Sussurri e grida

Dalle ondate profane di indignazione.


                                Se il sogno fosse più vago.Ciò che è vago in realtà.Di essere eterno e ineffabile.Quando si sintetizzano oggetti inerti.Alla sua insolita metafisica del non avere senso.Né che sono la forma.Tutto il resto l'anima desidera.degli ambigui sciocchi della giovialità.Che non indugia mai sulle linee.Dai disegni abbaglianti dell'alba.Se non quando ereditano quello fittizio.Alato all'ordinario.Sempre ancorato dove tutto è.Il più semplice e il più misterioso.Dalle ondate profane di indignazione.E volendo dire tutto finisce.Per non aver detto niente.