Un blog creato da onlinecommunitymbr il 30/11/2007

RIFLESSIONI

Pensieri in ordine sparso

 
 
 
 
 
 

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Una buona ricerca non ha prezzo

Foto di onlinecommunitymbr

Per la prima volta ho
qualcosa da ridire come utente su Google, inteso come motore di ricerca.
 

Da anni ormai non utilizzo
quasi più i bookmarks, se non per siti specifici che non si ri-trovano
abitualmente e velocemente, in genere molto specifici, ed ai quali sono
abituato.

 

In effetti i parametri di
ricerca di Google funzionano ed è ormai diventata consuetudine inserire poche
parole nell’apposito campo ed aspettare il tempo di un click per vedere
ritornare i risultati sperati e magari qualche new entry interessante.
In pratica non è né più né meno che un distributore automatico di bevande od un
juke-box, se preferite. Metti le monetine nella fessura, selezioni, senti
sferragliare senza avere una chiara idea di quale sia il processo in corso, e,
magicamente e quasi istantaneamente, allunghi la mano e ritrovi quello che ti
aspetti. Sempre, o quasi!

 

Ebbene, stamattina, per la
prima volta, con una stringa di ricerca semplice semplice sono rimasto
spiazzato.

 

Aperta parentesi.
Ho metabolizzato nel corso
delle vacanze natalizie l’idea di cambiare televisore. Ora, da maniaco dell’high
tech
per tutto ciò che si attacca ad una presa di corrente,
dall’aspirapolvere in avanti, passando per riviste specializzate e siti dei
produttori, ho ristretto la selezione a tre-quattro possibili modelli di punta.
Sono tutti schermi di ampio formato, Plasma, Full HD. Il mercato ne offre
effettivamente pochi e tutti ancora vanno dal costoso al “quasi
immorale
ma che ci posso fare mi piace ed è un piccolo sforzo in più” al “è
una follia
, chi lo compra a questa cifra sapendo che nel giro di tre mesi è
obsoleto?”. Questi schermi hanno caratteristiche diverse e spesso difficilmente
interpretabili sulla carta, inoltre, sulla carta danno garanzie che poi nella
pratica possono anche essere disattese (almeno seguendo le uniche informazioni di
dettaglio che ho trovato su forum di chi usa questi gioielli per giocare con la
PS3 o altre consolle simili, non è il mio caso, e pochi altri forum AV). Ne
consegue che l’acquisto va fatto al meglio ed in questi casi avere a
disposizione informazioni precise, chiare e magari test reali diventa ancora
più prezioso per nutrire la propria coscienza di giustificazioni che ti fanno
dire alla fine: “si, lo compro perché supporta questo, gestisce quello l’idea
di averlo appeso su quella parete in casa mia mi fa godere”, anche se poi alla
fine sarebbe sintonizzato principalmente su Playhouse Disney per i
cartoni in background di tuo figlio o ancora peggio relegato a raccoglitore per
il rifiuto indifferenziato multimediale grazie a Maria Defilippi ed i suoi Amici (che dal poco che
ho visto mi sembrano tutt’altro che Amici), mentre la mia Lei sonnecchia sul
divano con la scusa di fare dormire il cucciolo. Non ci devo pensare.
Chiusa parentesi.

 

Bene, volendo avere un
analisi critica e pareri provenienti da siti specializzati ho inserito nella
stringa di ricerca la sigla di uno dei Plasma e la parola “review”.

 

Risultato?


