Creato da la_piera il 30/08/2007
VOGLIO ANDARE A PECHINO 2008

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Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da la_piera

Ultimamente mi sto occupando poco di me stessa e molto di quello che seccede. Il Papa alla sapienza, l'emergenza rifiuti, la nostra politica (?) il kenia il pakistan l'islam l'inquinamento.. farsi un'opinione di tutto io non ce la faccio. Mi sento un vaso vuoto da riempire di informazioni e il cervello mi va in tilt. Qualcuno ha detto che lo stupido è sempre sicurissimo, l'intelligente è pieno di dubbi e visti i dubbi che ho, dovrei essere quasi un genio, praticamente :)... Ma è pur vero che sentenziare in sto casino è pretenzioso. Chi ci dice la verità? Quasi non è importante, perchè cmq la maggior parte di noi dà retta alla voce che preferisce, quella che la rappresenta, quella che abbiamo seguito ieri. Se abbiamo un'idea, difficilmente la cambieremo in favore di un'idea contraria detta da qualcuno che magari nemmeno ci piace, Non siamo più alla ricerca della verità, ma della ragione. Vogliamo avere ragione. A volteci basta avere un'opinione nemmeno troppo ragionevole, poco importano le fonti, lo studio,la ricerca. Ci basta un'opinione e urliamo, se abbiam la voce, per averla vinta. Ma la verità? Chi la cerca davvero? Non è nemmeno vantaggiosa, in molti casi.. scomode verità che ci farebbero riconsiderare metà della nostra vita.. chi le vuole, verità così..?? Beh , io le vorrei.. vorrei sapere cosa sta succedendo davvero, e il perchè sta succedendo. Vorrei vedere qualcuno che ci dice: scusate,abbiamo sbagliato, abbiamo fatto una cazzata. Come posso farmi un'idea sulle cose che succedono se onguno me le racconta a modo suo? Ci metterò una vita adesso, a cercare di capire..

 
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latitando

Post n°47 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da la_piera

.. qualunque idea io abbia oggi, voglio il diritto di cambiarla domani.

l'immobilità, è uno dei peggiori stati della nostra mente.

 
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I will Survive

Post n°45 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da la_piera

 
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Io festeggio il Dio del Sole

Post n°44 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da la_piera
Foto di la_piera

25 dicembre, Natale di Gesù? Ma va! E' stata la festa di cani e porci. Causa il solstizio d'inverno, con i calendari antichi, molti Dei sono stati fatti nascere quel giorno.
La data è copiata da antichissime e disparate tradizioni pagane. Che sono troppe per escludere una coincidenza casuale. Il 25 dicembre è il giorno di nascita o di festeggiamento di numerose divinità pagane risalenti anche a vari secoli prima di Cristo. Eccone alcune:
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Il dio egiziano Horus
I mosaici e gli affreschi raffiguranti immagini di Horus in braccio a Iside ricordano l’iconografia cristiana della Madonna col bambino, tanto da indurci a credere che in epoca cristiana, per ovvi motivi, alcune rappresentazioni di Iside e Horus, spesso raffigurato come un bambino con la corona solare sul capo, furono probabilmente “riciclate”.
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Il dio indo-persiano Mithra
Con buona pace della Gatto Trocchi, quello di Mithra fu il culto più concorrenziale al cristianesimo e col quale il cristianesimo si fuse sincreticamente. A proposito, anche Mithra era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva soprannominato “il Salvatore”.
. .
Gli dei babilonesi Tammuz e Shamas
Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, veniva festeggiato il dio Sole babilonese Shamash. Il dio solare veniva chiamato Utu in sumerico e Shamash in accadico. Era il dio del Sole, della giustizia e della predizione, in quanto il sole vede tutto: passato, presente e futuro.In Babilonia successivamente comparve il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz, che veniva considerato l’incarnazione del Sole. Allo stesso modo di Iside, anche Ishtar veniva rappresentata con il suo bambino tra le braccia. Attorno alla testa di Tammuz si rappresentava un’aureola di 12 stelle che simboleggiavano i dodici segni zodiacali. È interessante aggiungere che anche in questo culto il dio Tammuz muore per risorgere dopo tre giorni.
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Dioniso
Nei giorni del solstizio d’inverno, si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea, “la festa delle donne selvagge”. Veniva celebrato il dio che “rinasceva” bambino dopo essere stato fatto a pezzi.
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Bacab
Era il dio Sole nello Yucatan; si credeva che fosse stato messo al mondo dalla vergine Chiribirias.
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Il dio Sole inca Wiracocha
Il dio sole inca veniva celebrato nella festa del solstizio d’inverno Inti Raymi (festeggiata il 24 giugno perché nell’emisfero sud, essendo le stagioni rovesciate, il solstizio d’inverno cade appunto in giugno).
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Analogie impressionanti. Non solo, quindi, la figura storica di Joshua è chiaramente artefatta, confusa e contraddittoria, ma molte circostanze di contorno (nascita da una vergine, resurrezione ecc) sono evidentemente desunte da tradizioni preesistenti. I primi esempi citati devono aver influito alquanto nella creazione del cosiddetto cristianesimo che, ricordiamolo una buona volta, non fu creato o originato da Gesù. (da Le radici pagane del Natale, di Elena Savino, con modif.. In "Riflessioni.it").

