OLOCAUSTO BIANCO

Trovato un'altro....


ERBA DISOCCUPATO SI FACEVA INVIARE FOTOGRAFIE IN ABITI SUCCINTI Adesca ragazzina in chat, denunciato— ERBA —BENESTANTE, disoccupato ma non urgentemente in cerca di un lavoro, nullafacente per quasi tutto il giorno, e costantemente attaccato al computer. Anzi, per essere precisi, alle chat. È lì che il varesino denunciato per detenzione di materiale pedopornografico dai carabinieri di Erba, ha conosciuto una ragazzina erbese di tredici anni, figlia di un professionista, con la quale ha iniziato a conversare via mail. Un’amicizia nata in rete e proseguita solo a livello virtuale, senza che i due si incontrassero mai, ma sfociata in una richiesta, da parte del venticiquenne, di foto sempre più osè. È andata avanti per mesi prima che i genitori della ragazzina si accorgessero di questa strana amicizia, e soprattutto delle richieste del ragazzo, che in parte erano state esaudite, ovviamente nel segreto più totale. Perché l’accordo tra i due era di non dire nulla. PRIMA i due hanno iniziato a chiacchierare del più e del meno, e solo quando la confidenza aveva preso un po’ piede, il ragazzo ha iniziato a capire quanto la ragazzina dall’altra parte del pc era raggirabile, quanto poteva essere convinta a fare, anche scherzosamente, una serie di cose che lui le chiedeva. In particolare fotografie, in pose diverse, con abbigliamento sempre più succinto. Finché i genitori se ne sono accorti, chiedendole spiegazionic he li hanno lasciati sconcertati. Subito hanno raccontato quanto stava accadendo ai carabinieri di Erba che, attraverso il contatto della chat e l’indirizzo e-mail al quale veniva mandato il materiale, sono risaliti al venticinquenne di Varese. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore di Como Mariano Fadda, che ha deciso di denunciare il ragazzo a piede libero. Nel frattempo a casa sua - o meglio, dei suoi genitori, con i quali vive - sono stati sequestrati il computer e altro materiale necessario a dimostrare che, ad ogni richiesta fatta alla ragazzina, all’altro capo della connessione c’era lui. Pa.Pi.