RIFLESSIONI

Una buona ricerca non ha prezzo


Per la prima volta ho qualcosa da ridire come utente su Google, inteso come motore di ricerca. Da anni ormai non utilizzo quasi più i bookmarks, se non per siti specifici che non si ri-trovano abitualmente e velocemente, in genere molto specifici, ed ai quali sono abituato. In effetti i parametri di ricerca di Google funzionano ed è ormai diventata consuetudine inserire poche parole nell’apposito campo ed aspettare il tempo di un click per vedere ritornare i risultati sperati e magari qualche new entry interessante. In pratica non è né più né meno che un distributore automatico di bevande od un juke-box, se preferite. Metti le monetine nella fessura, selezioni, senti sferragliare senza avere una chiara idea di quale sia il processo in corso, e, magicamente e quasi istantaneamente, allunghi la mano e ritrovi quello che ti aspetti. Sempre, o quasi! Ebbene, stamattina, per la prima volta, con una stringa di ricerca semplice semplice sono rimasto spiazzato. Aperta parentesi.Ho metabolizzato nel corso delle vacanze natalizie l’idea di cambiare televisore. Ora, da maniaco dell’high tech per tutto ciò che si attacca ad una presa di corrente, dall’aspirapolvere in avanti, passando per riviste specializzate e siti dei produttori, ho ristretto la selezione a tre-quattro possibili modelli di punta. Sono tutti schermi di ampio formato, Plasma, Full HD. Il mercato ne offre effettivamente pochi e tutti ancora vanno dal costoso al “quasi immorale ma che ci posso fare mi piace ed è un piccolo sforzo in più” al “è una follia, chi lo compra a questa cifra sapendo che nel giro di tre mesi è obsoleto?”. Questi schermi hanno caratteristiche diverse e spesso difficilmente interpretabili sulla carta, inoltre, sulla carta danno garanzie che poi nella pratica possono anche essere disattese (almeno seguendo le uniche informazioni di dettaglio che ho trovato su forum di chi usa questi gioielli per giocare con la PS3 o altre consolle simili, non è il mio caso, e pochi altri forum AV). Ne consegue che l’acquisto va fatto al meglio ed in questi casi avere a disposizione informazioni precise, chiare e magari test reali diventa ancora più prezioso per nutrire la propria coscienza di giustificazioni che ti fanno dire alla fine: “si, lo compro perché supporta questo, gestisce quello l’idea di averlo appeso su quella parete in casa mia mi fa godere”, anche se poi alla fine sarebbe sintonizzato principalmente su Playhouse Disney per i cartoni in background di tuo figlio o ancora peggio relegato a raccoglitore per il rifiuto indifferenziato multimediale grazie a Maria Defilippi ed i suoi Amici (che dal poco che ho visto mi sembrano tutt’altro che Amici), mentre la mia Lei sonnecchia sul divano con la scusa di fare dormire il cucciolo. Non ci devo pensare.Chiusa parentesi. Bene, volendo avere un analisi critica e pareri provenienti da siti specializzati ho inserito nella stringa di ricerca la sigla di uno dei Plasma e la parola “review”. Risultato?Ignorando i collegamenti sponsorizzati, il primo sito che poteva soddisfare la mia ricerca era alla pagina numero 5. Ergo, per le mie configurazioni, veniva dopo altri 50 che non mi interessavano. Il sito, inglese, era in realtà l’ennesimo forum ed il linkthread vecchiotto in cui si vociferava che a breve sarebbe uscito il modello da me ricercato. Rumors. Rumors anche dal secondo sito rilevante?!?, che ho trovato a pagina 8. Ergo, al minimo dopo 80 altri link irrilevanti. Ennesimo thread da un forum, questa volta, francese. Anche in questo caso non up to date. rimandava ad un E tutti gli altri link proposti????? Assolutamente non irrilevanti ma semplicemente fuori contesto.…ciao, bizrate, unbeatable, kelkoo, pricegrabber, shoppydoo e così via all’infinito; molti noti, altri a me ignoti. La costante??? Tutti siti di comparazione dei prezzi, con delle review che sono al massimo il cut and paste dal sito del produttore. In mezzo a questi, venditori vari e negozi online indipendenti. Gli stessi siti ovviamente replicati per ogni estensione regionale - *.co.uk, *.com, *.nl etc. - dove l’inglese è una lingua con diffusione e dignità al meno pari a quella nazionale (che parentesi ci sarebbe da aprire qui sulla conoscenza tutta italiana delle lingue, compresa la nostra).  A fine pagina 8 mi sono scocciato e ho lasciato perdere. Un sacco di tempo per non trovare ciò che cercavo. Oggi per me Google ha fallito. Ed in qualche modo mi ha dato l’impressione di iniziare a piegarsi sul più classico, infido e subdolo dei rischi. Perdere il controllo sul proprio punto di forza che malignamente e autonomamente rischia di trasformarsi nella propria principale debolezza. E posso anche cercare di capire ed immaginare perché, al momento (fuori dal proprio controllo? Boh, forse), Google stia scivolando su questi finti Altroconsumo che sono alla fine solo siti di comparazione dei prezzi online. Paradossalmente potrei dire che una buona ricerca non ha prezzo. 1) Questi meta-motori sono molto “acceduti”, chi compra in genere vuole pagare il giusto, quindi sono i primi che Google riporta come risultato, principalmente basandosi sul principio che se altri hanno seguito quel link per una ricerca simile, presumibilmente potrebbe andare bene anche a te. Ovviamente i parametri che Google utilizza, oltre alla frequenza di accesso/rilevanza sono numerosi e complessi, non entro nel merito al riguardo. 