Creato da danzan0l3n0t3 il 20/05/2012

UNIVERSI PARALLELI

VERSO UNA NUOVA DIMENSIONE

 

18 MARZO è nata una nuova speranza ...

Post n°21 pubblicato il 17 Marzo 2013 da danzan0l3n0t3

Per ogni speranza nata il 18 marzo,per quelli di voi che sono nati quel giorno, per le buone intenzioni nate quel giorno, per la verità detta quel giorno per chi mentre scrivo queste parole è pronto per entrare in questo mondo meraviglioso e allo stesso tempo difficile .Per tutti quelli che saranno capaci di guardare al di là di se stessi e che si impegneranno  per mettere al centro di ogni scelta "LA PERSONA".

UNA ROSA PER UN COMPLEANNO

 

 

 

              Risorgon dei dolci

              fermenti a primavera

              preludono a certezze

              dai profumi  inebrianti

              speranze  propongono

              nuovi slanci tra le nubi.

              Lontano là oltre le stelle

              giunge d’amore un canto.

  

              Diffonde  la musica

              da nuova alba chiara

              regala un  sorriso

              accende   forza al giorno

              nell' abbraccio d'amore.

             

               Pier

 
 
 

FACE TO FACE OR MASK TO MASK ?

Post n°20 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da danzan0l3n0t3

FACE TO FACE   OR  MASK TO MASK  ?

PRESENZE MASCHERATE NEL BIANCO CANDORE DELLA NEVE

 

 

 

E’ diverso tempo che frequento il virtuale , principalmente perché amo scrivere  e condividere il mio pensiero con altre persone , al fine di favorire una discussione  che attraverso l’apporto del pensiero individuale di ciascuno,  costruisca un dialogo, una comunicazione , un arricchimento della propria conoscenza.

Purtroppo Il web o se preferite, la rete  in virtù delle sue enormi risorse, possiede delle potenzialità negative quali la capacità di indurre sensazioni di onnipotenza, come vincere le distanze e il tempo, o cambiare perfino identità e personalità.

Da qui nasce l’esigenza di comprendere come sia necessario utilizzare questo potente strumento rimanendo padroni di tutte le proprie capacità razionali di controllo del proprio comportamento.

I rischi sono quelli legati ad ogni situazione che consenta di far emergere e di soddisfare i bisogni più profondi e inconsapevoli: si sperimentano parti di sé che potrebbero sfuggire al controllo, soprattutto quando si dispone di uno strumento di comunicazione che consente di rimanere uomini e donne senza volto.

Credo profondamente che la socializzazione reale non deve mai essere totalmente sostituita da quella virtuale.

Molte volte disturbi psicologici come ad esempio depressione  e patologie  bipolari ,illudono chi ne soffre che facendo ricorso alla rete si possano compensare le  difficoltà relazionali che si incontrano nella realtà, spingendo a cercare nel web  amici o relazioni sentimentali  in quanto questo strumento  risulta più rapido e veloce,  permettendo di superare  le proprie insicurezze che risultano notevolmente ingigantite nelle reali interazioni quotidiane del faccia a faccia .

Così capita involontariamente di essere coinvolti, nel venire in contatto con la popolazione del virtuale,  senza aver fatto nulla che nella realtà avrebbe suscitato simili reazioni , in dinamiche  rissose ,dell’insulto , della gelosia  della paranoia più assoluta .

Per paranoia più assoluta mi riferisco a quei personaggi che nel web hanno un nick principale e diversi nick anonimi ,attraverso i quali amplificano esponenzialmente il proprio ego e creano ad arte situazioni  che li mettono al centro dell’attenzione generale.

Questo li fa sentire compresi compatiti difesi, capo branco.

Si perché le provocazioni  che ai meno avvezzi a queste dinamiche sfuggono se le fanno da soli sotto altre  identità con le quali contattano successivamente  i malcapitati di turno  per poi trascinarli con l’inganno in un vortice d’accuse. Sostanzialmente sentendosi loro profondamente vittime,devono assolutamente trovare un capro espiatorio di turno da incolpare da deridere da accusare, sul quale far convogliare le loro frustrazioni.

Pier.

