MONACI DELLA MORTEORDINE DEI MONACI DELLA MORTE entrate a far parte della gilda piu underground ke ci sia ^_^ |
EVENTO MISS ALLOMBRA 2010
E' IN CORSO IL CONCORSO MISS ALLY ALLOMBRA 2010 PER CONTRIBUIRE E DARE IL VOSTRO VOTO è APERTO UN SONDAGGIO AL SEGUENTE INDIRIZZO,
http://allombra.forumfree.it/?f=9174652
PER VOTARE OCCORRE AVERE UN' ACCOUNT FORUMFREE.......... E IL RESTO STA A VOI.... SCEGLIETE TRA LE FOTO PIU BELLE IL VOSTRO VINCITORE !!!!!!!!!
LA GILDA OMDM è STATA ESPULSA DALL' ALLEANZA SETH
ACCUSATA DI AVER BARATO AL CONCORSO DI BELLEZZA DEL PROPRIO PG...
A QUANTO DETTO DALLA GILDA SETH E LAKE CI SONO STATE
DELLE ANOMALIE IN CORSO DI VOTAZIONE..
CHE AMAREZZA
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I druidi
Le notizie che abbiamo sui druidi differiscono a seconda degli autori e delle epoche, ma più che contraddirsi esse si completano. I druidi erano essenzialmente dei sacerdoti che presiedevano alle cerimonie del culto e soprattutto celebravano i sacrifici. Scandivano il tempo secondo avitici rituali. Tutta la concezione del tempo, per i Celti, era regolata sulle fasi della luna, patrona della fecondità della terra e delle donne, basata su quattro grandi eventi stagionali, di cui l'Irlanda ha conservato il nome. L'anno cominciava il 1° maggio, cioè con la stagione dei giorni più lunghi. In Bretone giugno è detto "mezza estate". L'inverno cominciava il 1° novembre, in bretone inizio dei "mesi neri", così come mostra il nome di ottobre "sotto-autunno". Tutte le conoscenze e i segreti erano appannaggio dei druidi. E' possibile che all'inizio, essi formassero un'unica classe ma poi la loro organizzazione si sviluppò, divenne più complessa e perciò si articolò in classi diverse. Una di queste riuniva in Gallia i Vates, specializzati in sociologia, in storia e in scienze naturali, per finire, vi furono ai margini della collettività druidica, i Bardes, sorta di poeti-cantastorie ufficiali della società celtica e nello stesso tempo, cronisti. Infatti, in un'epoca in cui non esistevano i giornali, gli avvenimenti erano divulgati da interminabili cantilene che il popolo ascoltava con passione. Com'è ben noto, la quercia per i druidi era particolarmente sacra, poiché vi si raccoglieva il vischio. I boschi, più ancora dei laghi e dei fiumi, erano luoghi di presenza divina. Il bosco era a tal punto parte integrante della cultura dei Celti che per loro non era possibile dissociarlo dagli sforzi per abbattere il nemico. Per i Romani abbattere i santuari forestali dei Celti era importante quanto sconfiggerne le truppe sul campo di battaglia. La visione della vita che i Celti acquisivano per mezzo dell'insegnamento druidico, l'assenza di paura per la morte e dell'aldilà, non si spiegherebbero senza una credenza radicata nell'immortalità dell'anima e nella possibilità per l'uomo di conoscere le forme di esistenza più diverse. Infatti il loro amore per la vita in tutte le sue manifestazioni, la loro apertura verso tutte le esperienze, rivela in loro il senso dell'unità del cosmo, più di duemila anni prima che la scienza moderna, con tutte le sue tecniche, avesse solo cominciato a supporla. I druidi rappresentavano il cardine dell'unità dell'impero spirituale celtico, i promulgatori dell'armonia e della sapienza, i signori degli elementi (acqua, fuoco, vento, terra). Fu proprio per questo che i conquistatori romani arrivarono a sopprimerne la casta e proibire le loro riunioni e il culto, per colpire al cuore la società celtica. |
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