Sandrock

Una vacanza diabolica


Ebbene sì: è inutile che la Cate si ostini a far vedere foto e bellezze, colori e parole d'amore... la verità è che la vacanza parigina è stata diabolica!Del resto come definire una vacanza di 6 giorni, conclusa il 6 novembre per il sesto anniversario di matrimonio?Inutile dire che nel viaggio di andata eravamo in sei in cuccetta e che il numero della nostra camera era il 60...Nel viaggio d'andata tra i nostri compagni di cuccetta c'era anche una angelica ragazza inglese, che infatti russava come un trattore: era la chiara impersonificazione del diavolo che non voleva farci dormire.A Parigi abbiamo fatto incontri di tutti i tipi, ma il tassista portoghese, ben descritto dalla Cate in uno dei suoi post, aveva un aspetto decisamente diabolico quando ci parlava dei cinesi definendoli MERD!!! "Sono come le formiche, come i topi..." e faceva una voce che pareva uscire dai film di Dario Argento: un mito assoluto.In quei giorni non mi sono mai azzardato a parlare in franzoso, non conoscendo neanche una parola di quella lingua che Cloud definisce astrusa.L'ultimo giorno, però, volevo anch'io dimostrare che qualcosa sapevo e allora al tassista che ci portava alla stazione per riprendere il treno del ritorno ho detto di portarci alla Station, con la corretta pronuncia francese "stassion" e l'accento sulla O.Ero davvero orgoglioso di tale performance, quando ho notato che il tassista, stavolta non pazzo, non capiva, e la Cate che mi correggeva dicendo "A la gare!".Ma dico io, che c'era bisogno di chiamarla Gare la stazione? Allora station che vuol dire, gara? Mah...Comunque a casa siamo tornati, in qualche modo... purtroppo...ANCORA VACANZEEE!!!