 
 
 

L'ESSENZIALE

Post n°19 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da danzan0l3n0t3

um Mdre che osserva la sua famiglia  al mare

 

“L’essenziale”

Che coincidenza! Mentre, proprio come dice la canzone vincitrice  di Sanremo, L'Essenziale “ il mondo cade a pezzi”,  si annuncia una settimana che ci prepara ad una scelta importante per il nostro prossimo futuro.

Una scelta  che attraverso un’altra illuminante coincidenza “nulla accade per caso!”, le dimissioni del Papa , ci porta a riflettere   sul  limitare di una soglia, varcata la quale, l’uomo diviene preda di lusinghe che inevitabilmente  lo allontanano da ciò che è essenziale per se stesso e per i suoi simili. 

La tentazione di cedere al proprio narcisismo ,alla inesauribile sete di potere ,all'apatia e indifferenza più assolute perchè lottare contro un sistema che ci condanna ad una vita priva dell'essenziale è difficile, sono grandi 

Dobbiamo imparare a fare silenzio dentro di noi, escludere  dall’ascolto gli allettanti canti di sirena  e fermarci un momento per chiederci cosa è per noi l’essenziale .

Se dare maggior valore alle istanze ed ai falsi bisogni dell’Io  e quindi della divisione ,oppure a quelle dell’Amore inteso come valore essenziale per la crescita di una Società civile e per risollevare le sorti  dell’Umanità .

Pier

 

 

 
 
 

parole...parole...parole

Post n°18 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da danzan0l3n0t3

parole che scorrono davanti agli occhi

 

Parole affilate come lame a volte delicate come delle rose

Parole dolci più del miele oppure aspre come rocce scoscese

Appigli a cui non rinunciare per la paura di non comunicare.

Non pensi che uno  sguardo ed un sorriso ti possono bastare .

Parole che risuonano dette  da chi governa come mistificazione

Travestimento e trucco di  un mondo che ha perduto  la ragione.

Quante parole ho scritto e non ho detto a chi sento d’amare

Quante  parole adesso nella mente cantano come onde del mare 

Pier

 

cano che naviga sul mare

 

 IL POTERE DELLE PAROLE

Parole parole parole, suoni senza senso che escono dalle cavità orali di politici in corsa per la poltrona  che si rincorrono e si susseguono da schermo a schermo di piazza in piazza. Parole che nulla hanno delle buona novella che dovrebbe rincuorare  un paese preoccupato sia per il presente che per il futuro.Parole che si incalzano  di scredito in scredito di battuta in battuta senza proporre soluzioni intelligenti e a misura d’uomo per riscattare una situazione che ci vede ogni giorno sempre più poveri.

Parole che  in un altro luogo, più innocentemente, si concatenano per formare delle canzoni come quelle che fra poco verranno cantate sul grande palco dell’Ariston a Sanremo

Un Sanremo anche quello, fatto di parole, di Bla bla bla pagati a suon di euro tintinnati per gli intrattenitori e di belle speranze per i giovani emergenti.

Di uno di questi , Paolo Simoni   un giovane cantautore di Ferrara  mi è particolarmente piaciuto il suo pezzo “Le Parole” Così ho pensato di farne un video  nel quale dò una interpretazione personale del  testo.

  

 
 
 

INDIMENTICABILE

Post n°17 pubblicato il 24 Gennaio 2013 da danzan0l3n0t3

 

INDIMENTICABILE…..

 

Indimenticabile l’olocausto  per alcuni , una semplice fantasia per altri.

Qualcuno di loro vive ancora e porta dentro l ’anima  e tatuata sul corpo, la cifra di ciò che sostituì il suo nome il suo essere uomo.

