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UNIVERSI PARALLELI

VERSO UNA NUOVA DIMENSIONE

 

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18 MARZO è nata una nuova speranza ...

Post n°21 pubblicato il 17 Marzo 2013 da danzan0l3n0t3

Per ogni speranza nata il 18 marzo,per quelli di voi che sono nati quel giorno, per le buone intenzioni nate quel giorno, per la verità detta quel giorno per chi mentre scrivo queste parole è pronto per entrare in questo mondo meraviglioso e allo stesso tempo difficile .Per tutti quelli che saranno capaci di guardare al di là di se stessi e che si impegneranno  per mettere al centro di ogni scelta "LA PERSONA".

UNA ROSA PER UN COMPLEANNO

 

 

 

              Risorgon dei dolci

              fermenti a primavera

              preludono a certezze

              dai profumi  inebrianti

              speranze  propongono

              nuovi slanci tra le nubi.

              Lontano là oltre le stelle

              giunge d’amore un canto.

  

              Diffonde  la musica

              da nuova alba chiara

              regala un  sorriso

              accende   forza al giorno

              nell' abbraccio d'amore.

             

               Pier

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Commenti al Post:
bizzina61
bizzina61 il 17/03/13 alle 21:38 via WEB
....non so dire Pier ...cio' che mi trasmetti e' la data di nascita di una nuova vita ...Tanti possono essere i significati ...le interpretazioni ...Comunque una forma di energia nuova...di luce in espansione ...di allegria collettiva!...una sorta di celebrazione o ...rito magico ...che ancora una volta si ripete ...nello stupore e nel candore!...Forse solo il preludio ...espresso dal tuo cuore ...della nuova imminente Primavera...Bel respiro...un abbraccio a te ...Catia
 
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 23/03/13 alle 18:05 via WEB
IL DICIOTTO MARZO 1968,Robert Kennedy disse queste parole
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL). Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani." Quello che avete letto non è il pensiero di qualche no global, di un teorico della decrescita felice, di un seguace dei verdi o di qualche dannato "rasta-panda" che vuole annoiare con le sue strampalate teorie. Sono le parole che pronunciò Robert Kennedy tre mesi prima di essere ucciso. Nel 1968, oltre quarant'anni fa. Quarant'anni fa, Robert Kennedy tenne un discorso sulla reale ricchezza delle Nazioni e sul PIL. Tre mesi dopo fu assassinato.Cos'è il PIL, il Prodotto Interno Lordo? Il misuratore della crescita della società? La trasformazione in denaro, un concetto astratto, della nostra salute, del nostro tempo, dell'ambiente? Nessuno ha mai calcolato il COSTO del PIL. I danni dei capannoni vuoti, delle merci inutili, dei camion che girano vuoti come insetti impazziti, della distruzione del pianeta. Nessuno ha mai stimato il valore del tempo perduto per le code, per gli anni sprecati a lavorare per produrre oggetti inutili. Per gli anni buttati per comprare oggetti inutili creati dalla pubblicità. Il tempo, la Terra, la vita, la famiglia (gli unici importanti) sono concetti troppo semplici per il PIL. Un mostro che divora il mondo. Lo mangia e lo accumula. Lo digerisce e lo trasforma in nulla. L'equazione PIL = ricchezza è un incantesimo. I prodotti inutili non diventano utili perché qualcuno li compra.
tre mesi dopo venne ucciso.Voglio credere che nel cuore di uomini buoni possa crescere il seme costituito dalle radici di questo discorso.E che in tempi di follia che si rinnova come quelli che la nostra società stà vivendo tra bufere di PIL e SPREAD l'uomo riesca a riconoscere altri valori che lo possano far liberare dalle catene in cui il denaro l'ha costretto.Pier
 
   
bizzina61
bizzina61 il 25/03/13 alle 19:22 via WEB
...grazie Pier per la spiegazione ...perdona la mia superficialita',non ci avevo pensato ...Concordo...Mi permetto una piccola osservazione ...Solo noi stessi possiamo liberarci singolarmente dalla schiavitu' del superfluo ..nessuno ce lo impone ...e ...dall'accumulo del Dio denaro.. non dipende la sopravvivenza!...ci vuole poco ...basta pensare a quante cose non puoi comprare!!!!!...un abbraccio a te ...Catia
 
DivinoGiove
DivinoGiove il 20/03/13 alle 21:07 via WEB
Oltre ad essere una sorta di "ricamo" la tua poesia sottende un arcano: si chiamerà Alba, oppure Chiara? Sei diventato papà, oppure zio? :)) Ciaoo.
 
