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Tocca alle Foze Armate.

Post n°18 pubblicato il 04 Giugno 2007 da xxxVinsxxx

Mancavano loro, le Forze Armate, a completare un disegno di egemonia, ma ora il governo dello sbiascicante bolognese ha colpito anche loro.
Dopo le elezioni amministrative, perse, l'esecutivo doveva dare segni di presenza ai suoi elettori: l'ha fatto.

Le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del Generale della G.d.F., Speciale, avrebbero causato le dimmissioni di qualsiasi Ministro in qualsiasi Paese del mondo.
In Italia? No: Speciale accusa Visco di aver fatto indebite pressioni per evitare che la G.d.F indagasse nell'affaire "Unipol", si apre un'inchiesta, e che succede?

Al vampiro della finanza italiana vengono tolte solamente alcune deleghe che verranno riconsegnate al termine dell'inchiesta, il Generale viene destituito e dirottato alla Corte dei Conti!! Ma come??? O questo Sig. Speciale a sbagliato e deve pagare, oppure ha ragione... Semplicissimo: perchè dirottarlo ad una latro incarico? Perchè dargli un contentino? Chi ha ragione? Vlad o Speciale?

Se questa non è dittatura, poco ci manca: 20.000 voti in più hanno fatto sì che "our man" collocasse i suoi in ogni parte delle istituzioni (ormai in minuscolo) e non solo: presidenza della repubblica (minuscolo), del senato, della camera... l'avessero fatto glia altri....

Ma, come se non bastasse, hanno revocato un consiglie del CDA Rai, hanno messo le mani sulla Telecom Italia, stanno svendendo Alitalia, hanno sovrinteso alle aggregazioni Intesa-San Paolo e Unicredit-Capitalia, hanno costretto alle dimmissioni un membro della Corte Costituzionale (cosa mai successa prima) e, infine hanno azzerato i vertici della G.d.F.

Non siamo all'emergenza democratica?
Le Tv non parlano, accennano. La gente non sa, non conosce. Siamo dei deficienti, nel senso che ci manca un sia pur minimo guizzo di amor della nostra libertà, nuovamente soggiogata, calpestata, vilipesa.

Ci siamo fatti mettere sotto senza colpo ferire.

Conquistati, Sottomessi, tutti bravi ad indignarci degli sprechi, a fare conversazioni da bar sullo schifo della politica, siamo solo buoni a lamentarci, a blaterare sull’abolizione delle province, e non ci rendiamo conto che quello è solo l’effetto e non la causa.

Noi la causa non la vediamo, facciamo finta che non esista, lasciamo correre, ci chiudiamo nella nostra insulsa casetta e non guardiamo cosa accade fuori dall’uscio.

Per molto meno in tutti i Paesi (questi sì maiuscoli) il popolo scende in piazza e protesta, protesta, protesta nelle strade di ogni città, per farsi sentire, per urlare al mondo il proprio sdegno.

Sono scesi in piazza in Argentina per la crisi economica.

Sono scesi in piazza in Ungheria perché il premier aveva ammesso di avere detto qualche bugia in campagna elettorale.

Sono scesi in piazza in Libano ed in Turchia per non farsi sottomettere alla dittatura del fondamentalismo islamico.

In America scendono in piazza ogni due per tre.

L'America: terra di Libertà e Democrazia, mai stata così lontana.

 

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