QUER FATTACCIO

PIEMONTE A RISCHIO DEFAULT: BUCO DA 2,5 MILIARDI


La Consulta scoperchia il buco di Cota in RegioneSentenza dichiara incostituzionale una parte del bilancio approvato nel 2013. In ballo 2,5 miliardi. Il rischio di default tecnico per il Piemonte si riaffacciadi GABRIELE GUCCIONE 24 luglio 2015
Cota e Chiamparino Il buco su cui Cota aveva cucito sopra una toppa è stato riaperto ieri dalla Corte Costituzionale: tutta una parte del bilancio della Regione del 2013 è stato dichiarato "incostituzionale ". Chiamparino si trova adesso a dover affrontare un disavanzo di 2 miliardi e mezzo. Un cifra monstre. Soprattutto se sommata agli 1,264 miliardi di disavanzo accertato sin d'ora. "Sarebbe il default totale  -  mette in chiaro il vicepresidente Aldo Reschigna  -  se non fosse che siamo già in presenza di una gestione commissariale straordinaria, che il governo ha affidato allo stesso Chiamparino ".I giudici costituzionali erano stati chiamati in causa dalla Corte dei Conti, secondo la quale l'operazione con cui la giunta Cota aveva "anticipato" i debiti pregressi nei confronti di Asl e fornitori non era legittima, perché in realtà non faceva altro che creare nuovi debiti, nascondendo sotto il tappeto il disavanzo. Con la sentenza pubblicata la Consulta ha sciolto ogni dubbio: quelle somme hanno "finanziato delle spese non previste in bilancio ampliando la capacità di spesa della Regione". Di conseguenza, scrivono i giudici, si è "alterato l'equilibrio di bilancio ".In piazza Castello vince il dubbio: "Leggeremo la sentenza con attenzione per cercare di capire come affrontare la situazione ". Reschigna conta di superare quel che dal punto di vista formale appare come il default definitivo della Regione con la prosecuzione dell'azione del Commissario straordinario e spalmando su un trentennio tutto il disavanzo. "Questo dovrebbe consentire  -  sottolinea il vicepresidente  -  di neutralizzare anche l'esito della sentenza"