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 23/03/13 alle 18:10 via WEB
In questo tempo che precede la primavera,in questo tempo di attesa ,in questo tempo di Pasqua, una vecchia profezia indiana aleggia nell'aria:mentre il ricordo della follia dell'uomo si fà rinnovato sangue che cola dalla croce
"Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato
quando l'ultimo albero sarà abbattuto
Quanto abbiamo sacrificato sugli altari del Dio denaro!Pier quando l'ultimo animale sarà ucciso
solo allora capirete che il denaro non si mangia."
Pier
 
   
DivinoGiove
DivinoGiove il 23/03/13 alle 22:30 via WEB
Io l'avevo letta in una chiave diversa, ma fa parte del "gioco" della poesia. Ho perfettamente presente quel bellissimo discorso su PIL, e te ne suggerisco un altro sempre di R. Kennedy di pochi giorni dopo (ma probabilmente già lo conoscerai) http://www.youtube.com/watch?v=DmGfJvvXd2U Ciaoo. :)
 
     
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 24/03/13 alle 11:14 via WEB
E' per ogni speranza nata quel giorno per alcuni di voi che sono nati quel giorno per le buone intenzioni nate quel giorno, per la verità detta quel giorno per chi mentre scrivevo quelle parole stava per entrare in questo mondo meraviglioso e difficile allo stesso tempo.Certo Roberto che conosco quel discorso e intendo proprio pubblicarlo qui : Discorso - L'insensata minaccia della violenza di Robert Kennedy Questo e' un momento vergognoso e triste. Non e' un momento per la politica.Mi sono risparmiato questa occasione di parlarvi brevemente a proposito della insensata minaccia di violenza negli USA che ancora macchia il nostro paese e le nostre esistenze. Non e' solo una questione di razza. Le vittime della violenza sono bianche e nere, ricche e povere, giovani ed anziani, famosi e sconosciuti. Ma piu' importante di tutto, sono esseri umani, che sono amati e necessari per altri esseri umani. Nessuno - non ha importanza dove viva o che cosa faccia - puo' essere certo su chi soffrira' del prossimo insensato spargimento di sangue. E questo andra' purtroppo avanti.Perche'? Che cosa mai riuscita a realizzare la violenza? Che cosa ha mai creato? Nessuna causa portata avanti da martiri e' mai stata fatta tacere dal colpo di un assassino. Nessuna cosa sbagliata e' mai stata corretta da rivolte o disordini civili. Un cecchino e' solo un codardo, non un eroe; ed un incontrollabile folla e' solo la voce della pazzia, non la voce della gente. Ovunque la vita di uno statunitense e' presa non necessariamente da parte di un altro statunitense, anche se e' fatto in nome della legge od in nome della sprezzo alla legge, da un uomo o una banda, a sangue freddo o con passione, in un attacco di violenza o in risposta ad altra violenza, ogni volta che strappiamo la vita di una persona che con fatica ha lavorato per se stesso e per i suoi figli, l'intera nazione soffre un enorme degrado."Solo fra uomini liberi", disse un giorno Abraham Lincoln, “non ci puo' essere nessuna attazione per il voto della pallattola; e quelli che avranno questo tipo di attrazione saranno sicure di perdere la loro causa e di pagare il giusto prezzo". Adesso tolleriamo apparentemente un crescente livello di violenza che ignora il nostro comune senso di umanita' e le nostre richieste di un qualcosa simile alla civilta'. Accettiamo senza problemi che i giornali riportino un suicidio se lontano dal nostro posto. Esaltiamo film pieni di assassini sugli schermi televisivi e lo chiamiamo intrattenimento. Rendiamo semplice l'acquisto di armi e munizioni a tutte le persone di qualunque livello di sanita' (mentale).Troppo spesso onoriamo spacconate e millanteria e il violento esercizio della forza; troppo spesso scusiamo chi vuole costruire le proprie vite attraverso la distruzione dei sogni degli altri. Alcuni statunitensi, che predicano la non violenza in terra straniera non la praticano invece qui a casa loro. Alcuni che accusano gli altri di incitare a rivolte, hanno loro stessi invitato a rivoltarsi. Alcuni cercano solo un capro espiatorio, altri cercano solo cospirazioni, ma questo e' fin troppo chiaro; la violenza genera altra violenza, la repressione porta alla ritorsione, e solo un cambiamento vero della nostra societa' puo' portare a rimuovere (per sempre) questa malattia dalla nostra anima. Oltre a questo, c'e' un altro tipo di violenza, che agisce si piu'lentamente, ma implacabilmente, distruttivo come uno sparo