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BUON ANNO
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Post n°21 pubblicato il 17 Marzo 2013 da danzan0l3n0t3
Per ogni speranza nata il 18 marzo,per quelli di voi che sono nati quel giorno, per le buone intenzioni nate quel giorno, per la verità detta quel giorno per chi mentre scrivo queste parole è pronto per entrare in questo mondo meraviglioso e allo stesso tempo difficile .Per tutti quelli che saranno capaci di guardare al di là di se stessi e che si impegneranno per mettere al centro di ogni scelta "LA PERSONA".
Risorgon dei dolci fermenti a primavera preludono a certezze dai profumi inebrianti speranze propongono nuovi slanci tra le nubi. Lontano là oltre le stelle giunge d’amore un canto.
Diffonde la musica da nuova alba chiara regala un sorriso accende forza al giorno nell' abbraccio d'amore.
Pier |
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PROTETTO CON
T ra le strade del mondo
O mbre di uomini opachi
R ifiutano il fulgore della luce
D entro hanno neri abissi
I imputridito è il loro cuore
S olo la fiaccola del male
C ontinua a bruciare i
O ra dopo ora nel loro involucro
N ulla resterà di essi se non l’odio
O rmai unica nota che li distingue
I giorni scorrono stanchi delle guerre
V orrebbero che tutto finisse
E cessasse in una esplosione di pace.
N ulla però può fermare la lotta
T ra il bene ed il male che continua
I giorni trascorrono nell’indifferenza
D ella gente che non vuole cambiare
E sugli altari della quotidiana follia
L e vittime di un mondo senza cuore
L ‘ultimo respiro esalano al nulla.
A ncora una volta prego perchè
Q uesta corsa folle senza traguardi
U n giorno possa finalmente cessare
O cclusa da un muro di luce invalicabile
T rafitta dalle stesse lame d’odio
I ntinte dello stesso veleno del male
D a cui ha sempre tratto nuova energia
I n silenzio osservo da questo sperone
A ssiso sulla fredda roccia del tempo
N uovi fermenti di vita farsi strada
A fflatti di bene spazzare le nebbie
M alvagie che ricoprono case e palazzi
L a lotta laggiù continua incessantemente
V edo uomini donne ed eroi del quotidiano
A ffrontare con grande dignità la vita
G uardando avanti uniti da nuova fratellanza
I indietreggiano i lupi affamati di potere
T raditi dalla loro infinita brama di sangue
A’desso una piccola luce brilla ad indicare la via.
Pier
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Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL). Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani." Quello che avete letto non è il pensiero di qualche no global, di un teorico della decrescita felice, di un seguace dei verdi o di qualche dannato "rasta-panda" che vuole annoiare con le sue strampalate teorie. Sono le parole che pronunciò Robert Kennedy tre mesi prima di essere ucciso. Nel 1968, oltre quarant'anni fa. Quarant'anni fa, Robert Kennedy tenne un discorso sulla reale ricchezza delle Nazioni e sul PIL. Tre mesi dopo fu assassinato.Cos'è il PIL, il Prodotto Interno Lordo? Il misuratore della crescita della società? La trasformazione in denaro, un concetto astratto, della nostra salute, del nostro tempo, dell'ambiente? Nessuno ha mai calcolato il COSTO del PIL. I danni dei capannoni vuoti, delle merci inutili, dei camion che girano vuoti come insetti impazziti, della distruzione del pianeta. Nessuno ha mai stimato il valore del tempo perduto per le code, per gli anni sprecati a lavorare per produrre oggetti inutili. Per gli anni buttati per comprare oggetti inutili creati dalla pubblicità. Il tempo, la Terra, la vita, la famiglia (gli unici importanti) sono concetti troppo semplici per il PIL. Un mostro che divora il mondo. Lo mangia e lo accumula. Lo digerisce e lo trasforma in nulla. L'equazione PIL = ricchezza è un incantesimo. I prodotti inutili non diventano utili perché qualcuno li compra.
tre mesi dopo venne ucciso.Voglio credere che nel cuore di uomini buoni possa crescere il seme costituito dalle radici di questo discorso.E che in tempi di follia che si rinnova come quelli che la nostra società stà vivendo tra bufere di PIL e SPREAD l'uomo riesca a riconoscere altri valori che lo possano far liberare dalle catene in cui il denaro l'ha costretto.Pier
"Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato
quando l'ultimo albero sarà abbattuto
Quanto abbiamo sacrificato sugli altari del Dio denaro!Pier quando l'ultimo animale sarà ucciso
solo allora capirete che il denaro non si mangia."
Pier
Pier