PclSettimoTorinese

25 aprile


25 APRILEQUESTA NON E' L'ITALIA CHE VOLEVANO I PARTIGIANIOggi celebriamo la ricorrenza di una grande lotta di popolo, la lotta dei partigiani che non solo hannocombattuto l'oppressione fascista ma volevano anche costruire un paese migliore e più giusto: una verasvolta rispetto agli assetti sociali ed istituzionali della monarchia liberale che aveva partorito il fascismoquale reazione alle lotte operaie dei primi anni '20Nella grande operazione di revisionismo storico, che destra e sinistra stanno portando avanti da almenodue decenni, si vuole rimuovere uno degli elementi fondamentali della resistenza: la lotta di classe, fattorecontrastante ogni ipotesi di pacificazione nazionale. Si nasconde che furono le classi dirigenti e padronalia sostenere e a volere l'affermazione del regime mussoliniano.Per i lavoratori e le lavoratrici i nemici di ieri sono quelli di oggi: la grande borghesia industriale efinanziaria, che oggi vuole imporre nuovi sacrifici per salvare i propri profitti. Ma l'offensiva non è solosul piano sociale e sindacale: in queste settimane il governo Berlusconi ed il suo partito, entrambi pieni diex fascisti e non ex razzisti, hanno lanciato l'ennesimo attacco agli equilibri istituzionali proponendo unanuova svolta autoritaria fatta di presidenzialismo che permetta all'uomo di Arcore di godere di poteriassoluti e piena immunità permanente.Intanto la Lega, utilizzando il proprio insediamento negli enti locali, colpisce i diritti sociali e lo stessosistema del welfare state negando mense, scuolabus e altri servizi ai bambini - stranieri ma non solo -provenienti da famiglie in difficoltà economiche.Dall'altra parte l'opposizione del Pd e dei suoi alleati - compresi Prc e Pdci - è ridicola se non inesistente.Ma che pretendere da un Partito Democratico che non si richiama più ai valori dell'antifascismo, tanto cheomette di contemplare la Resistenza tra i propri principi fondativi e, anzi, propone proprio alla destra dicambiare insieme la Costituzione e di ricontrattare le libertà democratiche.PER UNA NUOVA STAGIONE DI LOTTA DI CLASSEPER SCONFIGGERE BERLUSCONI E IL PADRONATOSolo una ripresa del conflitto di classe, in primis nei luoghi di lavoro, può cambiare le cose ed invertire larotta politica del paese. Solo una risposta all'altezza dell'attacco padronale può fermare la perdita dicentinaia di migliaia di posti di lavoro, dalla Fiat alle piccole e medie industrie, così come nel settorepubblico drasticamente colpito dal Governo Berlusconi e dal "mastino tascabile" Brunetta.Oggi non basta ricordare la Resistenza, bisogna renderla attuale.Per questo è indispensabile ricostruire la sinistra di classe nel nostro paese, una sinistra coerente che nontradisca il proprio popolo.Per questo occorre costruire il Partito Comunista di Lavoratori.