o una bomba esplosa durante la notte. Questa e' la violenza delle istituzioni; indifferenza e non-azione, che portano ad una lenta decadenza. Questa e' la violenza che affligge i poveri, che avvelena le relazioni fra gli uomini solo per via del differente colore della pelle. Questa e' una distruzione lenta di un bambino per via della fame, delle scuole senza libri, e delle case senza riscaldamento in inverno. Questo e' l'annientamento dell'anima di un uomo, negandogli la possibilita' di essere padre e uomo in mezzo agli uomini. Ed anche questo che affligge tutti noi. Non sono venuto qui a proporre un insieme di specifici rimedi e non c'e' un solo insieme di rimedio da attuare. ma noi conosciamo quello che dobbiamo fare per migliorare il nostro futuro."Quando insegni ad un uomo ad odiare ed a temere il suo fratello, quando gli insegni che e' meno uomo a causa del proprio colore o credo (religioso) o a causa delle idee che cerca di realizzare, quando insegni che quelli diversi da te rappresentano una minaccia alla tua liberta' od al tuo lavoro od alla tua famiglia, allora si che anche tu comincerai a vedere negli altri, non piu' normali concittadini, ma nemici, da incontrare non al fine di cooperare ma al fine di conquistare, al fine di soggiogarli e dominarli. Noi impariamo, alla fine, a vedere i nostri fratelli come alieni, uomini con i quali condividiamo una citta', ma non una comunita'. Abbiamo un solo desiderio di scappare l'uno dall'altro, un solo comune impulso a trattare ogni disaccordo con la forza. Per tutte queste cose, non ci sono risposte definitive.Adesso, sappiamo che cosa dobbiamo fare. Dobbiamo raggiungere la vera giustizia fra i nostri cari concittadini. La domanda ora e' quale programma dobbiamo seguire al fine di attuarla. La domanda e' se possiamo trovare in mezzo a noi e nei nostri cuori la direzione dei propositi della razza umana che riconosceranno le terribili verita' della nostra esistenza.Dobbiamo ammettere la vanita' delle false distinzioni fra uomini ed imparare a trovare il nostro proprio cammino nella ricerca di un avanzamento generale della societa'. Dobbiamo ammettere che il futuro dei nostri bambini non puo' essere costruito sulle sfortune degli altri. Dobbiamo riconoscere che questa breve vita non puo' essere resa degna od arricchita dalla (generazione) di odio e sete di vendetta. Le nostre vite su questo pianeta sono troppo corte ed il lavoro da fare e' enorme per lasciare che questo stato d'animo fiorisca ancor di piu'. Naturalmente, non possiamo cancellarlo con un programma, neppure con una risoluzione.Ma possiamo forse ricordare, anche se solo per un momento, che quelli che vivono con noi sono nostri fratelli, che dividono con noi lo stesso breve momento di vita, che cercano, come noi, niente piu' che la possibilita' di vivere secondo certi propositi e in pace, cercando di raggiungere un certo livello di soddisfazione e di realizzazione personale. Certamente questo legame di destino comune, questo legame di un obbiettivo comune, puo' cominciare ad insegnarci qualche cosa. Certamente possiamo imparare, almeno, a vedere le persone che ci circondano come concittadini, e certamente possiamo cominciare a lavorare un po' piu' consistemente per fasciare le nostre ferite per diventare nei nostri cuori: fratelli e connazionali ancora una volta.
Pier
 
estempora_nea
estempora_nea il 22/03/13 alle 19:37 via WEB
ho sempre amato ed atteso con gioia la data del mio compleanno..mio padre in particolare era molto attento ai miei auguri, si sente la sua mancanza, troppo, difficile abituarsi senza di lui....che vuoi,il compleanno è un momento unico, irripetibile per ognuno di noi...peccato quest'anno non averlo goduto come avrei voluto,ma è stato bello comunque in famiglia, con mia figlia e con gli amici sinceri della mia vita reale.... c'è sempre qualche anima buona per fortuna che sa sorpenderci e allietarci questa vita, e, chissà perchè, qualcuno/a invece, a volte ci mette lo zampino et voilà..si rompe l'incantesimo e la magia della bellezza della vita..ma sto imparando a dire no e a fregarmene, a non darla vinta al destino beffardo..ma forse il commento va oltre e fuori post, per cui mi fermo, respiro ed attendo che al di là delle nubi si diffonda la musica da nuova alba chiara e il sole sorga sempre alto per me..semplicemente grazie Pier, per questi splendidi auguri che mi porgi anche in questa pagina web....a presto. Donatella
 