Ignorando i collegamenti
sponsorizzati, il primo sito che poteva soddisfare la mia ricerca era alla
pagina numero 5. Ergo, per le mie configurazioni, veniva dopo altri 50 che non
mi interessavano. Il sito, inglese, era in realtà l’ennesimo forum ed il linkthread vecchiotto
in cui si vociferava che a breve sarebbe uscito il modello da me ricercato. Rumors.
Rumors anche dal secondo sito rilevante?!?, che ho trovato a pagina 8.
Ergo, al minimo dopo 80 altri link irrilevanti. Ennesimo thread
da un forum, questa volta, francese. Anche in questo caso non up to date.

rimandava ad un

E tutti gli altri link
proposti????? Assolutamente non irrilevanti ma semplicemente fuori contesto.

ciao, bizrate,
unbeatable, kelkoo, pricegrabber, shoppydoo
e così via all’infinito; molti
noti, altri a me ignoti. La costante??? Tutti siti di comparazione dei prezzi,
con delle review che sono al massimo il cut and paste dal sito
del produttore. In mezzo a questi, venditori vari e negozi online indipendenti.
Gli stessi siti ovviamente replicati per ogni estensione regionale - *.co.uk, *.com,
*.nl etc. - dove l’inglese è una lingua con diffusione e dignità al meno pari a
quella nazionale (che parentesi ci sarebbe da aprire qui sulla conoscenza tutta
italiana delle lingue, compresa la nostra).

 

A fine pagina 8 mi sono
scocciato e ho lasciato perdere. Un sacco di tempo per non trovare ciò che cercavo.

 

Oggi per me Google ha
fallito. Ed in qualche modo mi ha dato l’impressione di iniziare a piegarsi sul
più classico, infido e subdolo dei rischi. Perdere il controllo sul proprio
punto di forza che malignamente e autonomamente rischia di trasformarsi nella
propria principale debolezza. E posso anche cercare di capire ed immaginare perché,
al momento (fuori dal proprio controllo? Boh, forse), Google stia scivolando su
questi finti Altroconsumo
che sono alla fine solo siti di comparazione dei prezzi online.
Paradossalmente potrei dire che una buona ricerca non ha prezzo.

 

1) Questi meta-motori sono molto
“acceduti”, chi compra in genere vuole pagare il giusto, quindi sono i primi che
Google riporta come risultato, principalmente basandosi sul principio che se
altri hanno seguito quel link per una ricerca simile, presumibilmente
potrebbe andare bene anche a te. Ovviamente i parametri che Google utilizza,
oltre alla frequenza di accesso/rilevanza sono numerosi e complessi, non entro
nel merito al riguardo.

 

2) Questi meta-motori si
moltiplicano di giorno in giorno. Ne nascono quotidianamente e sono davvero
troppi, in molti casi l’uno e la replica dell’altro come a seguito di un processo
di Mitosi.

 

3) L’utente, soprattutto per
l’acquisto di beni a contenuto tecnologico, è molto più informato rispetto a
qualche tempo fa e spesso è più informato dei venditori “medi” (leggasi
mediocri per non dire spesso impreparati) che si trovano nei negozi della
grande distribuzione. Quindi, oggi, l’acquisto di un bene tecnologico
rappresenta sempre di più la fine di un processo, più o meno lungo, in cui per
un breve periodo di tempo l’utente diventa un piccolo esperto in materia. Buona
parte del tempo il consumatore tecnologico lo passa anche a scoprire offerte,
prezzi, vendite in pack etc. in primis perché è un consumatore evoluto e
poi perché spesso acquista online (o il prezzo online diventa uno
strumento di negoziazione o il parametro di valutazione dell’onestà del negozio
sotto casa o del cartello della grande distribuzione).

 

