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Un blog creato da xxxVinsxxx il 14/01/2007

L'Italia Liberale

Il sogno di cambiare un Paese

 
 

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La farsa continua.....

Post n°15 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da xxxVinsxxx
Foto di xxxVinsxxx

E' d'obbligo in questi giorni parlare della crisi di Governo. Finora quanto da me scritto ha avuto un riscontro pressochè assoluto. Da ultimo: come previsto, il trasformista Follini ha assicurato il suo voto di Fiducia al Governo.

Che personaggio! E che coerenza!
Proprio colui che solo pochi mesi fa lamentava all'interno del suo precedente schieramento, la CdL, maggior collegialità nelle decisioni; oggi passa nelle file di uno schieramento che ha dato una sterzata Sudamericana alla sua gestione.
E' ovvio che mi rifrerisco al dodicesimo punto del nuovo programma della Sinistra neo-Chaveziana: in caso di controversia spetterà al Tizio che la guida prendere la decisione definitiva. Questa si che è collegialità!!

Per quanto riguarda i 12 punti stilati ci tengo a fare una considerazione: in precedenza il programma era di circa 250 pagine... Quasi il numero di giorni della durata dell'Esecutivo (281 per l'esattezza). Ora è stato ridotto a 12 punti.
Non ci resta che incrociare le dita e attendere poco.

Intanto, si fa la conta per raggiungere la fatidica maggioranza al Senato. Occorrono 161 voti. Napolitano, però, nella sua Conferenza stampa ha chiesto che il Governo ottenga una maggioranza "politica" in Parlamento. Che significa? Se le parole della più Alta Carica dello Stato hanno un peso, per "maggioranza politica" si intende esclusi i Senatori a vita.

Allora perchè rimandare l'uomo Buffo alle Camere? Due le ipotesi: o i trasformisti della CdL non lasceranno solo Follini... oppure D'Alema ha deciso di porre fine definitivamente alla carriera politica del Paciocco.

Facendo della dietrologia è curioso che nei mesi scorsi mai Mr. I.R.I. abbia incontrato nè il Seg. di Stato USA, Condoleeza Rice, nè il Presidente degli Usa, Bush, nè il Primo Ministro inglese, Tony Blair. D'Alema invece si: la verità è che all'interno delle Istituzioni internazionali, NATO in primis, non si vuole nella stanza dei bottoni qualcuno fortemente vicino ai Servizi Segreti Sovietici (prima) e Russi (poi). Sopratutto alla luce di una nuova imminente guerra... 

D'Alema lo sa, e presto (io spero ancora prima) lo sapranno in molti: il Goffo bolognese è bollito!

Vincenzo Ciani. 

 
 
 

Il Prof. cadde la seconda volta!

Post n°14 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da xxxVinsxxx
Foto di xxxVinsxxx

Non è trascorso un mese dal mio Articolo in questo Blog (20/01/2007) ed ecco che la Profezia si è avverata: sulla Politica estera il Governo è caduto.
Peccato sia successo dopo uno dei più bei discorsi effettuati al Senato dal Ministro D'Alema: grande senso Istituzionale aveva dimostrato baffino.
Diamogliene atto: ma loro, prendano atto che non avranno mai una maggioranza indipendente in Politica estera.

Peccato che il peggio debba ancora venire: anche in questo caso le previsioni risultano già essere state fatte: ancora nel messaggio del 20/01/2007.
Altri scenari? Si uno: ma è cupo, molto cupo. Il Sig. Follini rischia di passare di lì: il peggio della Prima Repubblica; poi sentiremo parlare di Governo del Presidente, Govero Tecnico, Governo Istituzionale..... Il Risultato? Tutto come previsto......

Cosa vorrei? Un Governo di un anno fatto da AN, FI, DL, DS. Per far cosa? Scassino il sistema: Riformino seriamente ciò che c'è da rifomare; facciano il Federalismo (se la Lega lo vota tanto meglio) quello vero; riscrivano la Legge Elettorale, trasformino lo Stato in Repubblica Presidenziale, riscrivano il Titolo V della Costituzione, ricostruiscano il Welfare State dando meno garanzie ai privilegiati difesi dai Sindacati e più garanzie alle Generazioni future.

Voglio 40 Giorni di Sciopero Generale e l'indebolimento dei Sindacati, la fine del Sistema degli appalti truccati e di quello delle Cooperative, la flessibilità nel Mercato del Lavoro e un sistema di Ammortizzatori sociali degni di un Paese Civile, una Giustizia Uguale per tutti con certezza della pena e processi brevi ed equi, con Magistrati inquirenti dipendenti dal Ministero e Giudicanti dipendenti dal Parlamento con una netta separazione fra gli uni e gli altri ma che paghino le loro colpe in caso di errore: come tutti i Professionisti che sbagliano....

