UNIVERSI PARALLELI

sul confine del giorno.


 Ecco arrivare quel momento in cui ti mancano le parole .Quell'istante che precede il giorno e si separa dalla notte.Penso alla notte come a un magico sipario che si apre a infinite possibilita' per la mente di riflettere, di pensare, di far fluire il rio delle emozioni per le anse di un divenire  fatto di incessanti istanti.... rappresentazioni di un'intima interiorità che vuole vivere che ha voluto vivere.Sono convinto che scrivere sia  un fermare nella fotografia delle parola una piccola parte di noi stessi per donarla a chi avrà la posssiblità , la voglia, la pazienza di condividerla, elaborarla e farla propria.Cosi penso allo scrivere su questo Blog come all'alchemico momento notturno che si fà rappresentazione di un condividere un sogno.Il sogno della comunicazione interattiva con altre menti con altre sensibilità con altri desideri con altre istanze.Ma a volte arriva il sole del mattino la luce degli infiniti frammenti del giorno che giungono in scintillii e trasparenze diafane  a riempire quell'intimo  spazio di magica oscurità  fino a cancellarlo per riportarti alla realtà quotidiana fatta di cose concrete di cose contingenti di spazi in cui ti accorgi che l'architettura del sogno dell'emotività delle sensibilità, ti rendono fragile, inadeguato ,inadatto a reggere quel disorientante contrasto tra oscurità e luce. L'utero protettivo della notte ti espelle  ti fa rinascere ogni volta  a una quotidianità lontana dal momento in cui tutto appare possibile. E allora resti in attesa che qualcuno possa riuscire ad accompagnarti oltre  il confine di queste evanescenze virtuali per divenire qualcosa di concreto qualcosa che senti vero che senti amico che possa essere un compagno reale anche degli splendenti mattini.Pier