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Post n°4 pubblicato il 26 Giugno 2012 da danzan0l3n0t3
PRESENZE D' ALTRI MONDI . Angeli e demoni cieli ed inferi ,creature e territori deputati a rappresentare l’eterna dualità del bene e del male che dalla notte dei tempi si contrappongono in un infinito duello, non sempre sono così astrattamente definiti;molte volte la realtà supera fantasia ed immaginazione e, quanto si tende cercare altrove, molto spesso alberga dentro l’essere umano e il quotidiano scorrere dei giorni. Nessuno di questi pensieri sfiorava Alessandro nel suo assorto camminare in quella lontana giornata estiva mentre il suo passo traeva dai sassolini della ghiaia del parco, un chiacchiericcio di voci che preannunciavano, lui non poteva immaginarlo, un incontro che avrebbe cambiato la sua metodica esistenza . Alle sue spalle qualcuno stava correndo mentre di fronte, una bicicletta condotta da un distratto ragazzino lo stava quasi per investire. Alessandro all’ultimo istante, si accorse di ciò che stava accadendo e, scansandosi bruscamente, andò ad occupare la traiettoria di quei passi che correvano sulla bianca ghiaia del parco. L’odore di lei l’avvolse in un caldo abbraccio in quell’attimo che precedeva la caduta. Stille di sudore gli bagnarono il viso mentre quegli occhi dorati dallo sguardo dolcissimo e quell’aperto sorriso di scusa, lo occolsero in quello che a lui parve un altro universo,un mondo parallelo improvvisamente dischiuso come un fiore dall’irresistibile profumo e bellezza ,che lo trasportò lontano da una realtà che da tempo lo rendeva apatico. Una mano delicata ma decisa afferrò la sua per riportarlo in piedi a sovrastare di poco quella creatura armoniosa che lo faceva sentire come sospeso, trattenuto dai sottili e argentati fili di un invisibile abbraccio d’Amore – Scusami tu – le disse Alessandro, non avrei dovuto spostarmi così bruscamente! Ludovica questo era il nome di quell’angelo caduto improvvisamente dal cielo, gli disse – vieni andiamo vicino alla fontana hai una sbucciatura sul gomito devo pulirtelo con dell’acqua. All’improvviso tutti gli spazi vuoti dell’esistenza di Alessandro si riempirono come per incanto , colmati dalla rugiada di quell’incontro dove tutto aveva cospirato perché quei due universi, distanti anni luce , venissero attratti nell’orbita dell’Amore. Così…,ora, a distanza di anni da quell’incontro che aveva radicalmente cambiato la sua vita, era nuovamente in quel luogo , seduto sotto le fronde di un secolare olmo Mentre dal vicino barettino del lido si elevavano nell’aria di un afoso meriggio di fine giugno le note di una canzone di Mango
Mi manchi lo sai,
Dagli occhi di Alessandro scese una lacrima che andò a morire tra le dune delle sue labbra, allargate in un sorriso aperto in un grazie senza confini, scaturito da quanto ormai radicatosi nelle profondità del suo cuore, riusciva ancora ad illuminare il suo cielo . Come la luce delle stelle che osserviamo nella notte, alcune delle quali , pur non essendoci più, ci trasmettono ancora la loro energia.
Pier
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PROTETTO CON
T ra le strade del mondo
O mbre di uomini opachi
R ifiutano il fulgore della luce
D entro hanno neri abissi
I imputridito è il loro cuore
S olo la fiaccola del male
C ontinua a bruciare i
O ra dopo ora nel loro involucro
N ulla resterà di essi se non l’odio
O rmai unica nota che li distingue
I giorni scorrono stanchi delle guerre
V orrebbero che tutto finisse
E cessasse in una esplosione di pace.
N ulla però può fermare la lotta
T ra il bene ed il male che continua
I giorni trascorrono nell’indifferenza
D ella gente che non vuole cambiare
E sugli altari della quotidiana follia
L e vittime di un mondo senza cuore
L ‘ultimo respiro esalano al nulla.
A ncora una volta prego perchè
Q uesta corsa folle senza traguardi
U n giorno possa finalmente cessare
O cclusa da un muro di luce invalicabile
T rafitta dalle stesse lame d’odio
I ntinte dello stesso veleno del male
D a cui ha sempre tratto nuova energia
I n silenzio osservo da questo sperone
A ssiso sulla fredda roccia del tempo
N uovi fermenti di vita farsi strada
A fflatti di bene spazzare le nebbie
M alvagie che ricoprono case e palazzi
L a lotta laggiù continua incessantemente
V edo uomini donne ed eroi del quotidiano
A ffrontare con grande dignità la vita
G uardando avanti uniti da nuova fratellanza
I indietreggiano i lupi affamati di potere
T raditi dalla loro infinita brama di sangue
A’desso una piccola luce brilla ad indicare la via.
Pier
un Giorno ...una Notte
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Ecco,letta da me .
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Cade la pioggia tuoni
rotolano
sulla volta
del cielo.
Una lacrima
si aggiunge
al flusso
dell'acqua
che scorre
per ogni dove. Ti vorrei
avere qui
in un'altra
vita
in un'altra eta'.
Pier