E alla fine dell'Anno più bello, si ridividano: si vada alle Elezioni, e si cominci a crescere correndo verso il Futuro.

Scusate: è ora che mi svegli, sognavo di vivere in un Paese normale.

Vincenzo Ciani.

 
 
 

Solite BR.

Post n°13 pubblicato il 14 Febbraio 2007 da xxxVinsxxx
Foto di xxxVinsxxx

Giovedì 08- Febbraio- 2007. "Una Hotel"

Durante un colloquio informale, nella Hall dell'Una Hotel di Milano, il Sen. Guzzanti esprime una preoccupazione.
In breve, esprime il suo rammarico per il clima di odio sempre più crescente che una parte degli italiani nutre nei confronti dell' altra parte.
"Basta fare un giro sul Blog di Gabriele Paradisi e ve ne renderete conto."

Non è trascorsa neanche una settimana che è scoppiato il caso delle cosiddette "Nuove BR". Arrestate diverse persone, vicine ai Centri Sociali e dirigenti della CGIL. Dov'è il Nuovo? Sono la solite Vecchie BR: si nascondono nei centri di potere della Sinistra e sono organiche ad essa.

Questo è il risultato delle campagne di odio, del definire "limaccioso" il lavoro di servitori dello Stato: vincono i predicatori d'odio, perde la Democrazia.
Cosa dovevamo aspettarci? Tutti scandalizzati oggi, in attesa di chiedere domani la Grazia per i compagni che in un clima di odio giustificato dal contesto storico forse hanno sbagliato.

Stronzate! Loro conducono la lotta politica con i metodi del KGB: la loro politica è quella da oltre 60 anni; chi arma i Terroristi con parole deplorevoli finisce poi col fare il Sindaco in una delle loro roccaforti.

Ovviamente,  tutto questo non fa parte della tradizione della Sinistra italiana.
Peccato solo che è il loro quell'Album di Famiglia che gronda sangue una pagina si e l'altra pure.

Vergogna!

Vincenzo Ciani.

 
 
 

10/02/2007

Post n°12 pubblicato il 10 Febbraio 2007 da xxxVinsxxx
Foto di xxxVinsxxx

Non è trascorso molto dal 27 gennaio, ed è ancora un giorno della Memoria.

Oggi nonostante fosse sabato ero in Ufficio: ho chiesto ad una ventina di persone quante sapessero che giorno fosse....
Il risultato ha reso le aspettative: NESSUNO.  
Peccato non essere stato smentito: sopratutto se chi scrive  è convinto che che un popolo che dimentica le proprie radici, è un popolo destinato all'estinzione.

Il 10/02 è la data in cui L'Istria e la Dalmazia passarono alla Jugoslavia di Tito, dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi è il giorno della memoria: numerosi italiani furono massacrati nelle Foibe.

Curioso che alcuni dizionari definiscano le Foibe come "grotte carsiche" tipiche del Friuli. In realtà, sono i l luoghi in cui si è consumata una delle più grandi tragedie della Storia d'Italia.

Ma nessuno ne parla, nessuno sa...
Ovviamente un motivo c'è: i morti delle Foibe sono sempre stati morti di Serie B. Scandaloso ma vero: per anni un partito del Parlamento italiano ha negato la Tragedia, in quanto i suoi dirigenti ne furono responsabili morali e politici, o talvolta coinvolti in prima persona.
Quegli stessi che oggi dicono che i mezzi di informazione sono sotto il controllo di una persona sola e che seguitano a nascondere.

Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe".

Ancora una volta io non voglio dimenticare.

Vincenzo Ciani.

 
 
 

NUOVI INDIZI SUL COMPLOTTO PER UCCIDERE GIOVANNI PAOLO II NEL 1981

Post n°11 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da xxxVinsxxx
Foto di xxxVinsxxx

Di David Dastych

Lunedì, 5 Febbraio 2007

Il servizio segreto comunista polacco (WSW) fu a conoscenza di un complotto per assassinare Giovanni paolo II , parecchie settimane prima dell’attentato in piazza San Pietro, il 13 maggio 1981. Ed il servizio segreto polacco non ha fatto nulla per impedire il complotto.

