La pioggia acida della cittacancella dalla pelle l'ultimo residuo calcareolasciato da lacrime irriverenti.La purezza cristallina delle nevisulle montagne di Casa si fa largo nella mente.Parte una chitarra.La mia vocevomitata dalla panciainvade la stanzaI suoi occhi fin'ora puntati sul culo si spostano alle labbra- o mare nero , mare nero..mare nero, tu eri chiaro e trasparente come me..-continua a piovere..Chissà se nevica sulle mie montagne....