QUER FATTACCIO

OSCAR DEL PROFUMO


Oscar del profumoRepubblica — 18 aprile 2010   pagina 40   sezione: CRONACABOLOGNA Il profumo dell' anno è Lola di Marc Jacobs, un bouquet floreale che sa di peonia e geranio ma anche di pepe rosa, vaniglia e pompelmo. Quello da uomo invece è CK Free, legnoso e aromatico, con accenti di tabacco, caffè puro e tè del Sudafrica. I cosiddetti Oscar del profumo, tributati a sei diverse categorie, sono stati assegnati durante una serata di gala venerdì a Bologna nel corso del Cosmoprof, la più importante fiera della cosmesi del mondo. I profumi sono stati votati da una giuria di 40 mila italiani in 401 punti vendita diversi, fra profumerie e grandi magazzini. A loro si è affiancata una giuria speciale affollata di nomi celebri: da Franco Battiato a Mario Biondi, da Carlo Ancelotti a Paola Barale, da Marella Ferrera a Massimo Ghini, da Simona Ventura a Zlatan Ibrahimovic. A condurre la serata, non senza qualche impaccio, Victoria Cabello. La crisi non ha inciso più di tanto sul consumo dei profumi, erodendo solo l' uno per cento, secondo gli ultimi dati resi noti al Cosmoprof. Il valore totale della cosmetica è stato lo scorso anno di 9,1 miliardi di euro; quello che riguarda profumi e fragranze è pari a 897,47 milioni di euro. Ovviamente si profumano più le donne degli uomini, ma il distacco non è poi così schiacciante. Le donne incidono infatti con una spesa di circa 549 milioni di euro, gli uomini si attestano soprai 348. Dato significativo: aumenta sensibilmente (più 4,1 per cento) l' uso dei deodoranti e degli antitraspiranti. La recessione taglia implacabilmente le spese voluttuarie, ma sui profumi, dotati di grande valore aggiunto, si tende a fare qualche sacrificio in più. Profumo come benessere diffuso e insieme come piccolo lusso abbordabile. Quanto ai gusti imperanti, la tendenza da segnalare sembra quella di un ritorno ai fioriti verdi, freschi e allo stesso tempo retrò, gli speziati, i fruttati, soprattutto gli agrumati, ma Gian Andrea Positano, responsabile dell' ufficio studi Unipro, sostiene che i trend sono i più diversi e coesistono pacificamente: «Il classico tiene sempre moltissimo, ma i premi conferiti dall' Accademia confermano la validità di numerose nuove esplorazioni creative». Crescono (anche se solo con un fioco più 0,3 per cento) i consumi della cosmetica. Se le aziende hanno fatturato complessivamente il 2,5 per cento in meno ciò è dovuto alla diminuzione dell' export. Si vendono bene i prodotti per il corpo, crescono anche i solari mentre precipitano (meno 9,1 per cento) gli anticellulite. Si acquistano i prodotti di base, legati all' igiene e considerati indispensabili, mentre su molto altro si tira la cinghia. - LAURA LAURENZI