La storia del cous cous in Sicilia è davvero interessante. Questo piatto 

di origine nordafricana è molto legato alla cucina tipica di 

diversi comuni del Trapanese. Qui viene preparato, in particolare, 

in una deliziosa versione che esalta il sapore del pesce.

Non è facile stabilire con esattezza la data di origine del cous cous

ma la sua storia sembra affondare le radici ai tempi di Re Salomone, 

nel 950 a.C. circa. È una tradizione molto radicata nelle culture di Marocco, 

Algeria e Tunisia.

Dall’Africa, arrivò in Sicilia, a partire dalla dominazione araba. 

Si diffuse soprattutto nell’Ottocento, importato dai pescatori. 

Oggi rappresenta, a tutti gli effetti, una pietanza della tradizione 

siciliana.

Il segreto del cous cous in Sicilia

Il segreto del cous cous siciliano è l’utilizzo del brodo di pesce per la 

cottura a vapore, oltre che l’utilizzo della couscoussiera, divisa in due parti. 

Nella parte inferiore si mette il brodo, mentre in quella superiore la semola 

“incocciata”.

Le due parti, in cottura, vengono tenute insieme da una striscia di pane fresca, 

chiamata cudduruni, che spesso viene sostituita da un panno di lino bagnato, 

strizzato e annodato intorno ai due componenti.