Il settimanale polacco Wprost, generalmente ben informato, ha trovato un testimone, la cui testimonianza depositata nell’istituto polacco della memoria nazionale (IPN) potrebbe aprire una breccia nell’attuale status investigativo sull’attentato al precedente Santo Padre. Si tratta di un ex colonnello del servizio segreto militare (WSW). Il testimone ha detto a Wprost di essere venuto in possesso di queste informazioni da un ufficiale dell’intelligence polacco, operante in in un paese arabo all’inizio della primavera del 1981. Un breve rapporto di quell’ufficiale informava che i “lupi grigi” (organizzazione nazionalista turca) stavano progettando di assassinare il Papa. Il colonnello ha riferito queste informazioni ad un funzionario di grado elevato del secondo ufficio direttivo dello stato maggiore Polacco, il colonnello Karol Szelag. Gli eventi successivi hanno dimostrato che la sede principale del servizio segreto polacco di quel tempo non ha fatto nulla per avvertire la chiesa polacca o il Vaticano, che era programmata un’azione del genere, e si è assicurato che l’avvertimento non uscisse mai fuori dal paese arabo. Gli ufficiali che sono venuti a conoscenza di queste informazioni sono stati trasferiti ad altri reparti o sono stati trasferiti all’estero. Il servizio segreto polacco non ha fatto nulla in relazione a quelle informazioni sensibili.

UN ITALIANO “TALPA” DEL KGB.
Parecchi anni dopo l’attentato del 13 maggio 1981, nel novembre del 1985, l’ufficiale dell’intelligence, che ha informato il settimanale Wprost , era in servizio come addetto militare nell’ambasciata polacca al Cairo. Là, aveva la possibilità di informare i rappresentanti dei paesi della NATO su quella nota ricevuta dal servizio segreto polacco nel 1981, parecchie settimane prima dell’attentato alla vita del papa. Decise di farlo con un addetto militare italiano, il colonnello Giuseppe Cucchi. Ma, in quel frangente, egli era ignaro che le informazioni sulla sua conversazione con il Col. Cucchi sarebbero passate ai servizi segreti dei paesi comunisti. Circa due mesi dopo la sua visita all’ambasciata italiana al Cairo, nell’estate del 1986, gli fu ordinato di ritornare urgentemente in Polonia, senza una ragione precisa. A Varsavia, il colonnello polacco venne informato di un’indagine interna segreta condotta contro di lui. Fu allontanato dal secondo ufficio direttivo dello Stato Maggiore, e fu trasferito all’ispettorato della protezione civile. Più tardi, dopo il cambiamento di regime in Polonia, per un breve periodo, il colonnello ritornò al Ministero della difesa, allora diretto da un membro dell’ opposizione, il Dott. Janusz Onyszkiewicz. Ora è pensionato.

I servizi segreti sovietici hanno “una talpa” a Roma, nei servizi segreti italiani di allora, dalla quale sono stati informati rapidamente circa la conversazione del colonnello polacco al Cairo, nel 1986?
Il suo interlocutore dunque era il colonnello Giuseppe Cucchi, che fu poi capo del centro militare italiano per gli studi strategici (negli anni 90) e consigliere di due primi ministri della sinistra italiana: Massimo D’Alema e Romano Prodi. Quindi, il Generale a tre stelle Cucchi fu il rappresentante dell’Italia nel comitato militare della NATO a Bruxelles, nello stesso periodo in cui Romano Prodi dirigeva la Commissione Europea. Quale intimo assistente di Romano Prodi, nel novembre del 2006, il Generale Giuseppe Cucchi è diventato capo del CESIS, un comitato di coordinamento dei servizi speciali italiani - il SISMI, militare, ed il SISDE, civile.

IL PRIMO MINISTRO ROMANO PRODI È STATO COLLEGATO AL KGB?
Due stazioni britanniche della TV (ITV e BBC TV), investigando sull’omicidio di Alexander Litvinenko, hanno esposto una congettura, proveniente da Mario Scaramella (un consulente della Commissione “Mitrokhin” del Parlamento Italiano, che indaga sulle attività in Italia dei servizi segreti del precedente blocco sovietico), e cioè che il primo ministro Prodi potrebbe essere collegato al KGB. Prodi ha negato fortemente. Potrebbe forse il Generale Giuseppe Cucchi essere “un collegamento” fra il KGB e Romano Prodi? Quando i giornalisti di Wprost hanno provato a raggiungere il Generale Cucchi al telefono e per E-mail, ha risposto: “penso che nè io, nè voi, Signori, potremmo ritenerci soddisfatti da una mia succinta risposta, via E-mail, alle vostre domande riguardo alla storia di un colonnello polacco [ ha accennato al suo nome ] e ad un episodio lontano della mia vita, di cui mi ricordo molto bene”.

Il Generale Giuseppe Cucchi sarà disposto a rispondere a queste domande di Wprost in una riunione personale con un giornalista del settimanale? Vedremo…

© David Dastych, 2007

http://www.canadafreepress.com/2007/dastych020507.htm

 
 
 
 

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