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 24/03/13 alle 19:20 via WEB
Come dico nell'introduzione questo post è anche dedicato a tutti quelli che il 18 di marzo sono giunti su questo pianeta ad arricchire la schiera delle persone di buona volontà.Gli auguri sono sempre cosa gradita come vedo dalla tua risposta.e sono felice di questa piacevole coincidenza della quale sono venuto a conoscenza grazie alla tua risposta. Come dici tu c'è sempre qualche buona anima che sa sorprenderci ed allietarci la vita come d'altro canto alcune altre anime che sanno solo tormentarcela .Nostro dovere è quello di appartenere alla schiera di coloro che allietano e sdrammatizzano l'esistenza.Guai a giudicare gli altri per quello che non sono cercando di entrare nella loro testa senza realmente esserci.Pier
 
gaza64
gaza64 il 25/03/13 alle 18:50 via WEB
Bellissimo il titolo e fantastica la presa di posizione su ciò che intendi concretizzare con le tue parole: si sente vibrare nel petto, quasi volesse uscire e gridare, piano, la propria e nostra, ragione. C'è sempre un giorno in cui festeggiare una coscienza che si apre al mondo, e soprattutto quand'esso la può davvero udire...Buon pomeriggio Pier...
 
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 27/03/13 alle 20:09 via WEB
Dovremmo cambiare il nostro modo di vivere capire che l'aumento del prodotto interno lordo PIL non necessariamente porta al benessere ma ad una eccessiva offerta di prodotti che per essere poi acaquistati non avendone le possibilità porta ad un indebitamento.Una decrescita responsabile , magari partendo dalla ristrutturazione delle proprie abitazioni, senza doverne necessariamente costruirne delle nuove porterebbe ad un risparmio .l'autoproduzione ( l'orticello dietro casa) lo stesso.Non è detto che pil sia sinonimo di ricchezza anzi lo trovo depauperamento delle risorse e crescita dell'indebitamento.Non so se sono riuscito a spiegarmi.Pier
 
lettriceLudmila
lettriceLudmila il 29/03/13 alle 19:46 via WEB
Buona Pasqua Pier e Grazie... eva
 
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PROTETTO CON

 
        RIFLESSIONE
S caricano il loro veleno
T ra le strade del mondo
O mbre di uomini opachi
R ifiutano il fulgore della luce
D entro hanno neri abissi
I imputridito è il loro cuore
S olo la fiaccola del male
C ontinua a bruciare i
O ra dopo ora nel loro involucro
N ulla resterà di essi se non l’odio
O rmai unica nota che li distingue

I giorni scorrono stanchi delle guerre
V orrebbero che tutto finisse
E cessasse in una esplosione di pace.
N ulla però può fermare la lotta
T ra il bene ed il male che continua 
I giorni trascorrono nell’indifferenza
D ella gente che non vuole cambiare
E sugli altari della quotidiana follia
L e vittime di un mondo senza cuore
L ‘ultimo respiro esalano al nulla.
A ncora una volta prego perchè
Q uesta corsa folle senza traguardi
U n giorno possa finalmente cessare
O cclusa da un muro di luce invalicabile
T rafitta dalle stesse lame d’odio
I ntinte dello stesso veleno del male
D a cui ha sempre tratto nuova energia
I n silenzio osservo da questo sperone
A ssiso sulla fredda roccia del tempo
N uovi fermenti di vita farsi strada
A fflatti di bene spazzare le nebbie
M alvagie che ricoprono case e palazzi
A ncora aleggianti sulla città perduta
L a lotta laggiù continua incessantemente
V edo uomini donne ed eroi del quotidiano
A ffrontare con grande dignità la vita
G uardando avanti uniti da nuova fratellanza
I indietreggiano i lupi affamati di potere
T raditi dalla loro infinita brama di sangue
A’desso una piccola luce brilla ad indicare la via.
Pier
 

un Giorno ...una Notte

ALAIN VEINSTEIN

 

 

INTERVISTA AD ALDA MERINI

 

Ecco,letta da me .

una poesia di Mario Palmieri

 

 

Nazim Hilkmet

 

 

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