L'Italia Liberale

Il taglio delle Tasse.


Finalmente nel dibattito politico č tornato di moda il parlare di taglio di tasse.C'era d'aspettarselo alla vigilia di una tornata elettorale, e quindi non ci si faccia illusioni sul suo concretizzarsi.Tuttavia perchč non sperare e magari provare ad ipotizzare come vorrei che fosse rivisto il sistema, affinchč quello attuale, vecchio e iniquo vada finalmente in pensione.Sono abbastanza d'accordo, come spesso mi accade, col Ministro Tremonti, il migliore che l'Italia abbia avuto dai tempi di Quintino Sella.Ma i distinguo iniziano subito: bene le due aliquote, quindi, 23% e 33% con la prima riservata ai redditi inferiori a 50.000 euro, e non a 100.000, e la seconda per i redditi fino a 250.000. E oltre? Beh una terza aliquota, al 41% come contributo di solidarietā.Ovviamente, da mantersi il meccanismo della progressitivā per scaglioni e spazio alla semplificazione di deduzioni e detrazioni: e su questo tema come spesso mi accade provo a sognare allontanandomi dalla realtā.Bello sarebbe consentire la deducibilitā integrale di tutte le spese effettuate, il che andrebbe ad azzerare l'evasione fiscale. Questo creerebbe un buco tanto enorme nelle entrate dello Stato che andrebbe coperto con la rivisitazione dell' imposizione indiretta, ovvero l'IVA. Il sistema dovrebbe spostarsi quindi sui consumi e grosse differenziazioni di aliquote anche in questo caso: 4% per i beni di largo consumo, 25% per il resto ad eccezione del 50% sui beni di Lusso.Infine, lotta all' evasione fiscale con reato che diventa penale e confisca di tutto il patrimonio fino ai parenti di secondo grado per chi evade per oltre 50.000 Euro. Per riformare uno Stato allo sfascio, occorrono scelte rivoluzionarie e io voglio essere rivoluzionario.