2) Questi meta-motori si moltiplicano di giorno in giorno. Ne nascono quotidianamente e sono davvero troppi, in molti casi l’uno e la replica dell’altro come a seguito di un processo di Mitosi. 3) L’utente, soprattutto per l’acquisto di beni a contenuto tecnologico, è molto più informato rispetto a qualche tempo fa e spesso è più informato dei venditori “medi” (leggasi mediocri per non dire spesso impreparati) che si trovano nei negozi della grande distribuzione. Quindi, oggi, l’acquisto di un bene tecnologico rappresenta sempre di più la fine di un processo, più o meno lungo, in cui per un breve periodo di tempo l’utente diventa un piccolo esperto in materia. Buona parte del tempo il consumatore tecnologico lo passa anche a scoprire offerte, prezzi, vendite in pack etc. in primis perché è un consumatore evoluto e poi perché spesso acquista online (o il prezzo online diventa uno strumento di negoziazione o il parametro di valutazione dell’onestà del negozio sotto casa o del cartello della grande distribuzione). 4) I negozi della grande distribuzione non approfittano sempre del loro naturale vantaggio competitivo, in altre parole della possibilità di avere il consumatore in persona, pronto ad acquistare un determinato prodotto, fisicamente presso loro sede, con la carta o l’ultimo cedolino in tasca, dimenticando la regola preziosa che i beni non necessari sono spesso frutto di acquisti impulsivi.Perché???Perché si va sempre di più verso un terziario non specializzato dove si assumono persone più sulla base della convenienza economico-contributiva-fiscale piuttosto che sulla base delle competenze. Il risultato è che spesso gli addetti sono alla prima esperienza lavorativa, di durata incerta e mal pagata, sottoposti ad orari massacranti; perché vista la grande, multiforme e mutante offerta, visti gli accordi di favore con alcune marche e vista presumibilmente la disponibilità di prodotti presso i distributori, il consumatore non ha quasi mai la possibilità di vedere i prodotti che sta valutando a confronto.Nel mio caso, pur avendo girato i vari MediaWorld, Saturn, Eldo, Trony etc. non ho mai potuto vedere gli schermi di mio interesse nello stesso luogo, con la stessa proiezione per verificarne di persona le differenze. In molti casi addirittura tali schermi sono disponibili solo su ordinazione (mentre sono disponibili nella maggior parte dei negozi online seri) e, dove presenti singolarmente, difficilmente viene soddisfatta la richiesta di cambiare la sorgente. In un caso solo un addetto ha cambiato la sorgente esclusivamente per migliorarla, da Sky a blu-ray. Impossibile visionare sorgenti con segnale “degradato” o testatre l’effettiva gestione/supporto dei 24p ecc.. Pazzesco visto il costo degli schermi. Ergo, gli utenti comprano sempre di più online perché risparmiano, perché lo stesso corriere consegna a casa loro (così come nei magazzini delle catene) a costi addizionali nulli o inferiori rispetto al costo di consegna delle principali catene, perché se ha problemi di assistenza tecnica finisce in ogni caso col rivolgersi al centro assistenza più vicino, perché ti vengono offerti numerosi servizi accessori ma soprattutto perché sempre di più non ci sono vantaggi reali (non si può toccare con mano o non si riceve un consiglio adeguato) andando presso un negozio od una catena.Prescindo dal discorso economico in quanto si paga un extra prezzo su un bene quando è corredato da un servizio (consulenza tecnica, supporto, prova, ecc.) che giustifichi la differenza ed inoltre chiunque preferisce il contatto umano nell’acquistare piuttosto che compilare sterilmente un paio di form. 5) Considerazione malinconica. Conosco alcuni negozianti in Torino, innamorati del proprio lavoro ed estremamente preparati che vorrebbero poter avere in esposizione i diversi modelli ma, “uccisi” dalla grande distribuzione non possono certamente mettersi in casa 20k€ di schermi che se non venduti all’istante dimezzerebbero il loro valore nel giro di 4 mesi comportando una perdita netta. E’ un vero peccato. Andrebbero sicuramente riconsiderati, corteggiati e tutelati dai produttori, se non altro per i prodotti di punta, un po’ come avviene per l’alta fedeltà. Vabbè, sono andato un po’ oltre aprirei altre cento parentesi. Seguendo il consiglio (in realtà era una critica ad essere gentili), che la mia maestra delle Elementari non mancava di sottolineare ogni volta, sto andando fuori tema, alla deriva. Riassumo. Questa mattina ho chiesto a Google un espresso senza zucchero, ho messo le monetine ed invece dell’espresso mi ha dato informazioni precise su dove trovare e quanto costano i bicchierini di plastica, idem per il caffè, lo zucchero i cucchiaini, quanto tempo ci vuole per averli ma alla fine l’assaggio che mi ha dato era davvero pessimo. Mi ha servito un surrogato che non era lontanamente il caffè che mi aspettavo e per farlo ha richiesto anche del mio tempo. Per ora non posso cambiare bar, inoltre non giri le spalle ha chi ha fatto il caffè buono fino a ieri, ma mi auguro che torni presto a servirlo come a fatto fino ad ora e a fianco, perché no?, dirti anche dove puoi spendere di meno per averlo.