L'Italia Liberale

10/02/2007


Non è trascorso molto dal 27 gennaio, ed è ancora un giorno della Memoria.Oggi nonostante fosse sabato ero in Ufficio: ho chiesto ad una ventina di persone quante sapessero che giorno fosse....Il risultato ha reso le aspettative: NESSUNO.  Peccato non essere stato smentito: sopratutto se chi scrive  è convinto che che un popolo che dimentica le proprie radici, è un popolo destinato all'estinzione.Il 10/02 è la data in cui L'Istria e la Dalmazia passarono alla Jugoslavia di Tito, dopo la Seconda Guerra Mondiale.Oggi è il giorno della memoria: numerosi italiani furono massacrati nelle Foibe.Curioso che alcuni dizionari definiscano le Foibe come "grotte carsiche" tipiche del Friuli. In realtà, sono i l luoghi in cui si è consumata una delle più grandi tragedie della Storia d'Italia.Ma nessuno ne parla, nessuno sa...Ovviamente un motivo c'è: i morti delle Foibe sono sempre stati morti di Serie B. Scandaloso ma vero: per anni un partito del Parlamento italiano ha negato la Tragedia, in quanto i suoi dirigenti ne furono responsabili morali e politici, o talvolta coinvolti in prima persona.Quegli stessi che oggi dicono che i mezzi di informazione sono sotto il controllo di una persona sola e che seguitano a nascondere.Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe".Ancora una volta io non voglio dimenticare.Vincenzo Ciani.