4) I negozi della grande
distribuzione non approfittano sempre del loro naturale vantaggio competitivo, in
altre parole della possibilità di avere il consumatore in persona, pronto ad
acquistare un determinato prodotto, fisicamente presso loro sede, con la carta
o l’ultimo cedolino in tasca, dimenticando la regola preziosa che i beni non
necessari sono spesso frutto di acquisti impulsivi.
Perché???
Perché si va sempre di più
verso un terziario non specializzato dove si assumono persone più sulla base della convenienza economico-contributiva-fiscale
piuttosto che sulla base delle competenze. Il risultato è che spesso gli addetti
sono alla prima esperienza lavorativa, di durata incerta e mal pagata,
sottoposti ad orari massacranti; perché vista la grande, multiforme e mutante
offerta, visti gli accordi di favore con alcune marche e vista presumibilmente
la disponibilità di prodotti presso i distributori, il consumatore non ha quasi
mai la possibilità di vedere i prodotti che sta valutando a confronto.
Nel mio caso, pur avendo
girato i vari MediaWorld, Saturn, Eldo, Trony etc. non ho mai potuto vedere gli
schermi di mio interesse nello stesso luogo, con la stessa proiezione per
verificarne di persona le differenze. In molti casi addirittura tali schermi sono
disponibili solo su ordinazione (mentre sono disponibili nella maggior parte
dei negozi online seri) e, dove presenti singolarmente, difficilmente viene
soddisfatta la richiesta di cambiare la sorgente. In un caso solo un addetto ha
cambiato la sorgente esclusivamente per migliorarla, da Sky a blu-ray. Impossibile visionare
sorgenti con segnale “degradato” o testatre l’effettiva gestione/supporto dei 24p ecc.. Pazzesco visto il costo
degli schermi. Ergo, gli utenti comprano sempre di più online perché
risparmiano, perché lo stesso corriere consegna a casa loro (così come nei
magazzini delle catene) a costi addizionali nulli o inferiori rispetto al costo
di consegna delle principali catene, perché se ha problemi di assistenza
tecnica finisce in ogni caso col rivolgersi al centro assistenza più vicino,
perché ti vengono offerti numerosi servizi accessori ma soprattutto perché sempre
di più non ci sono vantaggi reali (non si può toccare con mano o non si riceve
un consiglio adeguato) andando presso un negozio od una catena.
Prescindo dal discorso
economico in quanto si paga un extra prezzo su un bene quando è corredato da un
servizio (consulenza tecnica, supporto, prova, ecc.) che giustifichi la
differenza ed inoltre chiunque preferisce il contatto umano nell’acquistare
piuttosto che compilare sterilmente un paio di form.

 

5) Considerazione
malinconica. Conosco alcuni negozianti in Torino, innamorati del proprio lavoro
ed estremamente preparati che vorrebbero poter avere in esposizione i diversi
modelli ma, “uccisi” dalla grande distribuzione non possono certamente mettersi
in casa 20k€ di schermi che se non venduti all’istante dimezzerebbero il loro
valore nel giro di 4 mesi comportando una perdita netta. E’ un vero peccato.
Andrebbero sicuramente riconsiderati, corteggiati e tutelati dai produttori, se
non altro per i prodotti di punta, un po’ come avviene per l’alta fedeltà.

 

Vabbè, sono andato un po’
oltre aprirei altre cento parentesi. Seguendo il consiglio (in realtà era una
critica ad essere gentili), che la mia maestra delle Elementari non mancava di
sottolineare ogni volta, sto andando fuori tema, alla deriva.

 

Riassumo.

 
Questa mattina ho chiesto a
Google un espresso senza zucchero, ho messo le monetine ed invece dell’espresso
mi ha dato informazioni precise su dove trovare e quanto costano i bicchierini
di plastica, idem per il caffè, lo zucchero i cucchiaini, quanto tempo ci vuole
per averli ma alla fine l’assaggio che mi ha dato era davvero pessimo. Mi ha
servito un surrogato che non era lontanamente il caffè che mi aspettavo e per
farlo ha richiesto anche del mio tempo. Per ora non posso cambiare bar, inoltre
non giri le spalle ha chi ha fatto il caffè buono fino a ieri, ma mi auguro che
torni presto a servirlo come a fatto fino ad ora e a fianco, perché no?, dirti anche
dove puoi spendere di meno per averlo.

 
 
 

Quasi una Vacanza

Foto di onlinecommunitymbr

Freddo, meno 5, nebbia, ogni
tanto un riflesso di sole dietro lo specchio delle nubi. Mattino presto.

La strada viscida, sfuggevole è a
tratti ghiacciata, parte dopo il ponte sul Po. Si gira a sinistra. Il navigatore si ostina a dirmi
di tornare indietro e guardando la mappa mi suggerisce di girare intorno a
Torino passando dalla Tangenziale, prendere la Piacenza fino ad Asti e poi da
lì, su strade secondarie. Non scherziamo.

