La Giornata mondiale contro la violenza sulle donnesarà una rinnovata e importanteoccasione di denuncia e di iniziative.I dati e la stessa cronaca quotidiana, ogni anno,appaiono crudeli ed inequivocabili:le donne restano oggetto di violenze diffusee continuano a morire per mano degli uomini!E' indubbio che per contrastare questo criminecontro l'umanità è necessario innanzi tuttoavere la certezza di pene severe,la garanzia di una vera protezione di frontea casi reiterati e denunciati,il sostegno dello Stato e della collettivitàin favore delle donne.Il nostro auspicio è quello di vedere finalmenteuna politica ed un Parlamento impegnatiad emanare leggi in materia di protezionee sicurezza in favore delle donne.Non si può attendere oltre, di frontead un fenomeno che non tende a placarsima anzi è in continua crescita.Ma tutti, uomini e donne,siamo chiamati a un nuovo impegno.Dobbiamo insieme, in famiglia e nei posti di lavoro,contrastare alla radice qualsiasi forma di pensieroe comportamento che giustifichi la violenza sulle donne.Bisogna rilanciare una forte azione, nella societàe nelle scuole,riaffermando i principi della differenza di genere,del rispetto dell'essere umano e del valore assolutodella vita umana. L'essere umano,fin dai primi anni di vita,deve imparare la "cultura del rispetto della persona,da assumere quale presupposto imprescindibileper riconoscere diritti e doveri,per migliorare i rapporti sociali e per raggiungere la parità di genere.La natura fortemente maschilista e patriarcaledella nostra società appare ancora oggi evidentenel nelle stesse modalità di rapporti e di comunicazione,nella vita quotidiana come sui media.Persiste un linguaggio "sessista",esplicito ed implicito, che definisce a priori le identitàe gli stessi ruoli delle donne e degli uomini.Viviamo, tutte e tutti, in questa gabbiae una vera parità di genere si potrà costruiresuperando finalmente queste relazioni e linguaggi,fatti di pregiudizi negativi nei confronti delle donne,costruiti e tramandati da secoli per mantenerele donne in uno stato di subalternità.William Shakesperare diceva"Per tutte le violenze consumate su di Lei,per tutte le umiliazioni che ha subito,per il suo corpo che avete sfruttato,per la sua intelligenza che avete calpestato,per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,per la libertà che le avete negato,per la bocca che le avete tappato,per le ali che le avete tagliato,per tutto questo: in piedi Signori,davanti a una Donna!"E allora Signori, uomini alzatevi.Cominciate ad essere parte attivacontro ogni violenza sulle donne.Scendete in piazza con noi donne non solo il 25 novembre,ma ogni giorno. Siate i primi nostri sostenitori.Perché le donne non si toccano, si rispettano!La coordinatrice Pari Opportunità UILF. B.
25 NOVEMBRE CONTRO LA VIOLENZA DELLE DONNE
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donnesarà una rinnovata e importanteoccasione di denuncia e di iniziative.I dati e la stessa cronaca quotidiana, ogni anno,appaiono crudeli ed inequivocabili:le donne restano oggetto di violenze diffusee continuano a morire per mano degli uomini!E' indubbio che per contrastare questo criminecontro l'umanità è necessario innanzi tuttoavere la certezza di pene severe,la garanzia di una vera protezione di frontea casi reiterati e denunciati,il sostegno dello Stato e della collettivitàin favore delle donne.Il nostro auspicio è quello di vedere finalmenteuna politica ed un Parlamento impegnatiad emanare leggi in materia di protezionee sicurezza in favore delle donne.Non si può attendere oltre, di frontead un fenomeno che non tende a placarsima anzi è in continua crescita.Ma tutti, uomini e donne,siamo chiamati a un nuovo impegno.Dobbiamo insieme, in famiglia e nei posti di lavoro,contrastare alla radice qualsiasi forma di pensieroe comportamento che giustifichi la violenza sulle donne.Bisogna rilanciare una forte azione, nella societàe nelle scuole,riaffermando i principi della differenza di genere,del rispetto dell'essere umano e del valore assolutodella vita umana. L'essere umano,fin dai primi anni di vita,deve imparare la "cultura del rispetto della persona,da assumere quale presupposto imprescindibileper riconoscere diritti e doveri,per migliorare i rapporti sociali e per raggiungere la parità di genere.La natura fortemente maschilista e patriarcaledella nostra società appare ancora oggi evidentenel nelle stesse modalità di rapporti e di comunicazione,nella vita quotidiana come sui media.Persiste un linguaggio "sessista",esplicito ed implicito, che definisce a priori le identitàe gli stessi ruoli delle donne e degli uomini.Viviamo, tutte e tutti, in questa gabbiae una vera parità di genere si potrà costruiresuperando finalmente queste relazioni e linguaggi,fatti di pregiudizi negativi nei confronti delle donne,costruiti e tramandati da secoli per mantenerele donne in uno stato di subalternità.William Shakesperare diceva"Per tutte le violenze consumate su di Lei,per tutte le umiliazioni che ha subito,per il suo corpo che avete sfruttato,per la sua intelligenza che avete calpestato,per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,per la libertà che le avete negato,per la bocca che le avete tappato,per le ali che le avete tagliato,per tutto questo: in piedi Signori,davanti a una Donna!"E allora Signori, uomini alzatevi.Cominciate ad essere parte attivacontro ogni violenza sulle donne.Scendete in piazza con noi donne non solo il 25 novembre,ma ogni giorno. Siate i primi nostri sostenitori.Perché le donne non si toccano, si rispettano!La coordinatrice Pari Opportunità UILF. B.