 
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mica dobbiamo vivere per forza fino ai 90 anni

Post n°43 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da gwendalinabs

quando ci rompiano i coglioni ciao a tutti
basta che la nostra vita sia appagante
quella di ora

vivremo e morremo sereni
perchè non ci attaccheremo morbosamente
alla vita
sperando che ci dia quello che non abbiamo mai avuto
questa è saggezza
sapere quando è ora di salutare
i saggi non hanno paura della morte
le persone insoddisfatte si

quindi accetteremo
la nostra fine
perchè non sarà una fine ma una rinascita
nuove esperienze
nuove sapienze
dobbiamo imparare che la fine di qualsiasi cosa non è una sconfitta
ma la rinascita
anche in amore
ogni volta si rinasce
ogni volta si impara
dopo la morte c'è sempre la rinascita

da vecchie avremo i capelli lunghi
legati con trecce
e vivremo in un posto a contatto con la natura
e non avremo paura di morire
perchè saremo sagge
sapremo quando è arrivata la nostra ora
e faremo come gli elefanti
ci apparteremo in un luogo dove ci sentiremo a casa
e ci spegneremo in totale armonia
con la natura
e con noi

(M. D. d. C.)

 
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Anagrammi di casa mia

Post n°42 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da la_piera
Foto di la_piera

Sto perdendo un sacco di tempo. O forse me ne sto solo prendendo un po'. Per la prima volta da sempre ho una casa che sento mia, che mi coccola. é un casino di casa perchè io sono un casino di donna. Polverosa e disordinata, colorata, e gli spazi sono pochi bisogna girare attorno alle cose, scavalcarle, c'è qualcosa di troppo e qualcosa che manca e sembra sempre da sistemare.. un po' come me. é piccola, ma ha un giardinetto con un albicocco centrale e le rose e le erbacce. Davanti alla tv tengo un tappeto e dei cuscini; il divano è fuori in giardino, ci dormono i gatti. Le sedie sono tutte diverse e sull'armadio laccato ci scrivo e ci attacco le foto e le cartoline e gli adesivi. Ci sono vestiti dappertutto perchè quando li uso un giorno poi non sono sporchi da cesta, ma nemmeno puliti puliti da armadio, quindi non avendo un posto preciso finiscono per occupare tutta la casa (poi quando mi servono sono ovviamente tutti stropicciati e finiscono nella cesta,ma dubitavate?). Ho le inferiate così non vengono a ruibare (!!! cosa??!!) e sarebbe ora di lavare (levare) le tende. Ci sono tanti libri dappertutto come i vestiti. Ho un camino viola e ho dei fiori secchi.Ho due mensole in alto, su cui ci saranno 4 dita di polvere e un nuovo microcosmo. Ho il frigo pieno di yogurt e il robot che trita il ghiaccio per fare le granite,ne ho fatta una. Ho una tv troppo grande e l'abbonamento a sky che a volte ci vedo dei film bruttissimi.