“Nonno …,che brutto tatuaggio hai sul braccio,solo un mucchio di numeri”

numero su braccio di un internato nei campi di sterminio

 

“Sai Ester avevo la tua età quando me lo fecero”

“Davvero nonno e cosa rappresenta ?” “ Cara nipotina sta lì a ricordare  i giorni in cui una parte del mondo impazzì, un giorno in cui nel mio  Paese i miei  compatrioti iniziarono a seguire  i discorsi di un politico estremista ,

Hitler seduto

 

al quale non piacevano  la mia  religione le mie origini;immagina  che ti tolgano tutto , che carichino te e tutta la tua famiglia su una carrozza di un treno, stipati come animali  per portarti  lontano…, in un campo  dove migliaia di altri uomini e donne sono costretti a lavorare come schiavi e ad essere uccisi, forse meglio dire assassinati sistematicamente.”

ebrei  uccisi nelle camere a gas

 

“Immagina che in questo luogo ti tolgano  pure il nome e lo sostituiscano  con un numero tatuato sul tuo braccio “ –“Nonno allora lo porti perché seì vecchio così non ti dimentichi il tuo nome?”

“No gioia mia lo porto per ricordarlo  a te !” – Ma io lo so come ti chiami nonno,  quel numero non è il tuo nome!”

Quel numero gioia mia, rappresenta  l’uomo che rinnega sé stesso, l’uomo che toglie la dignità a un altro uomo o donna, che ti priva di ogni più piccola speranza ,che ti incatena alla sua follia per portarti in un luogo dove la luce del bene non arriva, dove la parte più oscura dell’uomo inabissa la tua anima .

Vedi Ester …, non dobbiamo dimenticare il male perché è troppo brutto da ricordare.Il male è sempre lì, nascosto dentro l’uomo come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. 

Il male è quella terribile arma che l’uomo può sfoderare, quando nelle sue decisioni quotidiane dimentica l’Amore , la scintilla divina che è dentro di lui, per lasciarla spegnere dal vento della follia ,dalla tentazione di  voler  decidere le sorti di un altro uomo, senza considerarlo un essere vivente   ma un semplice numero ,qualcosa da schiacciare come un fastidioso e insignificante insetto.
Questo numero è per non dimenticare ciò che è stato è per preservare l’Amore dagli attacchi dell’odio , la Pace dagli attacchi della follia e del tornaconto.

Ma adesso voglio leggerti una  poesia  l’ha scritta  un mio sventurato  compagno di prigionia…,Primo Levi , ascoltala:     

(voce e video miei)

 

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi)

Vai al museo virtuale della deportazione 

 

 

 
 
 
<

PROTETTO CON

 
        RIFLESSIONE
S caricano il loro veleno
T ra le strade del mondo
O mbre di uomini opachi
R ifiutano il fulgore della luce
D entro hanno neri abissi
I imputridito è il loro cuore
S olo la fiaccola del male
C ontinua a bruciare i
O ra dopo ora nel loro involucro
N ulla resterà di essi se non l’odio
O rmai unica nota che li distingue

I giorni scorrono stanchi delle guerre
V orrebbero che tutto finisse
E cessasse in una esplosione di pace.
N ulla però può fermare la lotta
T ra il bene ed il male che continua 
I giorni trascorrono nell’indifferenza
D ella gente che non vuole cambiare
E sugli altari della quotidiana follia
L e vittime di un mondo senza cuore
L ‘ultimo respiro esalano al nulla.
A ncora una volta prego perchè
Q uesta corsa folle senza traguardi
U n giorno possa finalmente cessare
O cclusa da un muro di luce invalicabile
T rafitta dalle stesse lame d’odio
I ntinte dello stesso veleno del male
D a cui ha sempre tratto nuova energia
I n silenzio osservo da questo sperone
A ssiso sulla fredda roccia del tempo
N uovi fermenti di vita farsi strada
A fflatti di bene spazzare le nebbie
M alvagie che ricoprono case e palazzi
A ncora aleggianti sulla città perduta
L a lotta laggiù continua incessantemente
V edo uomini donne ed eroi del quotidiano
A ffrontare con grande dignità la vita
G uardando avanti uniti da nuova fratellanza
I indietreggiano i lupi affamati di potere
T raditi dalla loro infinita brama di sangue
A’desso una piccola luce brilla ad indicare la via.
Pier
 

un Giorno ...una Notte

ALAIN VEINSTEIN

 

 

INTERVISTA AD ALDA MERINI

 

Ecco,letta da me .

una poesia di Mario Palmieri

 

 

Nazim Hilkmet

 

 

QUANDO I NOSTRI SCRITTI DIVENTANO LIBRO

 

rose

 

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