Il Nuovo Municipio

Lo sapevate che... (Articolo di Sara Chiarello, apparso su "Il Nuovo Municipio" n°3, anno 2006)


Lo sapevate che…di Sara Chiarello (da Il Nuovo Municipio n°3 anno 2006)   Beata ignoranza o conoscenza sale della vita? Non voglio dare qui nessuna formula assoluta, ma so che, per quanto mi riguarda, mi sento sicura nel sapere con chiarezza ciò che mi sta intorno. Ma questo implica il non accontentarsi di quel poco che ci viene propinato dai media, implica lo sforzo di ricercare, informarsi, mettere in discussione, ascoltare più fonti e... ragionare. Non apro qui il discorso che tenere il popolo nell’ignoranza fa sicuramente parte di un disegno ben preciso. A sostegno della tesi che, nonostante tv e giornali ci bombardino di notizie, ciò di cui veniamo portati a conoscenza non è che una minima parte dello scibile, vi parlerò di una situazione che conosco e che mi sta particolarmente a cuore. Si è fatto un gran parlare di Palestina, di Hamas, di elezioni, del ricovero di Sharon, ma sapevate forse che in questi giorni a Nablus è in corso un’operazione militare dell’ I.O.F (Israeli Occupation Forces)? Dal 17 febbraio a Nablus, in modo particolare nel campo profughi di Balata, ma anche a Tulkarem sono tornate in azione le squadre speciali israeliane.  Il 20 febbraio nel capo profughi di Balata e nella città vecchia di Nablus, ci sono state forti esplosioni; buldozer, tanks e una ventina di jeep hanno devastato le abitazioni, fatto rastrellamenti casa per casa, demolito. Sono state uccise quattro persone e trenta ferite.  Il 21 febbraio i soldati israeliani hanno allargato l’operazione alla città vecchia di Nablus, a Balata sono state occupate venti case e la scuola femminile, dove hanno distrutto l’aula computer e dipinto immagini offensive. Altre venticinque persone sono state ferite ed altri morti si sono aggiunti alla lista. Il U.P.M.R.C (Medical Relief) ha rilasciato un comunicato sottolineando che l’operazione dell’I.O.F è ancora in corso. Il 23 febbraio l’esercito israeliano ha sparato anche sulle squadre di primo soccorso e sui giornalisti. Sono stati feriti gravemente tre volontari del Medical Relief, tra cui anche il mio amico Jerir. Sono stati feriti anche due internazionali, un americano e un tedesco. Il Medical Relief ricorda come questi atti, gli attacchi ai mezzi di pronto soccorso e al loro personale, gli attacchi alla stampa, violino la quarta convenzione di Ginevra. So di essere emotivamente coinvolta, in generale per la situazione palestinese e in particolare quando degli amici con i quali ho condiviso momenti felici e tragici vengono feriti o uccisi, ma dal punto di vista dell’informazione e divulgazione di ciò che realmente accade c’è ancora molta strada da fare.