OLTRE

C'è bisogno di.


Capita sempre pił spesso di incontrare gli sguardi della gente in modo sfuggente. Nella societą cosiddetta informatizzata e multimediale i contatti tra gli uomini sono sempre pił puntiformi, brevissimi, affidati ad una valanga di stimoli percettivi visivi ed uditivi ma privati di contenuti umani ed affettivi. Entrano in relazione tra loro blocchi di dati e informazioni, rosari di immagini e suoni desolatamente freddi e privi di storia. I rapporti umani hanno perso la dimensione della lenta conoscenza narrativa, della scoperta della vita e del passato dell'altro. Al posto delle espressioni del volto, delle incertezze della voce oggi comunichiamo attraverso la concretezza momentanea di un mms o la parcellare asetticitą di una e-mail.  E allora si incontrano sguardi spaventati,sospettosi,incapaci nella loro istantaneitą di raccontare vite intere. Ed ecco lo sguardo duro dell'automobilista che cerca di capire in un attimo se l'altro sarą intenzionato a rispettare il diritto di precedenza. Ed ecco lo sguardo indagatorio della signora sessantenne che cerca di sapere se l'adolescente incrociato al parco si fą gli spinelli di nascosto dei genitori. Sguardi che attaccano e sguardi che si difendono. In strada,nel traffico,in ascensore,al bar. La gente ha bisogno di altro ora, la gente ha bisogno di bacetti.