In questo inizio di freddo ci sto passando tanto tempo in questa casina che mi assomiglia. Leggo chatto gioco vedo film sistemo bevo tè penso..

... è tempo perso o tempo preso???

 
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LIBROlandia

Post n°41 pubblicato il 26 Novembre 2007 da la_piera
Foto di la_piera

LETTERA DALLA NORVEGIA   di Alessandro Pellegrini  ed:FaraEditore

Che meraviglie che si trovano tra le piccoline! Questo libro è un gioiello di delizatezza, e mi stupisce che a scriverlo non sia stata una donna. Sembrerebbe alquanto improbabile che un uomo sappia narrare in modo così tenue e morbido un piccolo grande amore di una ragazzina. Eppure A.P. lo fa in modo armonioso e stupefacente, con una scrittura d'altri tempi, poetica ma senza fronzoli,essenziale ma romantica.

é un piccolo cimelio, dove la storia è la protagonista secondaria, è la pietra che fa brillare di più il diadema che pure la avvolge in modo quasi perfetto. Il tutto confezionato in un'edizione piccola e piacevole. Lettera dalla Norvegia parla di un'amore degli anni 20, di quegli amori fatti di passeggiate e rossori di guancia,di sguardi furtivi e gite in barca, di baci spaventati, con poche parole e piccoli passi.Di quelli che non esistono davvero più,e che forse, non esistevano nemmeno allora, vista la storia narrata in questa lettera. Ma a me piace pensare che quella riservatezza, quello stare cauti nelle emozioni e nei sentimenti, quel romanticismo centellinato tra i segreti di famiglia e le fughe nottorne, siano stati, almeno in passato, goduti davvero da qualcuno..

 
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messaggio di speranza:

Post n°40 pubblicato il 23 Novembre 2007 da gwendalinabs
 

"Vi ricordate gli anni Cinquanta e Sessanta? Allora ci si aspettava che le donne sposassero ciò che volevano diventare. "Non diventare un medico, sposane uno". Negli anni Settanta e Ottanta, alcune donne iniziarono a dire: "Stiamo diventando gli uomini che volevamo sposare". Negli anni Novanta, invece, più uomini devono diventare le donne che volevano sposare.
Saprò che abbiamo preso la direzione giusta quando ci saranno tanti ragazzi quante ragazze a domandarsi come riuscire a portare avanti contemporaneamente carriera e famiglia.
Anche gli uomini avranno preso la direzione giusta. Non saranno più degli estranei per i loro bambini. Non cancelleranno più qualità in loro umane ma non stereotipicamente maschili. Vivranno persino più a lungo, dal momento che le pressioni di dover vincere, o anche di essere aggressivi o violenti, portano tutte all'evidente conclusione che la prigione del cosiddetto ruolo maschile è ciò che uccide molti uomini.
Non si tratta di scambio di ruoli, ma dell'umanizzazione di entrambi i ruoli. Sia per le donne che per gli uomini, il progresso probabilmente si trova nella direzione nella quale non siamo ancora stati. Per le donne, si trova nel diventare più attive nella vita pubblica. Per gli uomini, forse nello svolgere una parte vera di vita privata. Ma, per entrambi, il piacere e la ricompensa è diventare un essere umano completo.
Se solo me ne fossi resa conto prima! Significa che il progresso non è sempre una riga diritta in cui dobbiamo sconfiggere o superare gli altri e dove c'è solo un vincitore. Il progresso è un cerchio dove facciamo di tutto per usare tutto il nostro talento e dove completiamo noi stessi. Potenzialmente, siamo tutti dei vincitori."

(estratto di un discorso di Gloria Steinem)

 
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ONE WORLD ONE DREAM

 

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