cambiato vita e hai proprio la sensazione che il paraculo sia stato lui.»

L'arte del Piano B è la capacità di dare una svolta, di dare un senso alla propria vita, di individuare le proprie priorità e avere il coraggio di realizzarle, fino in fondo, anche se questo significa porsi contro l'ordine costituito che ci vuole tutti inquadrati e produttivi. L'arte del Piano B è la lucidità di capire che le cose non possono continuare in questo modo, che è necessario cambiare, rimettersi in discussione e magari scalare marcia - individuare quello che è davvero importante per la nostra felicità e perseguirlo fino in fondo: ed ecco che scatta il Piano B. In questi tristi Anni Dieci del Ventunesimo secolo iniziato così male, zeppi di guerre, crisi economiche, spirituali e d'identità, ognuno deve avere pronto il proprio Piano B, e metterlo in atto con il giusto tempismo. 

Franchi descrive gli uomini e le donne del Piano B - sono in mezzo a noi, e ognuno di noi ne conosce qualcuno - ci illustra il loro nuovo modo di vivere, le loro passioni e i loro segreti, spingendoci allegramente ad avere il coraggio di seguire il loro esempio. 

Il progetto grafico è di Maurizio Ceccato - Ifix 

Gianfranco Franchi (Trieste, 1978), letterato romano di sangue giuliano, austriaco e istriano, ha pubblicato in narrativa "Monteverde" (Castelvecchi, 2009), "Disorder" e "Pagano "(Il Foglio Letterario, 2006, 2007); in saggistica,  "Radiohead. A Kid" (Arcana, 2009); in poesia, "L'inadempienza" (Il Foglio Letterario, 2008). Anima il popolare portale di comunicazione letteraria e dello spettacolo Lankelot dal 2003. Nella vita di tutti i giorni è un consulente editoriale, uno scout e un critico letterario. Per ora.

 

 
 
 

Vacanza da sogno

Post n°244 pubblicato il 17 Settembre 2011 da leitraot
 

 

Penn-hir 2011


Il lungo viaggio verso sud e le nozze nell'entroterra della Costiera Amalfitana.
Ti ho presentato Napoli e la mia amica più cara.
Ti ho portato nei posti che prima di sradicarmi erano casa e, camminando insieme per mano, ho mescolato i ricordi al presente.
Poi il rientro e l'afa del clima padano, ma il pensiero già proteso verso la Francia.
Vacanza tempo magico, gli occhi si riempiono di bellezza e il cuore si fa leggero.
Scevro dalle imposizioni insopportabili del vivere quotidiano.
Conserverò memoria del dono prezioso di questi giorni.
Chenonceau, castello fiabesco.
Tours con la sua cattedrale di silenzio e l'assaggio della mia prima crêpe.
Lannion sul fiume, le tagliatelle odorose di pesto del ristorante nizzardo, il nostro terrazzino e le aiuole con le casette per gli insetti.
I calvari bretoni e il fascino della fede scolpita nella pietra grezza.
Ploumanac'h, i giganteschi scogli di granito rosa-arancio morbidamente levigati dal vento e la sensazione di essere entrati nello sfondo del mio desktop, tra il faro e il castelletto con in mezzo il blu brillante dell'oceano.
Il borgo medievale di Locronan e il delizioso ristorantino tradizionale.
Brest, il ponte-vela, la partita che non abbiamo visto, la pizzeria delle nostre cene e l'Oceanopolis che ci ha fatti tornare bambini, rapiti dalla bellezza degli abitanti del mare e dai loro colori cangianti.
Il Quiberon, l'attraversamento dell'istmo, la scarpinata lungo la costa, le gambe a bagno nell'oceano e il verde intenso del tuo sguardo sotto il temporale improvviso.
Concarneau in festa, la sfilata in costume e la malinconia delle cornamuse.
Penn-hir, il tripudio estatico della natura selvaggia e la nebbia a confondere i contorni delle rocce a picco sull'Atlantico.
Camaret e la pace delle sue viuzze intorno al porto.
Dinan, lo zelo del bis al parchimetro e le caratteristiche casette in graticcio.
Saint Malo, la passeggiata entro le mura e gli scatti ai gabbiani.
Cap Fréhel e Fort La Latte, il panorama spettacolare, i cumuli di sassi disposti uno sull'altro e la gentilezza di uno scatto insieme offertoci spontaneamente senza l'imbarazzo di dover chiedere.
Mont St. Michel, la marea, la suggestione dell'isolotto tidale che emerge dalle acque, l'imponenza dell'abbazia e il fiume umano lungo il perimetro delle mura.
Cancale, la tua passeggiata in solitaria, le foto da naturalista, i gusci di ostriche disseminati tra gli scogli, il tuo aiuto nel percorso accidentato del ritorno e gli ultimi souvenir bretoni.
Rennes, il centro commerciale, le cenette casalinghe, la pioggia e il vecchietto dell'osteria.
Poi Parigi, regalo inaspettato.
Tre giorni indimenticabili.
Gli studi sulla RER da Poissy, le celebrazioni per la liberazione del 25 agosto, le nostre maratone da un monumento all'altro, la visita ad Alphonsine, il violino di un artista di strada che suona la mia Amélie mentre saliamo le infinite scale di Montmartre, il cambogiano da cui ci siamo ripromessi di tornare, l'Homeless World Cup, il cielo dispettoso e la nostalgia che ci invade prima ancora di partire.
Sarà un arrivederci, lo so.
Sei tu a dirmelo, prospettando una nuova data.
E le tue parole cantano dentro di me come una melodia sussurrata a fil di voce.
Come una carezza che fa scordare le ferite e ridisegna gli angoli delle mie labbra in un sorriso.

 

 
 
 

Il mio regalo

Post n°243 pubblicato il 22 Giugno 2011 da leitraot
 
Tag: Poesia

Amo gli occhi tuoi, amica mia.
Il loro gioco splendido di fiamme,
quando li alzi all'improvviso
e, con un fulmine celeste,
guardi veloce tutt'intorno.
Ma c'è un fascino più forte:
gli occhi tuoi rivolti in basso
negli attimi di un bacio appassionato
e tra le ciglia semichiuse del desiderio
il cupo e fosco fuoco.

(da
Stalker, di Andrej Arsenevič Tarkovskij)

 
 
 

The Tree of Life

Post n°242 pubblicato il 16 Giugno 2011 da leitraot
 

"Se non ami, la tua vita passerà in un lampo."

 
 
 

Smile

Post n°241 pubblicato il 08 Giugno 2011 da leitraot
 

La scuola sta per finire. Sento già l'eco della campanella di venerdì pomeriggio nella testa. Compro un k-way e poi sfoglio le guide turistiche nella solita libreria, fantasticando sulle prossime vacanze... Le mie gambe sono leggere e veloci, attraverso prati sconfinati e poi l'oceano gonfio di onde schiumose. Tutte le angosce per un lunghissimo momento sembrano sbiadire. È giugno e fuori piove ininterrottamente da tre giorni, io invece sorrido.  Sorrido col cuore.

 
 
 


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