 

La strada, come una calza,
accarezza i piedi delle colline che si bagnano nel letto del fiume, incurante
nel suo scorrerete pigro sotto la bruma lattiginosa. A volte scappa verso
l’alto, solleticata sulla schiena dall’acqua fredda. Traffico, poco, fino a
Cavagnolo. Da lì in avanti è uno spasso. Più nessuno. Il silenzio. Il colore
stupendo dell’inverno freddo, dove tutto sembra fermo nel tempo. Per un occhio
disattento sembrerebbe tutto morto, invece va solo avanti molto lentamente, riprendendo le forze per i prossimi mesi.

Il navigatore ha finalmente
capito che non ho intenzione di “effettuare un inversione di marcia” ma che ho
deliberatamente deciso di seguire una strada che lei non si sarebbe mai
permessa di suggerirmi. Infatti si dissocia. Non parlerà più, almeno fino ad Asti
dove confusa, spaesata sottolineerà il suo dissenso dandomi indicazioni a caso. Via, su per le colline. Brozolo,
Robella. Poi a destra verso Montiglio, Cunico, Villa San Secondo. Queste colline
sono uno spasso. Ogni tanto una locanda o un osteria. Era tanto che non facevo
questa strada. Mi viene voglia di farla con la moto che non ho più. Dolci
saliscendi, curve morbide, alberi bianchi, la strada che avvolge le curve
naturali del terreno, la nebbia che si accumula nelle conche sui fianchi delle
colline e che ti aspetta a bordo strada. Qualche animale ogni tanto. Il
ghiaccio si stacca dal cofano in curva, il sale sull’asfalto. Silenzio,
pace, serenità. La radio non prende e forse nemmeno il telefono, visto che non
ricevo chiamate. FA-VO-LO-SO. Quasi una vacanza.

 

A Castell’Alfeo a destra, verso
Asti che lascio sulla destra passando sulla nuova A33. Esco per Neive e mi dirigo su per gli ultimi
chilometri verso quel triangolo magico che ha come vertici Barbaresco, Neive, Treiso.
Lei, il navigatore, va in paranoia, continua a dirmi di girare a sinistra, ma ci sono solo stradine sterrate in mezzo alle vigne. Che le sarà preso mai? L'ho ignorata troppo e butta indicazioni a caso per attirare la mia attenzione?

 

Dalle colline Torinesi, sfiorando
il basso Monferrato, passando per l’Astigiano fino a raggiungere le Langhe. Questo è il Piemonte. Il cielo si apre, la
giornata è bellissima. Si vede tutto l’arco Alpino. Sullo sfondo il Monviso, dove nasce il Po.

Le file pulite e ordinate dei
vitigni, qualche trattore, qualcuno che controlla i filari. La quiete è
il silenzio dell’inverno quasi addormentato.
Qui, in questi posti, l’uomo ha
raggiunto nei secoli la perfezione. E’ riuscito a trasformare, con fatica,
cura, ricerca, attesa e sapiente attenzione, un frutto. E’ l’uva del Nebbiolo. E’
qui che si trasforma e diventa magicamente il Barbaresco. Non un vino, ma un esperienza
ed ogni volta una nuova scoperta. I profumi, i sapori e le sensazioni che dà
sono uniche.

Bene: quando e se, fortunati,
avrete l’occasione di stapparlo e assaporarlo, lasciategli un po’ di tempo per
respirare, per ambientarsi al nuovo posto; all’inizio sembra quasi diffidente e
ha bisogno di rilassarsi un attimo per darvi il meglio di se. Arriva da lontano
e soprattutto ha impiegato del tempo per maturare e per regalarvi un piacere
prezioso.

Ecco da dove arriva, sono venuto fin qui per Lui. Ne prenderò un pò e sarà un piacere da condividere con le persone a me care.
____________________________________

Nota: la foto l'ho fatta appena arrivato sul "bric" dov'è la cantina del produttore da cui sono andato a far scorta.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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