continua dal post precedente.....E mentre cadeva fitta la pioggia intorno a quel minuscolo punto poco prima occupato da Alessandro ...
Oltre le nubi di quei vapori violetti , oltre i giri di danza inanellati dalla ballerina misteriosamente apparsa in quella sera di inoltrata estate nel bel mezzo di un temporale in riva al lago, Alessandro si sentì finalmente energia pura, finalmente libero da un corpo che gli aveva fatto conoscere più dolore che piacere ,libero dalle vesti di un personaggio che la vita aveva fortemente limitato e costretto dietro invisibili ed invalicabili sbarre che costituivano il palcoscenico dove lui, e diverse altre comparse e protagonisti, si davano tanta pena per essere il più possibile aderenti ad un preordinato disegno che un grande regista di nome “Destino” aveva abbozzato per il più bel filma mai proiettato sullo schermo steso sull’infingardo “Nulla” dal titolo più che mai pregnante:” La Comédie Humaine".In quel momento,oltre le nubi del quotidiano, poteva spaziare dovunque con il pensiero su e giù attraverso il tempo , i secoli della storia , i millenni ,le ere.In un unico istante poteva avere la consapevolezza di quanto arduo e prezioso fosse stato il compito della natura nel contrastare ed incassare la distruttiva opera dell’uomo, tutto preso nella realizzazione di effimeri progetti incapaci di avere una veduta consapevole sulle conseguenze di certe spregiudicate azioni. Più volte la natura si era ribellata con terremoti inondazioni e quant’altroPiù volte, anzi innumerevoli volte, l’uomo attraverso le guerre aveva cercato di elevarsi al rango di un Dio impietoso soggiogando violentando torturando impoverendo altri esseri umani per aumentare il proprio potere e le proprie presunte ricchezze . Per un infinito istante Alessandro fù scosso da conati di vomito in quello sfilare davanti a suoi occhi di atrocità , nefandezze e viltà commesse da quell’animale che a poco a poco, dalle quattro zampe, imparò ad erigersi su due e ad usare le altre due rimanenti per adattare il mondo circostante al suo volere alle sue vanità al suo immenso narcisismo. Vide però anche altre persone; umili ed insignificanti personaggi che grazie alla loro dignità difendevano la trincea del quotidiano contro l’artiglieria dei pezzi da novanta,quei bei doppiopetti blu, che pigiavano i bottoni nella stanze del potere decretando vita e morte di milioni di individui .
Ebbe per un momento una reazione di fuga, una reazione autodistruttiva di fronte a quella pioggia infinita di visioni ed eventi che mostravano l’incessante cozzare del bene contro il male, per un attimo si lasciò prendere da una volontà omicida dal desiderio di erigersi al Livello di un Dio distruttore , che azzerasse tutto in un millisecondo, riportando la situazione alla origini, a quel topico momento in cui il disegno della creazione di un universo ebbe inizio. Per un folle istante nella sua mente lampeggiò intermittentemente la frase “Muoia Sansone e tutti i filistei“ – Che crollino le colonne del tempio della vita poiché la vita non è degna di un compagno così miserevole quanto l’uomo-.Questo pensiero lo fece precipitare in un turbinio di scosse elettriche ,si vide proiettato tra le eliche del DNA pronto a distruggere il tempio della vita .Bagliori violacei pulsavano nella caverna in cui ora si ritrovava .Gli era parso di essere stato esploso dall’obice di un grande cannone insieme a migliaia di fratelli proiettati in una frenetica corsa diretta a colpire una costruzione sferica , che veniva loro incontro alla velocità della luce ,nelle sue orecchie il suono di due voci una maschile ed una femminile che emettevano strani suoni gutturali e ad un tratto si ricordò delle parole della danzatrice--“ la tua missione continua stai per rinascere in un nuovo corpo; vedi laggiù in quella stanza quell’uomo e quella donna che si amano ?”- “ Sarai il loro figlio”… ,e capi che stava per ricominciare un’altra vita. Pier