OMBRE

RACCONTO ( TERZA PARTE)


 
   L'INSODDISFAZIONE.... Subito socchiudo gli occhi e faccio finta di essere preso dal gioco.Lei, adesso, mi osserva accuratamente.Si toglie le cuffie e le ripone con il lettore mp3 nella tasca da dove le aveva prese.Di colpo allunga la mano destra verso di me.- Piacere Emy -Rimasi interdetto per qualche attimo e poi con poca disinvoltura le strinsi la mano presentandomi anch’io.- Vai anche tu a Milano? – mi chiese.- Si! – risposi quasi intimorito.- Anch’io! Lavoro lì. Insegno lingua inglese in una scuola della provincia.- Anch’io, ma insegno letteratura – risposi stavolta con grande entusiasmo dovuto alla inaspettata coincidenza.- Ascoltavi musica? – aggiunsi frettolosamente.- Ascoltavo i Queen, Freddie Mecury, “ The show must go on ”, l’ultima sua canzone prima di morire. Sai è per me come un motto di vita. Lo show deve continuare… -- Io preferisco “Carpe Diem” sono più… –- Dal film con Robin Williams più che dalla propositiva filosofia oraziana –- Si proprio così! –- Stavi giocando con quella? – indicando la nintendo DS.- Si, ma a dire il vero volevo guardare un film che ho scaricato ieri, poi invece mi sono messo a giocare… -- Possiamo vederlo assieme se ti va? –- Certo che mi va! –Si alzò e si spostò nel posto centrale accanto al mio.Staccò le cuffie dal suo mp3, una se la mise all’orecchio e l’altra la porse a me.Come ha fatto a capire che voleva ascoltare l’audio del film con le cuffie?Man mano che le scene andavano avanti lei più si avvicinava a me ed io a lei.Ora il suo prosperoso seno era poggiato candidamente sul mio gomito.Ad un certo punto mi voltai verso di lei e mi accorsi che mi stava guardando.I nostri sguardi erano vicinissimi ed io mi persi nei suoi occhi scuri.Fui come attratto da un misterioso magnetismo e mi ritrovai senza rendermene conto a baciarla.Anche lei fu presa dallo stesso mistero e delicatamente corrispose al bacio.Terminato l’incantevole momento, ripose la testa sulla mia spalla e si addormentò.Dopo che il battito del mio cuore era finalmente rallentato e ritornato regolare, poggiai anche io la testa sulla sua e mi addormentai”.Un trillo di telefonino mi sveglia di colpo.Mi ritrovo nel mio lettino, nella mia casa, col mio pigiama addosso e col mio solito cuscino tra le braccia, segnato al centro dall’alone dell’ennesimo inconsapevole bacio.Prendo il cellulare e vedo il solito squillo in anonimo del mattino.Chi sarà mai? Qualche goliardico che mi vuol prendere in giro, oppure…La mia bocca è tutta impastata e un amaro sapore l’avvolge.E’ il quotidiano sapore dell’insoddisfazione.FINE