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Un frutto prezioso come l’oro ingiustamente dimenticato

Post n°125 pubblicato il 15 Novembre 2019 da nuvolabianca_1968

La carruba è un frutto oggi quasi dimenticato, con cui abbiamo perso


 familiarità.
È, invece, un frutto dalle

 notevoli qualità, ma purtroppo è difficilmente 

reperibile, lo si può trovare solo in alimentari meglio forniti, nel reparto della frutta

 secca, 

ma, a volte, con costi abbastanza elevati.

La carruba è il frutto dell’albero del carrubo ed 

appartiene alla stessa famiglia dei legumi, quella delle Fabaceae e al 

genere Ceratonia e in Italia viene coltivato quasi esclusivamente a scopo ornamentale.

La carruba è originaria della Siria e da lì si è diffusa in Europa, 

in Africa Settentrionale, nel Medio Oriente e in Asia Occidentale.
Oggi, la carruba viene coltivata soprattutto 

in Spagna, Portogallo, Africa settentrionale e in alcuni Paesi del Medio Oriente. 

In Italia piantagioni di carruba si possono trovare nella costiera ligure e 

un po’ in tutto il Centro sud.

L’etimologia del nome viene dal
 sostantivo arabo “kharrūb”, ma la carruba è conosciuta anche come 

“pane di San Giovanni”, perché, la leggenda vuole che il profeta si nutrisse di questa

 pianta 

durante i lunghi periodi di ascesi nel deserto.

Il carrubo è un albero sempreverde dall’aspetto maestoso, 

che arriva anche all‘altezza di 10 metri e vive fino a 500 anni, e che trova 

il suo habitat naturale in terreni rocciosi e calcarei con climi caldi. 

Ha fusto eretto, largo e tozzo, molto ramificato e una chioma 

tondeggiante e folta.

Le foglie sono grandi e spesse, di colore verde scuro, lucido. 

In estate produce numerosi fiori rossastri, ma solo le piante femminili fruttificano.

 I frutti del carrubo sono baccelli indeiscenti, verdi, che divengono marrone scuro 

a maturità, lunghi circa 15 cm e contenenti semi durissimi, rotondi e piatti, commestibili.

Grazie al suo alto contenuto di

 fibre e polifenoli, la carruba aiuta in caso di 

alterato transito intestinale, disturbi digestivi e acidità. Inoltre abbassa i livelli 

di colesterolo nel sangue ed è un coadiuvante nelle diete dimagranti, perché inter

ferisce nell’azione degli enzimi digestivi e aiuta a creare un senso di sazietà.

È, anche, un’ottima alternativa al cacao, per chi 

soffre di intolleranza per questo alimento, perché la 

polpa delle carrube ha un sapore dolciastro, simile a 

quello del cacao, senza le stesse calorie.


Per di più, la carruba è priva di glutine e quindi adatta

 anche a chi soffre di celiachia.




 
 
 
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